Dazzi Arturo

scultore pittore
Carrara, 13 gennaio 1881 - Pisa, 16 ottobre 1966

Arturo DazziI, figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 luglio 1881; morì a Pisa, il 16 ottobre 1966.

Sbozzatore di marmi fin da bambino, studiò all’Accademia di Belle Arti di Carrara, ed ebbe ottime nozioni dallo scultore Lio Gàngeri. dove ricevette 23 medaglie nei sette anni di corso, e l’assegnazione del pensionato artistico provinciale, istituito da Carrara per dar modo ai giovani di perfezionarsi a Roma e a Roma.

Ventenne vinse i concorsi nazionali Albacini e Stanzani, a 23 anni il Pensionato artistico nazionale. Nei quattro anni di pensionato provò più volte il suo valore, vincendo il Concorso nazionale per la statua del Cardinale De Luca al Palazzo di Giustizia a Roma, il Premio Fabbricotti; e la grande medaglia d'oro della mostra Internazionale di Monaco e i «Costruttori» che furono acquistati per la Galleria d’Arte Moderna e che vinsero la grande medaglia della città di Roma, assegnata per voto degli artisti espositori alla Mostra di Roma.

Per il Concorso nazionale per l’Altare della Patria con la statua «Roma», concordamente lodata dai critici e dagli artisti, vinse le prove di primo grado. Da allora Dazzi si mostrò infaticabile nel cercare e trovare una sempre più chiara espressione del suo animo di artista moderno e italiano.

Ricorderemo a prova le statue dei bambini e di donne esposte a Venezia, il « Cavallino » che ha meritato la medaglia d’oro all’esposizione di Barcellona. I monumenti ai Caduti di alcune città d’Italia: la «Vittoria» dell’Arco trionfale di Bolzano e il « San Sebastiano » della casa Madre dei Mutilati, il grande fregio dell’Arco trionfale di Genova, che è certamente la più vasta opera di scultura dei tempi moderni poiché corre da quattro lati per cento metri con figure grandi al vero. In quest’opera che è stata inaugurata nel maggio 1931, il Dazzi ha glorificato in composizioni rappresentative piuttosto che allegoriche tutte le armi della nostra guerra senza il verismo sentimentale dell’ultimo ottocento, trasfigurando in stile scultoreo fatto di nuovi rapporti di piani e di volumi in realtà dei costumi e degli istrumenti bellici.

Il Dazzi in questi ultimi anni, riprendendo le tradizioni italiane del Rinascimento, va alternando la scultura alla pittura, e pittore s’è rivelato al pubblico con grandi tele esposte alla prima mostra dell’Animale nell’Arte a Roma, tele che gli hanno valso dalla giuria della mostra il GRAN PREMIO.

È conosciuto all’estero e stimato come uno degli scultori più rappresentativi d’Europa, come provano i saggi critici pubblicati in Germania, in America, in Spagna, le medaglie d’oro avute all’Esposizione Internazionale di Monaco e di San Francisco, di Barcellona e le commissioni private e pubbliche, notevoli tra le altre quelle di Cuba per il Monumento a Cisneros e per il Monumento al Milite Ignoto dell’Indipendenza Cubana.


La sua attività è duplice: ritrattista, animalista e autore di figure terzine o al vero, nel bronzo e nel marmo; e plastico monumentale. Nella prima serie rammentiamo, tra molte altre opere: “Costruttori,, (1907), “Il cieco,, (1912), “Donna ignuda che trattiene due vitelli,, (1913), “La dolente,, (1916), “Profughi,, (1917), “Serafina,, (1920), “Antonella,, (1924), “Sogno di bambina,, (1925), “San Sebastiano,, (1928), “Bambina al mare,, (1931), “Adolescente,, (1935). Della seconda serie: statua del “Cardinale De Luca ,,, scolpita prima del 1909 pel Palazzo di Giustizia in Roma; il grande rilievo in gesso per l’Altare della Patria nel Vittoriano, scelto a pari merito con Angelo Zanelli nel 1911; i monumenti ad “Enrico Toti,, e al “Ferroviere ,, del 1918 e del 1920; monumenti ai Caduti in diverse città; molte sculture dell’Arco trionfale di Genova (1924- 31), “Giustizia biblica,, (1939), grande altorilievo del Palazzo di Giustizia di Milano; i modelli pronti per lo stupendo ‘ ‘ Monumento a Guglielmo Marconi,,, che trasfigura in classiche forme l’arcano fascino meccanico d’una antenna radio. Opere del Dazzi si trovano a New York, San Francisco di California, Lima nel Perù, Madrid, e altrove. Collabora nel 1932 con l'architetto Marcello Piacentini, e con gli scultori Giovanni Prini e Attilio Selva, alla realizzazione del Mausoleo del generale Luigi Cadorna sul Lago di Pallanza.

Nel gennaio 1904 è tra i trenta giovani scultori ammessi alla prova definitiva per il concorso al pensionato nazionale di scultura, che espongono nel Palazzo dell’Esposizione in Roma, un’opera in altorilievo sul tema del lavoro.

