Nato a Piacenza il 24 febbraio 1866, morto a Milano il 24 novembre 1927.
Fece i primi studi all'Accademia di Lucca e li proseguì all'Istituto di Belle Arti napoletano, dove ottenne vari premi. Recatosi a Milano, vi si fece notare come simpatico acquerellista di costumi e paesi ed illustratore di periodici: specialmente dell' «Illustrazione italiana», alla quale dedicò un ventennio di attività, mettendo a profitto la sua vasta conoscenza di costumi e usi dei vari paesi per illustrare con vivezza gli avvenimenti. La sua arte fu risultato di capacità istintiva affinata da costante studio: arte coscienziosa, squisita, signorile. Fin da giovanissimo cominciò ad esporre accurati quadri di genere come: "Il campo"; "La venditrice di castagne" e "Miseria stabile". Alla mostra di Brera nel 1897, presentò "Le due vite", che vi fu premiato con medaglia d'oro; alla Mostra Sarda del 1917 inviò "Al Cova di Milano" ed alla Seconda Mostra dell'Acquarello tenutasi a Milano nel 1925 espose "Il Campanile di Courmayeur". Altri suoi quadri degni di citazione sono: "Litigi al lavatoio"; "Laghetto in Grigna"; "Vecchie cose"; "Note cupe"; "Una vecchia canzone"; "Ritratto del signor Confalonieri"; "Ritratto della signora Confalonieri"; "Il Sempione"; "Il compito"; "La battaglia di Solferino"; "Meriggiando"; "Verso lo Spluga"; "Al basso Piave"; "Paese Sardo"; "Alla fonte"; "Un pozzo"; "L'antiquario". Con risultato particolarmente felice illustrò «La rassegna di Novara», poemetto di Costantino Nigra.
Ebbe un'intensa attività di illustratore collaborando con migliaia di illustrazioni per cartoline commemorative, per periodici come: L'Illustrazione Italiana, La Lettura (Rivista mensile del Corriere della Sera), e altre, illustrazioni per libri ecc.
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