Autodidatta si diploma come privatista al Regio Liceo Artistico e studia all’Accademia di Belle Arti di Brera, con i maestri Carpi, Funi, Carrà, Ghiringhelli, De Rocchi, Disertori diplomandosi nel 1940.
Prende parte ai Prelittoriali di Milano e ai Littoriali della Cultura e dell’Arte di Palermo (1938); alle Mostre intersindacali e del G.U.F. di Milano (1941-1942).
Durante il secondo conflitto mondiale gli viene affidato dal Ministero l’incarico di documentarne gli eventi come pittore di guerra.
Tiene una Mostra Personale alla Galleria del Milione a Milano (1941).
Nella primavera del 1942 partecipa a Roma, alla Prima Mostra degli Artisti Italiani in Armi, presenta: Marcia verso la linea di fuoco, dipinto ad olio, cm 103x78; Azione per la conquista di Punta Nord, dipinto ad olio, cm 103x78; Sosta di fanti sullo Scindeli, dipinto ad olio, cm 103x78; Paracadutista, acquerello, cm 52x68; Paracadutista, acquerello, cm 46x64 Porta-feriti, acquerello, cm 22x15; Pattuglie sullo Scindeli, disegno a carbone, cm 86x57; Pronto per il lancio, disegno a penna, cm 20x30; Studio di paracadutista, disegno a penna, cm 23x30; La capovolta, disegno a penna, cm 3x23.
Tale mostra fu poi replicata a Monaco, Vienna, Berlino, Budapest e nel 2017 nuovamente a Roma e a Bari.
Volontario nel CLN (Comitato di Liberazione Nazionale), nel corpo dei Paracadutisti, viene insignito della Croce di Guerra e contribuisce a fondare la Sezione “Combattenti Guerra di Liberazione” di Legnano.
Al termine del conflitto si dedica all’insegnamento delle materie artistiche nelle scuole legnanesi partecipando attivamente alla vita culturale della città e riprende la sua carriera di pittore, divenendo nel 1947 uno dei soci fondatori dell’Associazione Artistica Legnanese (AAL).
Dopo la drammatica parentesi della guerra ha saputo cogliere le bellezze della natura trasferendo sulla tela emozioni e suggestioni rese ancora più intense proprio per lo stridente contrasto con il ricordo delle atrocità vissute.
La sua produzione artistica è stata ampia e varia, spaziando dai dipinti ad acquerello realizzati in poche ore a stretto contatto con la natura, ad olii costruiti con attento e accurato studio, toccando i diversi aspetti della condizione umana, fino a rappresentare i mutamenti della complessa realtà italiana negli ultimi vent’anni della sua vita.
Partecipa a numerose mostre collettive e tiene oltre 25 mostre personali a Milano, Legnano, Sondrio, Savona, Genova, Alassio, Gressoney, Busto Arsizio, Cremona, Varese, ecc.
Partecipa alle Mostre sindacali e sociali della "Permanente" di Milano, alle mostre nazionali del premio "Contea di Bormio" e di Caprino Veronese, al Premio Como 1970, ed altre manifestazioni artistiche.
Le sue opere sono conservate in collezioni pubbliche e private.
Dopo la morte la UALZ (Università degli Anziani di Legnano e Zona) con il patrocinio del Comune di Legnano, ha organizzato e allestito una mostra antologica per ricordare il primo docente del corso di disegno e pittura.
Alcune sue opere sono state esposte al Castello Visconteo di Legnano in occasione del sessantesimo (2007), settantesimo (2017) e settantacinquesimo (2022) anniversario della AAL.
Nel 2018 è stata richiesta una sua opera per la mostra “Il dialogo infinito con la natura” e nel 2023 un altro dipinto per la mostra “Il Mondo in Trasformazione. Da Previati a Sironi”, tenutesi presso il Palazzo Leone da Perego di Legnano.
Premi e Riconoscimenti
1961 – Medaglia d’Argento – Sagra del Carroccio di Legnano.
1963 – Medaglia d’Argento – Sagra del Carroccio di Legnano.
1967 – Coppa Comune di Bormio – Concorso Nazionale “Contea di Bormio”.
1967 – Medaglia d’Oro – Concorso Nazionale Caprino Veronese.
1968 – Medaglia d’Oro – Concorso Internazionale Arte Grafica di Ancona.
1968 – Targa del Carroccio – Concorso “Città della Lega Lombarda”.
1971 – Grande Medaglia d’Argento – Premio Capitolino, Roma.