Nel 1905 partecipa al Concorso biennale di scultura a Roma, che ha per tema “L’eroismo”, dove si aggiudica il Premio.

Partecipa con il Gruppo in gesso Alla porta dell’Ospedale, alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al Novembre 1906.

È presente con il Monumento al Ferroviere; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Figura alla Seconda Biennale Romana, Mostra Internazionale di Belle Arti, nel Palazzo delle Belle Arti di Roma, che si tiene dal 4 novembre 1923 al 30 aprile 1924, con le sculture Antonella, Il cieco.

Figura alla XVI Biennale di Venezia nel 1928, con la scultura il Cavallino

Per il Monumento alla Vittoria di Bolzano, esegue la Vittoria del frontone principale,

Nel 1930, figura alla XVII Biennale di Venezia.

Il 31 maggio 1931 si inaugura L’Arco della Vittoria dedicato ai Genovesi Caduti in Guerra, 1915-1918, il monumento nasce da una strettissima collaborazione di Marcello Piacentini e di Arturo Dazzi. Lo scultore nelle due zone del fregio scolpito sulle quattro fronti dell’arco ha narrato la nostra guerra allo stesso modo che gli scultori romani la narravano sulle colonne di Trajano. I bassorilievi raffigurano sul fronte nord: Gli Alpini, I Mitraglieri, La Croce Rossa, La Messa al Campo; sul fronte sud: La Cavalleria, L’Artiglieria, L’Isonzo, Il Piave; sul fronte est: La Marina, L’Aviazione; fronte ovest: Il corpo a corpo, Il Genio Pontieri. Realizza pure le otto sculture delle Fame sui Fronti Nord e Sud.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Mostra Individuale dove presenta 25 pitture.

Nel 1937 viene nominato Accademico d'Italia.

Nel 1939 per l'Esposizione mondiale di New York, realizza il monumento a Guglielmo Marconi dal titolo “La radio che porta il cuore del mondo”, un colosso di cinque metri e mezzo; alla figura dello scienziato dedica inoltra la grande stele inaugurata all’Eur di Roma nel 1959.

Nel 1952 partecipa alla Biennale di Venezia.


CONCORSI VINTI

1902 - Concorso Albacini Concorso nazionale Stanzani Pensionato artistico nazionale. 1909 - Statua del Cardinale De Luca per il Palazzo di Giustizia a Roma. Concorso nazionale per il Monumento a Toti a Roma. Concorso nazionale per il monumento al Ferroviere a Roma. Concorso nazionale per il monumento ai Caduti di Palermo (I. grado). Concorso nazionale per il monumento ai Caduti di Ancona (I. grado). Concorso nazionale per il monumento ai Caduti Genovesi «Arco Trionfale ».

OPERE ESEGUITE

Statua del Cardinale De Luca nel Palazzo di Giustizia a Roma. Monumento a Enrico Toti a Roma, Piazzale del Pincio (1922). Monumento al «Ferroviere» a Roma. Monumento ai caduti di Crema. Monumento ai caduti di Codogno. Monumento ai caduti di Fabriano. Monumento ai caduti di Santa Croce sull'Amo. Monumento ai caduti di Rossignano. «Vittoria » dell'Arco di Bolzano. San Sebastiano della Casa Madre dei Mutilati a Roma. Grecio della Banca d’Italia a Roma. «Cristo» per la tomba Cassino a Sassari. «Pietà» per la tomba di San Bonifacio a Padova. Monumento al Milite Ignoto dell'Indipendenza cubana a Cuba. Monumento a Cieneros eroe dell’Indipendenza cubana a Cuba. Grande fregio e statue dell'Arco Trionfale ai caduti genovesi a Genova. Tre grandi statue per il Mausoleo Cadorna a Pallanza. Porta in bronzo per la Chiesa di San Edoardo e porte laterali e acquasantiera a Sestriere. Grande altorilievo al Palazzo di Giustizia a Milano «Giustizia Biblica». Obelisco a Guglielmo Marconi, Roma. Sant'Ambrogio, statua Piazza Augusto Imperatore, Roma. Grande Madonna con Bambino, Chiesa della Sapienza, Città Universitaria a Roma. Pietra tombale «Morta d'amore» Cimitero di Siena. Poeta maledetto, statua in legno, Biennale di Venezia (primo legno scolpito) 1952. «Resurrezione» marmo per la tomba famiglia Adami, Cimitero monumentale di Lucca.

MOSTRE PERSONALI

1926 - Esposizione Internazionale di Venezia.

1927 - Esposizione a Roma.

1929 - Esposizione Laziale, sindacale.

1930 - Esposizione dell'Animale nell’Arte mostra personale di pittura e scultura.

1932 - Esposizione personale di pittura alla Biennale veneziana.

1935 - Esposizione personale di pittura alla Quadriennale romana.


