Ogata Yoshin

scultore
Miyakonojo (Giappone) 18 novembre 1948

Yoshin Ogata nasce a Miyakonojo (significa “Città di castello” prov. Miyazaki) in Giappone, il 18 novembre 1948.

Espone le sue prime sculture nel 1969, presso il Shinseisaku-Kyoukai di Tokyo e nel 1970 si trasferisce a Londra dove studia al British Museum. Dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa decide di recarsi negli Stati Uniti e in Messico.

Nel settembre 1971 arriva in Italia, dove si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera. Da Milano si trasferisce poi a Firenze, Roma e si è diplomato a Carrara nel 1975.

Nel 1974 viene invitato alla Internationale Kunst und Informationsmesse di Dusseldorf e nel 1975 alla Internationale di Kunstmesse di Colonia.

Nello stesso anno è presente a Sasso Marconi, presso la Casa dell’Arte, in “Giappone oggi”. Nel 1976 sempre con la Casa dell’Arte, partecipa all’Arte Fiera di Bologna. 1977 “Artist stranieri operanti in Italia” alla Quadriennale di Roma. Nel 1980 partecipa alla Biennale di Arese. Tiene la sua prima mostra personale in Giappone presso la Daimaru Gallery di Osaka. Partecipa a numerosi simposi internazionali di scultura in Germania, Giappone, Spagna, Italia, Ungheria. In Belgio, nel 1983, personale presso il Museum de Zalm di Mechelen. Nel 1985 mostra personale di scultura presso lo Studio Bonifacio di Genova. Nel 1986 realizza opera monumentali in marmo di Carrara a Soltau e Blieskastel in Germania. Continua inoltre a partecipare a esposizioni collettive, tra cui la XIV Biennale del bronzetto di Padova. In Giappone nel 1990 personale di scultura e pittura all’Art Museum Giinza di Tokyo; “Scolpire all’aperto”, Carrara. Espone alla Galerie Amarillys di Bruxelles e al Kursaal di Grottammare quale vincitore del Premio per la scultura Pericle Fazzini 1990. Nel 1991-1992 scolpisce l’opera monumentale “Le vie dell’acqua” in marmo bianco di Carrara per la Fondazione Umberto Severi di Pozza di Maranello (Modena). Nel 1993 realizza a Muju, in Corea, una scultura-fontana, “Colonna d’acqua”, in granito coreano e successivamente inaugura a Castelnuovo Magra la mostra “Sculture all’aperto” nel giardino del Palazzo Comunale. Nel 1994 personale a Tossa de Mar (Spagna) e a Tokyo presso la Yu Gallery. Nel 1995 personale alla Shokando Gallery di Kyoto e a Tarragona presso la Galeria Art Dama. Nel 1996 presenta le sue opere alla Galleria Arte Borgogna di Milano e al Museo del marmo di Carrara. Nel 1997 personale, Galleria Yu di Tokyo. Nel 1998 realizza una scultura-fontana “Origine-Acqua” a Taipei (Taiwan), realizza una scultura monumentale “Land Mark” 6mvh Hualien-Taiwan. Nel 1999 mostra personale al Castello Malaspina organizzata dai Comune di Massa e Provincia di Massa-Carrara. Nel 2000 mostra personale al Salone del Console Generale del Giappone, Milano. Partecipa al Sekigahara Simposio (organizzato per l’occasione del Quattrocentesimo Anniversario di Guerra civile di Sekigahara-Giappone). Nel 1999-2000 progetta una fontana “Le Vie dell’Acqua”, per l’isola pedonale della Città di Miyakonojo (Giappone). Nel 2001 mostra antologica al Museo Municipale di Miyakonojo. Nel 2002 realizza una fontana “Lo Spirito d’Acqua” all’Hotel Terme di Saturnia. Realizza una scultura monumentale per marciapiede artistico di Rapolano Terme. Nel 2003 realizza una fontana “Suono d’Acqua”, Campiglia Marittima; scultura “Byblos-Acqua ‘03” (Libano); scultura monumentale “Le vie dell’acqua’03”, Guilin Yuzi Paradise (Cina). Nel 2004 scultura “Sole”, Cerisy La Foret (Francia); scultura “Divino di vino”, Balatonfured (Ungheria); mostra personale “L’incanto della forma”, Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica, Venezia. Nel 2005 Scultura “Duo”, Sapporo (Giappone); mostra personale La Galerie de la Cathedrale, Fribourg (Svizzera); Belle Usine, Fully (Svizzera); Galleria Art Dama, Calafell-Platja (Spagna); Banca di Teramo e di Ascoli, Teramo; Museo Crocetti, Roma; Chiesa di Suffragio, Carrara. Nel 2006 realizza Fonte Battesimale, Acquasantiera e Altare, Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, Angri (SA), realizza “Water Mark ‘06” ISOU-University, Kaohsiung (Taiwan). Espone una scultura grande ”Forma d’Acqua” alla Biennale di Scultura Internazionale al Castello di Agliè (Torino), curata da Luciano Caramel e alla Biennale di Scultura di Carrara. Espone le sculture piccole all’Arte Fiera di Girona (Spagna) con la Galleria Joan Planellas e successivamente tiene una mostra individuale con la stessa galleria. Nello stesso anno partecipando ai Simposi; Yesemek, Gumusluk-Bodrum (Turchia), Puerto de Rosario (Spagna), realizza una seria di sculture “Mindscape (Paesaggio Mentale)”. Nel 2007 viene invitato a Coral Springs Museum di Florida (USA) a realizzare una scultura “Mind scape-CS” in travertino rosso