Prini Giovanni

scultore
Genova 14 giugno 1877 - Roma 9 settembre 1958

(1955) Nato a Genova nel 1877. Abita a Roma in Viale Pinturicchio. 214. Autodidatta. ha insegnato plastica al Liceo Artistico, all'Accademia di Belle Arti e alla Facoltà di Architettura nell’Università di Roma. Accademico Nazionale dell’Accademia di S. Luca. Dal 1904 partecipò alle più importanti mostre nazionali ed estere, ed ebbe premi importanti e diverse medaglie d'Oro a S. Louis nel 1904; all’Esposizione Nazionale di Milano nel 1906; all'Esposizione Internazionale di S. Francisco nel 1915; all’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa in Monza nel 1923; alla Mostra Internazionale di Barcellona nel 1929; nel 1931 alla Prima Mostra di Arte Sacra in Roma. all’Esposizione di Arte Sacra in Padova nel 1932.

Tra le opere religiose: Colonna della Passione, Casa Madre dei Mutilati, Roma; Crocifisso, Vaticano, Cappella Guardia Palatina; Deposizione, Cappella Università di Roma; la Tradizione delle Chiavi e la porta della chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo all’EUR; Battesimo di Cristo, S. Eugenio; Via Crucis, Collegio Americano del Nord, Roma; Gesù Divino lavoratore, Assisi, Pro Civitate Christiana.

Sue opere notevoli figurano in Gallerie d'arte in Italia e all'Estero, in collezioni private, in varie chiese e piazze, nei ministeri in Roma, al Palazzo di Giustizia a Milano e presso altri enti ed istituti italiani. --- (1955).


Frequentò per due anni l’Accademia Ligustica. Espose con successo a Torino nel 1899 il suo primo gruppo “Le Spose del Signore,, e l’anno seguente si trasferì a Roma; dove è poi rimasto per tutta la vita. Insegna plastica decorativa alla Scuola Superiore d’Architettura e al Liceo Artistico in Roma. Ha lavorato quasi sempre dentro schemi architettonici, con libertà di concezioni e con sentimento d’angosciata dolcezza. Qualche opera per ordine cronologico: “Gli amici,, (1902), “Ritratto della signora Bertesi,, (1903), “Il passerotto,, e “Il solitario,, (1904), i ritratti di “ Antonio Maraini,, (1907) e “ Giacomo Balla ,, (1908); “Le gemelle Azzariti,, (1914); “Ifigenia,, e “Gli amanti,, (1920); “Madonnina dell’Offerta,, (1930), “Genitrice,, (1935), “Giovinetta,,, “Serenella,,, “Risveglio ,,, “Ragazza che si pettina,,. Dal 1939: “Giovane prete,,, “Al balcone,,, “Pietà,,. Ha eseguito nel 1930 la porta di bronzo della Casa Madre dei Mutilati e due anni dopo la porta di bronzo del Ministero delle Corporazioni in Roma. Numerosi busti; altorilievi, monumenti funerari.

Alla LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, che si tiene dal 1° febbraio al 30 giugno 1909, partecipa con le sculture La solitaria, Ritratto del dott. Federigo Giolitti, Ritratto del prof. Ferruccio Montesano, Nandino, e Cofanetto.

Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in gesso: Gli amanti.

Il Prini in occasione delle Feste Commemorative del 1911 in Roma, esegue il fregio decorativo nell’interno del pronao del Palazzo delle Belle Arti a Valle Giulia, il fregio raffigura L’artista e le battaglie artistiche. Alla Mostra del Costume, che si tiene a Castel S. Angelo, espone gli altorilievi in gesso con cortei storici: Il trionfo delle Arti (sec. XVI); Ricevimento dell’Ambasciatore di Polonia (sec. XVII); La consegna della Chinea (sec. XVIII) ed altri.

Nel 1923 alla Biennale Decorativa di Monza, presenta un Madonnina in terracotta.

Nel 1924 risulta con Giuseppe Vaccaro, vincitore del Concorso per il Monumento ai Caduti di Bologna.

Nel 1926 partecipa alla XV Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture

Dal 15 novembre 1926 al gennaio 1927, è presente alla I Mostra d’Arte Marinara, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, con la scultura: Navigare necesse.

Per il Monumento alla Vittoria di Bolzano, esegue opere di scultura.

Nel 1930 per la facciata della Casa Madre dei Mutilati esegue le tre teste in marmo con elmo e il gruppo scultoreo in bronzo della “Fama portabandiera”, il portale di accesso alla Sala delle Adunate, con rilievi bronzei raffiguranti la “Passione del Fante”, e l'Acquasantiera per la Cappella della Casa Madre.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due sculture in bronzo: Riminiscenze, Porta anello.

Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con le sculture: Madonna dell’Offerta, Reliquiario (bronzo argentato), Madonnina nella nicchia, Tripode (Reliquiario in bronzo argentato e marmo), Madonna della Veglia, Madonna della Spiga (marmo), Vaso mistico (bronzo argentato), Madonna dell’Amore (legno policromato), Simulacro di Cristo, Invocazione, Madonna del Sorriso (legno policromato).

Il 31 maggio 1931 si inaugura L’Arco della Vittoria dedicato ai Genovesi Caduti in Guerra, 1915-1918, il monumento nasce da una strettissima collaborazione di Marcello Piacentini e di Arturo Dazzi. Giovanni Prini collabora con la realizzazione delle due lunette dell’interno dell’Arco rappresentandovi il ritorno del combattente alla terra e al lavoro, “Salve Magna Parens Frugum Saturnia Tellus Magna Virum” e “Pacis Opes Ita Alit Vitus iam Vivida Bello”, i bassorilievi delle Vittorie e del San Giorgio dei genovesi nella cripta.

Nel 1931 partecipa alla Mostra d'Arte Sacra a Padova, una statuetta in argento e bronzo: Madonnina.

Collabora nel 1932 con l'architetto Marcello Piacentini, e con gli scultori Arturo Dazzi e Attilio Selva, alla realizzazione del Mausoleo del generale Luigi Cadorna sul Lago di Pallanza.

Nel 1932 realizza le sculture bronzee del portone di Via Veneto di Palazzo Piacentini a Roma, inaugurato il 30 novembre 1932 come Ministero delle corporazioni.

Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con le sculture in bronzo: La colonna della Passione, Bambina malata, Serenella.

Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con 5 sculture

Nel 1938 partecipa alla XXI Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con 4 sculture

Per la Basilica di san Pietro e Paolo all'EUR di Roma, esegue un grande altorilievo, rappresentante Cristo nell’atto di consegnare le chiavi a S. Pietro, collocato nella nicchia della facciata, e il pregevole portone di bronzo diviso in dieci formelle, esaltanti le opere dei Santi Pietro e Paolo.



Bibliografia:

1905 - Guelfo Civinini: Figure d’artisti-, Giovanni Prini, Roma, nell’ “A-vanti della domenica,,, 30 marzo 1905.

1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 67.

1909 - LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Spcietà Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, catalogo, Roma, p. 24, 48;

1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Veneti - La scultura, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 24, 20 novembre, p. 803.

1911 - Guida Ufficiale delle Esposizioni di Roma, catalogo mostra, Roma, pp. 47, 234;

1914 - Federico Hermanin: Giovanni Prini, Milano, in “ Rassegna d’Arte Antica e Moderna,,, febbraio 1914.

1922 - Antonio Maraini: Il valore decorativo della scultura di Giovanni Prini, Roma, in “Architettura e Arti decorative,, ottobre 1922.

s.d. - Cimento, Anno V, p. 40.

1923 - D. Giovanni Polvara, L'arte sacra alla Biennale Decorativa di Monza, Milano, Arte Cristiana, anno XI, n. 11 novembre, pp. 342 348 ill.

1925 - Concorso per il Monumento ai Caduti di Bologna, Cimento, Anno V, p. 40.

1926 - I Mostra Nazionale d’Arte Marinara, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1926-1927, p. 51, ill. 48.

1928 - Alfredo Giarratana, Inaugurandosi il Monumento della Vittoria in Bolzano, Alberto Francini, Il Monumento, (ill.), Le Tre Venezie, n. 7, maggio, p. 17/21.

1929 - Piero Scarpa, Artisti Contemporanei italiani e stranieri residenti in Italia. (…), Libro Primo, Milano, Amatrix, pp. 181/184. DA FARE

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 102.

1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 50, (ill.).

1931 - L’Arco Trionfale ai Caduti Genovesi che s’inaugura oggi alla presenza del Re, (con ill.), Roberto Papini, L’Arco Trionfale ai Caduti Genovesi, (con ill.), L’Illustrazione Italiana, Milano, n. 22, 31 maggio, p. 799, 808, 809;

1931 - Municipio di Genova, a cura del, L’Arco della Vittoria dedicato ai Genovesi Caduti in Guerra 1918-1918, monografia, p. 20, IX, XXXIII, XXXIV, XXXVI, XXXVII.

1931 - Bruno Brunelli, La Mostra d'Arte Sacra a Padova, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 131.

1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 196.

1936 - Michele Biancale: Giovanni Prini, Roma, Fratelli Palombi.

1937 - R. Canestrari, Quattro Novembre, Milano, Pro Familia, n. 44, 31 ottobre XV, p. 567.

1942 - Alberto Riccoboni: Rorna nell’Arte. La Scultura nell'Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1955 - Giovanni Prini. Scultore, Città del Vaticano, Fede e Arte, Rivista Internazionale di Arte Sacra, Anno III, n. 4 aprile, p. f.t.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 847/848, 849 ill,

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 587.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 702.



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