1972 – Medaglia di Bronzo – Concorso Nazionale Estemporaneo di Arona.
1973 – Medaglia d’Oro – Accademia “T. Campanella” Roma.
1973 – 3° Premio ex aequo – Concorso Nazionale “Premio Morazzone” Varese.
Et al.
Si sono interessanti ed hanno scritto della sua pittura
Mario Gastaldi, Francesco Sapori, Dino Bonardi, Domenico Cara, Emilio Radius, Gianni Brera, Raffaele De Grada, Mario Lepore, Mario Portalupi, Augusto Marinoni, G.P. Conti, Luigi Raimondi Seveso, Mons. Virgilio Cappelletti, Amilcare de Gregorio, Marco Manno, René Corvalho, Giuseppe Ambrosini e molti altri.
Giudizi critici
“…la pittura di Pinciroli è umanità, è poesia e prima d’essere tutto questo è la traduzione in colori dell’ottimo ritratto del suo tempo…”
Luigi Raimondi Seveso. Gazzetta di Legnano 31/01/1952
“… Innanzitutto, Pinciroli è veramente artista e con questo intendiamo riconoscere in lui la sensibilità necessaria per penetrare nell’anima delle cose e del mondo alle quali si avvicina. Penetrare nell’essenza del reale, assaporarne il bello che sempre esiste, goderne della conquista fatta, tenerla nella mente e nel cuore…”
Mons. V.Cappelletti. Luce 29/07/1955
“Pinciroli un realista? … È un solitario innamorato dell’arte… ha una sua arte, una sua tecnica, un suo mondo, un suo modo di vedere, un suo modo di trasfigurare, un complesso di qualità pittoriche che non agganciano a nessuna scuola di moda, a nessun esperimento che non sia sofferto da lui stesso, creato, umanizzato dalla sua prepotente personalità…”
Editore M. Gastaldi. Il giornale letterario. Febbraio 1964
“…Quanto al carattere della pittura dell’artista legnanese Angelo Pinciroli, sia a rendere un delicato volto di fanciulla o la luce di un paesaggio o di una veduta urbana, il descrittivo non è mai l’ultima meta ma prevalentemente un tramite attraverso il quale la fantasia e il lirismo mostrano le loro ali…”
Alberto Longa. La Penna di Bergamo. 15/01/1964
“Pinciroli ha una sua visione oggettiva del mondo, cui adatta la pittura larga e precisa a volte in toni pieni e distesi, a volte in delimitazioni piane cui il pennello concede sfumature e un’idea di valori plastici…”
Marco Manno. Annuario della Pittura Italiana. 1964 Istituto Europeo di Storia d’Arte – Milano
“…Angelo Pinciroli segue la propria strada, anche se a volte sembra che egli vada contro corrente in uno sdegnoso isolamento che certo non contribuisce a far squillare per lui le trombe della notorietà fasulla, creata dai soliti mercanti che fanno il bello e il cattivo tempo, ma che arrecano all’arte vera un danno gravissimo. Si potrebbe dire che per lui dipingere è soffrire e il non dipingere è un po’ morire ogni giorno… Vive interamente la sua vita e, dacché per lui e per tanti in questo tremendo caos che dilania popoli e coscienze, la vita è molto spesso sofferenza, anche la sua tavolozza vibra di questo spasimo quotidiano…
Editore Mario Gastaldi. Il giornale letterario. N.2. 1964
“…Ma lo stile personalissimo di Pinciroli affonda le sue radici nel terreno della pittura del novecento, equilibrata e solida, per quanto affinata e animata dal gusto personale. Certi tagli originalissimi di paesaggi montani, certi indugi quasi sensuali nella composizione delle figure umane, certe esplosioni di colori e di luci nel palpito di un mazzo di fiori ancora freschi, ci danno l’esatta misura delle possibilità artistiche di questo nostro pittore, la cui tavolozza è un tenue gioco di tinte tratte da un concetto animistico tutto particolare. Vi è in lui evidentissimo uno sconfinato amore per la risoluzione plastica insieme intensa e castigata di un sogno o di un’idea maturata nell’animo con vera passione, con una sentita rispondenza per i colori di Madre Natura.”
G.P.Conti. Rivista edita dal Comune di Legnano. N.1-1967
“…Ce qui compte chez Angelo Pinciroli, c’est une vocation authentique, uni eau plaisir èloquent du descriptif; un descriptif qui n’a rien à voir avec un rèalisme rèduit au sigle idèologique, mais qui en revanche, a beaucoup d’affinité avec les fascinations d’une immagination, avec la création poétique, a la fois enflammée et non académique.