Persiano per il Giardino di Pace. Mostra antologica all’Abbazia di Rosazzo (UD) dal settembre al novembre. Nel 2008 realizza la scultura monumentale “Paesaggio Mentale-K” First Kaohsiung University (Taiwan), scultura-fontana “IZUMI” Izmir (Turchia), scultura monumentale “Paesaggio Mentale-M” Mersin (Turchia), scultura “Corrente d’acqua” Almazan (Spagna), scultura “Goccia” Cerisy la Foret (Francia), scultura “5 Anelli” di marmo per il Parco Olimpico di Pechino (Cina). Viene invitato alla mostra “China Art Festival a Guangrao” con una scultura monumentale “Acqua & Fuoco”. Nel 2009 espone l’istallazione “Paesaggio mentale” al Salone del Mobile a Milano. Partecipa con una scultura alla mostra collettiva “Civil Right” (Museo dei Bozzetti di Pietrasanta) nel Rosa Park Museum, Montgomery, Alabama (USA). Mostra personale al Parco Oscar e centro storico di Padova con le opere monumentali, contemporaneamente mostra alla Galleria Anna Breda con le opere di dimensioni piccole (Padova), realizza la scultura monumentale “Via del Sogno” nel Parco di Scultura ad Urumqi (Cina) per l’occasione del 60° Anniversario della Nuova Cina, realizza scultura monumentale “Paesaggio Mentale” a Damasco (Siria, Damascus International Sculpture Symposium). Nel 2010 realizza scultura monumentale “Nile’s drop” ad Aswan (Egitto, Aswan International Sculpture Symposium). Realizza la scultura monumentale “Water Mark” ad Abu Dhabi (UAE) e Timisoara (Romania). Mostra personale “FORME NEL VERDE SULLA FRANCIGENA IN VAL D’ORCIA” San Quirico d’Orcia, Bagno Vignoni, Rocca d’Orcia, Radicofani, realizza sculture monumentali “Impronta d’Acqua” a Tangshan (Cina) e “Corrente” a Taizhou (Cina). Nel 2011 scultura monumentale “Spiritual Water” in granito nero nel campus di Tsinghua University a Pechino (Cina), realizza scultura monumentale “Sole” a Limassol (Cipro). International Sculpture Symposium in Inox, Wuyukcekmece-Istanbul (Turkey), Hualien International Stone Sculpture Symposium (Taiwan). Exhibition Parco del Gran Teatro Puccini, Torre del Lago (LU). Nel 2012 realizza scultura “Water Song” Adelaide Hill International Stone Sculpture Symposium (Australia), scultura “Corrente” BenQ International Stone Sculpture Symposium (Taiwan). Mostra personale Galleria Juen Wakayama e Galleria Yu Tokyo (Giappone). Nel 2013 Arte Fiera di Genova “Arte e Collezionismo” Editore Francesco Chetta, Symposium Albiano-Trento. Mostra personale Galleria Shimada Kobe (Japan), Geam MAT Museum Art of Timisoara (Romania), Timisoara Sculpture Workshop - Museum Satului (Romania), Spoleto International Art Fair. Nel 2014realizza la scultura monumentale “Sole nascente” Art Festival di Tour du Pin (Francia). Mostra personale alla Galleria Juen (Giappone) e alla Galerie Monika Beck (Germania), realizza la scultura monumentale “Felice Volo” in legno all’Aeroporto di Antonio Canova di Treviso-Venezia. 2015 installazioni per Kortrijk EXPO ARCHITECT@WORK (Belgio), mostra personale alla Gallerie Simoncini Lussemburgo, scultura “Goccie” Sculpture symposium Champagnole (Francia), scultura “Cerchi d’acqua” symposium Belpasso (CT), scultura “Time & Space Infinite” BenQ International Workshop Shinciu (Taiwan), scultura “Felice corrente” Fuzhou international sculpture symposium (Cina). 2016 realizza la scultura “Love” Chayi Simposio Internationale di Scultura (Taiwan), scultura “Sunshine” Adelaide Hill Simposio Internationale di Scultura (Australia), mostra personale Castello di Lerici con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Ministero per i Beni e le Attività Culturali.2017 International Mediterranean Sculpture Workshop - Hammamet (Tunisia), realizza la scultura “Nature-Water”, Stone Workshop Differdange (Lussemburgo), scultura “Love's Drop” International Hualien Stone Sculpture Festival (Taiwan) ed è invitato a realizzare la scultura “Genesis-Water” Brancusi Sculpture Workshop - Targu Jiu (Romania). 2018 mostra personale “Genesi” alla Galleria Arianna Sartori di Mantova. BACAU Simposio Internazionale di Scultura in Legno, Centro Culturale di G. Apostu (Romania). KANIV Simposio Internazionale di Scultura (Ukraine). 2019 (marzo) partecipato in Riyadh Simposio Internazionale di Scultura(Arabia Saudita). Simposio Internazionale di Scultura a Molfetta (Bari), (ottobre) realizza la scultura “Forma d'Acqua-Goccia” ed espone alla MISK Art Fair in Riyadh (Arabia Saudita). 2020 partecipa alla “Mostra di Scultura nel Tempio Meiji” a Tokyo. 2021 mostra personale di Scultura a cura di Debora Ferrari e Luca Traini, Sala Veratti, Varese (VA). Mostra personale di Scultura, Hotel Bylon, Lerici (SP). 2022 mostra collettiva “The red point” al Palazzo del Medico (MS), Mostra di Scultura alla Galleria Forti a Forte dei Marmi (LU), mostra personale al Palazzo Rossetti / Fondazione Terre Medicee a Seravezza (LU).


