Tito Ettore

pittore scultore
Castellamare di Stabia (NA), 17 dicembre 1859 - Venezia, 26 giugno 1941

Stabilitosi con la famiglia a Venezia nel 1867, frequentò l'Accademia (1871-76), suoi maestri furono Giulio D’Andrea, Napoleone Nani e Pompeo Mariani Molmenti. Si diplomò a pieni voti nel 1876.

La sua prima partecipazione all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Brera fu nel 1882 dove espose Fondamenta di Venezia.

Tra il 1885 e il 1889, probabilmente con l’aiuto di Molmenti, cominciò a frequentare il salotto dei conti Nicola e Angelo Papadopoli. Eseguì numerosi ritratti delle signore di famiglia (Dama in rosa, Le gemelle Vera e Magda bambine ecc.) e caricature di familiari e dei loro ospiti.

La sua prima partecipazione straniera fu all’Esposizione di Berlino del 1886.

Alla Mostra di Venezia del 1887, espone il quadro: Pescheria vecchia, e quattro acquerelli.

Alla Mostra Triennale di Milano del 1894, presenta i quadri: Luglio, Il lago d'Alleghe, La sera, e la grandiosissima Bolla di Sapone.

Diviene professore di figura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1895.

Nel 1895 partecipa alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: La Fortuna, Processione.

Alla V Esposizione di Venezia del 1903, presenta i dipinti: Nascita di Venere, Le rappezzatrici.

Nel 1907 il mercante Ferruccio Stefani organizzò una personale a Buenos Aires. Lo fece così conoscere ad acquirenti argentini tra cui il Museo di Buenos Aires che acquisterà nel 1922 la Deposizione.

Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Sala individuale, dove espone 45 dipinti e la scultura in bronzo: Pegaso.

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con cinque dipinti: Piovaschi, Ritorno dalla pesca, Le reti, Ampio orizzonte (Vasto orizzonte), Sullo sprone.

Nel 1915, nell'imminenza della prima guerra mondiale, si trasferisce con la famiglia a Roma e lì ottiene molte commissioni, tra le quali un ciclo di affreschi di Villa Berlinghieri, oggi ambasciata dell'Arabia Saudita.

Dall'8 al 29 aprile del 1917, partecipa all'Esposizione delle Tre Venezie, alla Galleria Pesaro di Milano.

Nel 1922 alla Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, presenta la grande tela Il lago d'Alleghe.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Mostra Individuale, presenta 42 dipinti.

Nel 1929 è nominato "Accademico d'Italia" e si dedica alla decorazione del soffitto della Chiesa degli Scalzi a Venezia, sostituendo il soffitto del Tiepolo, distrutto da una bomba durante la prima guerra mondiale.

Nel 1930 partecipa XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con una Mostra Individuale, dove espone 45 opere.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con undici opere: L'eterna storia, Quasimodo, Canzone triste, Argini del Brenta, La stalla, Ritratto, Studio, Alto Adige, Canefora, Paesaggio, Bozzetto.

Nel 1936 partecipa alla XX Biennale di Venezia



Bibliografia:

1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 137, 138.

1903 - Vittorio Pica, L'Arte Mondiale alla Quinta Esposizione di Venezia, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, pp. 145, 156.

1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 41/43. (testo di Raffaello Barbiera)

1909 - Guido Marangoni. VIII Esposizione Internazionale di Venezia, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 21, 5 ottobre, pp. 579/588.

1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Italiani, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 23, 1° novembre, p. 723.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 117.

1910 - Vasto orizzonte (Esposizione di Venezia), Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 18 - 20 agosto, p. f.t. (360),

1910 - Guido Marangoni, Note critiche sulla Esposizione Internazionale di Venezia, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 19 - 2 settembre, pp. 435, 436, 437.

1912 - Luciano Zuccoli, La X Esposizione di Venezia - Gli Italiani, Italia!, periodico mensile, Sotto gli auspici della Società Nazionale Dante Alighieri, Torino Utet, p. 456 ill.

1922 - La Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 5 maggio, p. 283.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 30/31.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, Numero speciale della Illustrazione Italiana, Milano, Treves, supplemento al n. 31 del 30 luglio, pp. 1, 2, 5.

1923 - A. Bernareggi, Arte liturgica alla Biennale di Venezia, Milano, Arte Cristiana, anno XI, n. 2 febbraio, pp. 86//90.

1929 - I nuovi Accademici d'Italia, La Domenica Illustrata, Alba, anno IV, n. 42, 20 ottobre, p. 12.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 39

1930 - Esposizione di Venezia, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 9 settembre, p. 541.

1931 - La Raccolta d'Arte di Enrico Mascioni alla Galleria Pesaro di Milano, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 799 ill.

1931 - La Collezione Chiesa alla Galleria Scopinich di Milano, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 871 ill.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 95.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte - Venezia, 1932 X° 28 aprile 28 ottobre, Fascicolo di Maggio della Rivista Le Tre Venezie, anno VIII°, N° 5, p. 270.

1936 - La pittura italiana alla XX Biennale di Venezia, Milano, Pro Familia, n. 33, 16 agosto, p. 387.

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