C’est peut-etre à cause de cela qu’il traduit un monde particulier d’images chaudes et vitalisées, en une masse sentimentals d’iridescences, et en une claire expression qui est bien due domaine de ses propes félicités spirituelles.”
Domenico Cara. La Peinture Italienne du Futurisme à Nos Jours. (Institut Européen d’Histoire de l’Art) 1967
“…Oggi l’idea dell’artista è decisamente mobile affiorata dalle emozioni sensoriali ricevute in altro tempo, deposte nello spirito via via, entro il quale spirito va compiendo le sue scoperte e le sue estrazioni figurative, allusive e naturali…”
Mario Portalupi. Arterama- Milano. N.8-9 – 1970
“…Pittura pensosa e riflessiva quella di Pinciroli tesa alla penetrazione dei segreti dell’anima più che alla scoperta di effetti del facile cromatismo delle cose.
…Il pathos lirico nasce da una rifermentazione di interiori accadimenti, dalla sedimentazione degli stati d’animo, di impressioni mobilissime, di suoni, di luci, di odori di terra, di salsedine, di selve, di fiumi. La Liguria o l’Elba, Venezia o Amalfi, gli sfondi alpini sono occasioni per le sue confidenze cromatiche, la segreta comunicazione del pittore al suo pubblico.”
Sirio Guerrieri. Rassegna di cultura “Silarus” Battipaglia (SA). N.34 -1971
Bibliografia
1942 – Prima Mostra degli Artisti Italiani in Armi, a cura Stato Maggiore R. Esercito, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, primavera, pp. 67, 299/302.
1964 – Annuario della Pittura Italiana – Istituto Europeo Storia dell’Arte – Milano.
1964 – D’Ars Agency – Rivista d’Arte – Milano.
1964 – Italia Moderna Produce – Milano.
1967 – La Peinture Italienne du futurisme a nos jours – Istituto Europeo Storia d’Arte – Milano.
1967 – Pittura e Scultura dell’Italia Contemporanea ( Vol I-II-IV ) Alfa – Carpi – Roma – Milano.
1967 – En Plen Air – Bormio.
1969 – Lui Chi E’ – Torino.
1969 – Enciclopedia Universale SEDA, vol. IV – Milano.
1969 – 1970 – 1971 – 1972 – 1973 – 1974 – Il Quadrato, Milano.
1969 – Gente Nostra – Artisti Italiani Contemporanei (Vol I-II-III) Torino.
1969 – Nuova Critica Europea – Bugatti Ed. – Ancona.
1969 – 1971 – I Pittori del Sant’Ambroeus – Milano.
1970 – Incontri Artisti, Critici e Collezionisti – Donadei – Roma.
1970 – Rivista Internazionale Artisti – Ancona.
1970 – Arterama n. 8-9 – Milano.
1970 – Rue Moderne de l’Arts et de la Vie – Paris.
1970 – Arte Italiana per il Mondo – S.E.N. – Torino.
1970 – Traguardi dell’Arte – Lo Faro Ed. – Roma.
1971 – Il Libro Bianco della Cultura Italiana – Il Pungolo Verde Ed. – Campobasso.
1971 – 1972 – La Comunicativa – Donadei Ed. – Roma.
1971 – Italia Artistica – Magalini Ed. – Brescia.
1971 – Rassegna di Cultura “Silarus” – Rocco Ed. – Battipaglia.
1971 – Arte e Poesia del Nostro Tempo – Nuovi Orizzonti Ed. -– Napoli.
1972 – Il Mercato Artistico Italiano – Ed. Pinacoteca – Torino.
Numerose sono inoltre le recensioni pubblicate su giornali, quotidiani, periodici, tra cui:
Corriere Della Sera, L’Ambrosiano, La Voce dei Lavoratori, Corriere Lombardo, Corriere della Valtellina, Luce, Alba, Rivista Comunale di Legnano, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Voce Socialista, L’Avvenire, Il Giornale Letterario, La Notte, Il Corriere di Informazione et al.
Contatti (Figlie)
Pinciroli Donatella
Via Alfieri, 50 - 20025 Legnano (MI)
Tel. 347.7551960
E-Mail: donatella.pinciroli@gmail.com
Pinciroli Tiziana
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Tel. 339.8044815
E-Mail: tpinciroli@gmail.com