Contatti:

Yoshin Ogata

Loc. Zanego, 44 - 19032 Lerici (SP)

Cell. +39 329.4155717

E-mail: yoshinogata@gmail.com

Sito Internet: www.yoshinogata.com


Yoshin Ogata

- Member of Rome A.I.A.M. Academy (Italy).

- Member of Carrara TORRE Academy (Italy).

- Member of Florence Fine Art Academy of Drawing (Italy).


Premi:

1976 1st Prize Brunelleschi International Sculpture Concur, Florence.

1979 1st Prize International Sculpture Symposium, Carrara, Italy.

1987 1st Prize International Sculpture Symposium, France, Digne les Bains.

1990 Winner of the 2nd edition Sculpture Prize P. Fazzini with an anthologic exhibition at the “Kursaal Palace", Grottammare,Ascoli Piceno, Italy.

1991 Gran Prix Cosmos Common, Iizuka, Japan.

1992 Architecture and Culture Prize, Kagoshima, Japan.

1995 1st Prize 1st Hualien International Sculpture Symposium, Taiwan.

1995 1st Prize for Sculpture - Etruriarte, Venturina, Italy.

1995 Culture Prize, Miyakonojo, Japan.

1998 Gran Prix for Land Mark Project, Hualien, Taiwan.

2000 1st Prize Sulmona Prize, International Contemporary Art exhibition, Sulmona, Italy.

2007 Outstanding Award of sculptureBeijing Olympic Sculpture Park, China.

2008 Culture Prize of Fine Art Academy of Torre, Carrara Italy.

2010 1st Prize LIMEM ARTE Vibo Valentia, Italy.

2014 Gran Prix-International Sculpture Competition for Treviso/Venice Airport, Italy.

2019 Attestato Riconoscimento alla Carriera MEMORIAL LUCIANO BAICCHI Simposio di Scultura Online /Carrara, Italy.

2021 48° Premio Sulmona, Premio per Artista plastico, Italy.