ONORIFICENZE E MEDAGLIE CONSEGUITE

Grande medaglia d'oro, Esposizione internazionale di Monaco. Grande medaglia d'oro, Esposizione mondiale di San Francisco. Grande medaglia d'oro di Roma, Esposizione di Roma. Grande medaglia d'argento, Esposizione nazionale di Firenze. Medaglia d'oro, Esposizione Internazionale di Barcellona, I premio assoluto di L. 25mila all'esposizione dell'Animale nell'Arte con una mostra personale di pittura e scultura. Accademico di San Luca. Professore Onorario dell'Istituto delle Belle Arti di Napoli. Professore Onorario delle Belle Arti di Venezia. Professore Onorario delle Belle Arti Accademia di Carrara. Gran Prix esposizione Universale di Parigi, 1937. Diploma d'Onore dell'Esposizione di Budapest, 1936. Cavaliere di San Maurizio e Lazzaro, 1937. Accademico d'Italia e Grande Ufficiale della Corona d’Italia. Membro Seccessione dei pittori Viennesi. Membro Associazione degli Scultori d'avanguardia di Vienna. Medaglia d'Oro per benemerenze artistiche Roma 1940.

OPERE IN GALLERIE STRANIERE E ITALIANE

Due opere al Museo Legion d'Onore (San Francisco).

6 opere alla Galleria d'Arte nazionale a Roma « Cavallino » marmo rosso « Bambina dormiente » marmo rosa «Vitellino» pietra « Bambina al mare » marmo rosa « Antonella » marmo « Costruttori » bronzo.

Raccolta Huntington San Francisco due opere scultura.

Un’opera alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna a Venezia. Un'opera al Museo Internazionale di Madrid «Bambina dormiente». Un'opera raccolta Hamilton New York. Un'opera Museo di Lima «Estate». Un'opera Galleria d'Arte moderna a Torino. Un quadro Galleria d'Arte Moderna a Roma. Un'opera Galleria raccolta Materasso Brasile «Bambina dormiente».


Bibliografia:

1904 - Pietro D’Achiardi, Il concorso per il pensionato nazionale di Scultura, (con ill.), Bergamo, Emporium, n. 112, aprile, pp. 317, 318, 319;

1905 - Romolo Artioli, Il Pensionato Artistico Nazionale, (con ill.), Milano, Illustrazione Italiana, n. 8, febbraio, pp. 54; n. 4, gennaio 1905, p. 172; CONTROLLARE DATI UNO FORSE SBAGLIATO

1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 48;

1909 - Per l’altare della Patria, Natura ed Arte, N. 7, 1 marzo, Milano, Vallardi, p. 554/556, 557 RITRATTO

1922 - Carlo Tridenti, Arturo Dazzi, La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, pp. 71/73;

1922 - Il monumento a Enrico Toti, La Cultura Moderna. Natura ed Arte, n. 9, settembre, Milano, Vallardi, p. 542.

1923 - Seconda Biennale Romana. Mostra Internazionale di Belle Arti, catalogo mostra, Roma, novembre - aprile 1924, p. 31, 56;

1924 - Monumento ai Caduti di Crema, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 240.

1928 - Roberto Papini, L’arte degli italiani, Le Tre Venezie, n. 5, maggio, p. 36;

1928 - Alfredo Giarratana, Inaugurandosi il Monumento della Vittoria in Bolzano, Alberto Francini, Il Monumento, (ill.), Le Tre Venezie, n. 7, maggio, p. 17/21;

1928 - Monumento ala Vittoria a Bolzano, Napoli, Cimento, p. 59.

1929 - Chi è? Dizionario degli italiani d’oggi, Supplemento, Roma Formiggini, p. 69

1930 - Alberto Zajotti, L’Arte Italiana alla XVII Biennale di Venezia, Ospitalità Italiana, Milano, ottobre-novembre, pp. 25/29

1931 - Municipio di Genova, a cura del, L’Arco della Vittoria dedicato ai Genovesi Caduti in Guerra 1918-1918, monografia;

1931 - L’Arco Trionfale ai Caduti Genovesi che s’inaugura oggi alla presenza del Re, (con ill.), Roberto Papini, L’Arco Trionfale ai Caduti Genovesi, (con ill.), L’Illustrazione Italiana, Milano, n. 22, 31 maggio, p. 799;

1932 - (Corrado Pavolini) XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 75/76.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte - Venezia, 1932 X° 28 aprile 28 ottobre, Fascicolo di Maggio della Rivista Le Tre Venezie, anno VIII°, N° 5, pp. 248, 265.

1937 - I Nuovi Accademici, Milano, Pro Familia, n. 17, 25 aprile XV, pp. 205, 206.

1939 - A. M. Grìvola, Il padiglione italiano alla Fiera di New York, Le vie del mondo - Rivista mensile del Touring Club Italiano, Milano, anno V, n. 6 giugno, p. 304.

1940 - Vincenzo Costantini: Scultura e pittura italiana contemporanea, Milano, Hoepli.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell'Arte. La Scultura nell'Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 101

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 190/193;

1986 - Lonati Riccardo, Dizionario degli scultori bresciani, Brescia, Giorgio Zanolli Editore, p. 94/95

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 377, 379/381

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 304

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