Collezioni pubbliche e private, opere monumentali:

1. Museo d'Arte of Mechelen, Belgium.

2. Pagani Modern Art Museum, Castellanza (VA), Italy.

3. Art Museum, Miyakonojo, Japan.

4. Marble Museum,Carrara, Italy.

5. Forum Artis Museum Montese (MO), Italy.

6. Science Technological Museum, monumental sculpture SUIJIN, Miyazaki, Japan.

7. Severi Foundation, WATER WAYS, Pozza di Maranello (MO), Italy.

8. Cremonini collection, monumental sculpture SUNRISE,Modena, Italy.

9. Muju Sports Center, WATER COLUMN,South Korea.

10. Cosmos Common Culture Center, HOLLY TREE, Iizuka, Japan.

11. Scultura Monumentale Dono dal Cielo, Piazza Catalogna, El Prat De Llobregat, Barcelona, Spain.

12. Mt.Besaide, Monument ORIGIN OF LIFE, Mon Dragon, Bask, Spain.

13. Miyazaki Sangyou Keiei University, monument FLYING WATER, Miyakonojo, Japan.

14. Hachioji Rail Station, monument WATER MARK,Tokyo, Japan.

15. Raifukudai New Residencial zone, monument WATER MARK,Mine, Japan.

16. Tenmonkan Higo Family Bank Bldg,fountain MERMAID, Kagoshima, Japan.

17. Ishida Mitsunari Memorial Park, monument TIME and SPACE,Sekigahara, Japan.

18. Miyazaki Airport,monument SUN,Miyazaki city, Japan.

19. Walking Road, fountain sculpture WATER WAYS, Miyakonojo, Japan.

20. City Hall, monument CURRENT OF WATER, Digne les Bains, France.

21. Rotary, monument WAVE, FLYING WATER, Canet en Roscione, France.

22. Youth Center, monument WATER SHAPE, Roan, France.

23. Sport Center, monument OH SOLE MIO, Norma, France.

24. Rotary in Normandy, monument SUN, Cerisy La Foret, France.

25. Miyanomori Church, monument DUO, Sapporo, Japan.

26. Yuzi Paradise Sculpture Park, sculpture SUN REY, Guilin, China.

27. Shanghai Yue Yuan Yuan Sculpture Park, monumental sculpture WATER WAYS, China.

28. Chiesa S. Maria di Costantinopoli, ALTAR, BAPTISTRY, PULPIT, CEREMONIAL, CHAIR, ACQUASANTIERA. Angri (SA), Italy.


Collezioni pubbliche e private:

Italy, Spain, France, Belgium, Holland, Germany, Japan, Russia, South Korea, Taiwan, U.S.A, Turkey, China, Lebanon, Israel, Slovakia, Slovenia, Hungary, Albania, U.E.A, Switzerland, Rumania, Tunisia, Egypt, Syria, Oman, Australia, Luxembourg, Mexico, Cyprus, Ukraine, Saudi Arabia.


Di Lui hanno scritto:

Giorgio Segato, Giorgio Di Genova, Jurgen K. Ecker, Luciano Caprile, Enrico Crisporti, Masaaki Iseki, Lorenzo Bonini, Paolo Frasson, Filippo Rolla, Enzo Santese, Massimo Bertozzi, Floriano De Santi, Luigi Lambertini, Carlo Meloni, Nicola Micieli, Giuseppe Marchiori, Debora Ferrari, Luca Traini, Andrea B. Del Guercio.


Giudizi critici:

Yoshin Ogata. La perfezione come processo e l'assoluto come obiettivo

La 'perfezione' è la dimensione a cui ha dedicato tutta la sua vita di scultore ed a cui si relazionano i marmi e i bronzi, i graniti colorati, articolati tra sezioni tematiche la cui vastissima produzione troviamo racchiusa in un volume di quattrocento pagine, recentemente pubblicato, ampiamente documentata nella catalogazione del sito, frutto di un procedere instancabile, di una dedizione al lavoro di cui conosco perfettamente, lungo quattro decenni, il rigore; dopo tanto lavoro condotto in massima parte in prima persona sotto la spinta di una energia espressiva che lo 'lega' al materiale antico della scultura, posso 'scrivere' in questo testo-omaggio a lui dedicato quanto il processo operativo ruoti interamente intorno a questo - la perfezione e l'assoluto - inseguito e raggiunto, dai grandi volumi alle installazioni, permettendo al supporto plastico di conseguire e iscriversi nella condizione spiazzante dell'atemporalità.

In questo quadro complesso fatto di passaggi espressivi che si inseguono, per forme e colori della materia, che subiscono rimandi e rilanci linguistici, non possiamo e non dobbiamo tentare la strada tradizionale del procedere storico-critico, specifico della cultura occidentale, presuntuosamente scientifico, ma posizionare lo sguardo sulla dilatazione del tempo quale soggetto e 'motore' dell'attività artistica di Yoshin Ogata; abbiamo la necessità, direi l'obbligo, di accettare e di condividere quel principio esistenziale che non subisce il ricatto della 'progressione' e dello sviluppo come obbligo in grado di 'piegare' ogni volontà espressiva, ma che si qualifica nella dimensione sospesa, in quello che potremmo definire dell'immobilismo come lo stato in cui la creatività opera instancabilmente. Non esiste 'progresso' nell'opera di Ogata, non esiste l'obbligo della novità, ma la sostanza della 'perfezione assoluta' quale frutto della concentrazione e dell'operatività.

Sia il volume ma soprattutto il sito, indicano perfettamente l'idea di una cultura artistica che vive in una condizione permanente di stabilità grazie alla quale ogni 'frutto' - l'opera - è figlio della sua stagione, nuova e allo stesso tempo sempre testimone del prima ma anche relatore del dopo; la datazione risponde alla dimensione anagrafica della scultura ma il suo DNA non dipende dall'anno che gli viene attribuito, ma è frutto dello 'stato di grazia' in cui si sono trovati e congiunti l'autore e il materiale dell'arte. Di fatto e sulla base ed in relazione con la cultura analitica dell'arte moderna e contemporanea, assistiamo ad un percorso frutto di un processo linguistico che include in se steso la dimensione tematica, si auto-elabora auto-definendosi quale intrinseco 'soggetto' dell'opera, imponendosi come valore indipendente nella scultura; se la relazione con il patrimonio esperienziale e teorico maturato in occidente lungo lo sviluppo del XX secolo, rappresenta e persiste come area di ricerca di Ogata, a questo si è collegata, arricchendone la sostanza filosofica, la cultura orientale dell'artista, già a partire dall'arrivo in Italia e sin nella prima produzione negli anni vissuti operativamente nei Laboratori artistici tra Carrara e Pietrasanta. Sappiamo, sulla base della storia artistica e di un mirato archivio di autori e di opere, quanto stretta sia stata la sintonia tra i processi estetici che hanno condotto anche la scultura all’anacronismo e alla centralità delle grammatiche astratte e alla dimensione spirituale orientata verso l'astrazione, - "Al fondo dell'ignoto per trovarvi del nuovo" (C. Baudelair) - tesa all'elevazione attraverso i processi del pensiero, dove "L'invisto è l'incoscio dell'immagine, il suo lato onirico e fantasmatico" (F. Ferrari).

L'acqua.

La dimensione dell'acqua attraversa l'intero tracciato artistico di Ogata - "L'acqua è testimone del tempo e dell'eternità" -, contrassegnando tematicamente la valenza concettuale delle proprie opere in pietra, in marmo e in bronzo. Si tratta di una scelta intellettuale ed un orientamento estetico che hanno sostanzialmente escluso il dato naturalistico-descrittivo, accogliendo per verso l'ambito analitico della 'goccia' come soggetto simbolico e del movimento che scaturisce dalla sua azione vitale; di fronte ad un soggetto su cui si è concentrata l'attenzione trasversale delle grandi culture religiose e filosofiche del pianeta, la cultura dell'arte ha confermato il compito di fornire sostanza visiva all'azione del pensiero e nello specifico Yoshin Ogata è stato in grado di universalizzarne la rappresentanza e il portato simbolico nella contemporaneità. La dimensione dell'acqua attraversa e unisce il Pianeta fornendo l'indicatore primario della vita, almeno in riferimento all'esperienza della Terra; la sua presenza determina l'esistenza e sostiene la sopravvivenza, crea le condizioni del cambiamento e dello sviluppo di nuove forme e diverse realtà. Questa determinante e imprescindibile 'dimensione', la sua semplicità coniugata con la complessità delle sue ricadute, è sin dall'antichità riconosciuta dalla società umana e nelle sue stagioni ha assunto un dominate ruolo nella cultura del pensiero globale, configurandosi attraverso i diversi sistemi linguistici, dalla scrittura alla musica, alle arti visive. L'opera di Ogata si posiziona in maniera esemplare lungo questo asse e all'interno di esso, rispondendo trasversalmente e unitariamente alla 'dimensione' spirituale di oriente e di occidente, dalla "Festa dell'acqua" nel Buddhismo al "Battesimo" nel Cristianesimo: “L'acqua è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose; la sua scorrevolezza spiega anche i mutamenti delle cose stesse. Questa concezione deriva dalla constatazione che animali e piante si nutrono di umidità, che gli alimenti sono ricchi di succhi e che gli esseri viventi si disseccano dopo la morte.” (Talete 625-547 a.C). Questo patrimonio di pensieri e di valori, di emozioni e di riflessioni, ma anche nelle forme tangibili dell'esperienza fisica nella relazione con la dimensione dell'acqua, indotta dalla partecipazione dei sensi e delle funzioni, ha permesso a Ogata di dedicarle una centralità 'monumentale', dove l'opera dello scultura interviene nello spazio sociale come testimonianza prediletta, con valore di 'fonte' che sottolinea l'entità simbolica del messaggio; la scultura si erge e segna come un dolmen il territorio richiamando l'attenzione e suggerendo una riflessione, impone con il suo silenzio la sua testimonianza che nel marmo e nella pietra recupera l'estensione temporale del prima e del dopo; l'opera plastica, frutto metodico del lavoro dell'uomo, come goccia che non si arresta e acqua che non scompare, imprime suggestione e sostanza alla percezione del 'bene' e del 'bello'; l'elaborato estetico entra nello spazio abitativo, introduce nel luogo riservato e protetto della casa la corretta 'visione del mondo' - Weltanschauung - riconsegnando significato alle relazioni tra uomo e natura.

La sorgente e la scultura.

Alla storia della propria scultura Yoshin Ogata - "Penso che l'acqua abbia infinite facce e forme diverse" - ha dato un'articolazione che prevede, all'interno della centralità assoluta dell'ACQUA, un sistema enciclopedico sotto-tematico che definiamo Cicli Espressivi e Collezioni - "Forma dell'acqua", "Impronta dell'acqua", "Segno d'acqua", "Cerchi d'acqua", "Spirito dell'acqua", "Goccia di Mediterraneo", "Acqua spirituale", "Cerchi d'acqua", "Le Vie dell'acqua", "Anima d'acqua", "Volo d'acqua" "Goccia del Sole", "Gocce", "Goccia dal cielo", ma anche "Loto", "Il Sole", "Genesi"; all'interno di ognuna di esse aggiunge un numero progressivo che definisce con specifica esattezza la data di redazione.

L'operazione di nomina di ogni opera (la didascalia nel volume e in esposizione) si conclude con le tre misure volumetriche della scultura e la pietra utilizzata - dal marmo rosso di laguna, al rosso di Asiago, al rosa del Portogallo, al nero di Marquina, al nero di Calatorao, al nero del Belgio, al bianco di Carrara al travertinorosso Persiano a quello di Saturnia, al granito bianco di Inada, al rosso finlandese, al basalto, (a cui si aggiunge il bronzo, ma anche il plexiglas ed altri supporti). Non deve sfuggire il ruolo e il valore di questo insistito passaggio a cui Ogata attribuisce una precisa, potremmo aggiungere 'orientale', attenzione.

Possiamo segnalare che siamo di fronte ad un sistema espressivo concettualmente condizionato dal processo tematico stesso, cioè ancora alla 'dimensione dell'acqua' dove ogni scultura è una sorgente, ogni sorgente è una scultura, esattamente come ogni pietra e/o marmo ha una provenienza ed ogni sorgente un nome; sia l'una che l'altra ci 'parlano' di un luogo della Terra, testimoniando della cultura del proprio territorio di appartenenza, entrando in 'dialogo' con l'habitat in cui saranno installate, donando se stessa come 'fonte di vita'.

La filosofia dell'acqua.

Possiamo riconoscere come lungo questo percorso Yoshin Ogata abbia fatto del lavoro della scultura una testimonianza di fede per il Pianeta, raggiungendo la perfezione del pensiero che si fa immagine, che si sostanzia nella pietra: dall'instabilità dell'acqua alla filosofia dell'acqua, dalla sostanza dell'acqua al colore dell'acqua e alla sua luce interiore, il tempo dell'acqua e l'acqua come tempo, dalla dimensione orizzontale dell'acqua alla dimensione verticale dell'acqua, della dimensione monumentale e della linea spezzata e della circolarità ininterrotta.

Andrea B. Del Guercio

Milano, giugno 2022

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