Pini Carlo

scultore
Bologna, 1902

Realizza nel 1926, una lapide in bronzo in onore dei Caduti della prima guerra mondiale che raffigura una allegoria della Vittoria che premia un soldato, la scultura è collocata a Bologna nel palazzo, ex Officine del Gas, sede Hera, Viale Carlo Berti Pichat 2/b, cortile interno/ lato sud-ovest.

Nel marzo 1928 la Rivista - Il Comune di Bologna, pubblica: Carlo Pini - Lo scatto (Bozzetto vincitore del Premio Curlandese 1927 per la scultura). Carlo Pini - Pulchritudo triumphat.

Nel 1929 alla prima Mostra Regionale del Sindacato Fascista dell'Emilia Romagna dove espone un rilievo dal titolo "La partenza" progettato per il Cimitero Militare italiano di Belgrado.

Nel 1932 realizza nel vestibolo di Palazzo Piacentini a Roma, i portali in marmo verde che rappresentano uno l'attività manuale, l'altro quella intellettuale, l'edificio viene inaugurato il 30 novembre 1932 come Ministero delle Corporazioni.

Nel 1934 il suo progetto per la fontana monumentale da collocarsi nel piazzale della stazione di Bologna ricevette il primo premio ex aequo.

Per il Comune di Molinella (BO), realizza nel 1936, la fontana e il putto bronzeo, situati nella stessa piazza della Casa del Fascio (oggi palazzo comunale), in piazza Anselmo Martoni.

Nel 1936 partecipa alla XX Biennale di Venezia con un gesso patinato intitolato I fratelli.

Dal 4 novembre al 31 dicembre 1936, partecipa alla Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, che si tiene a Bologna, nel Palazzo del Podestà, con le sculture: Ritratto del pittore Bruno Santi, Crocefisso (bronzo), Ritratto.

Per il Padiglione Italiano all'Esposizione di Parigi 1937, collabora ai bassorilievi delle quattro fontane a due facce, collocate nel meraviglioso giardino sospeso.

Nel 1938 partecipa alla XXI Biennale di Venezia con 1 scultura.

Per la chiesa dei Santi Pietro e Paolo all'EUR di Roma, realizza per il nicchione esterno di sinistra l'altorilievo in travertino La decollazione di San Paolo.

Esegue un bassorilievo nell'Aula magna della Facoltà di ingegneria a Bologna.

Esegue le statuette devozionali raffiguranti Cristo Risorto e Sant'Antonio Abate, e nel 1946 realizza il busto in marmo bianco Volto di San Domenico (opere di proprietà di ente religioso di Bologna).


Bibliografia:

1928 - Il Comune di Bologna - Rivista, numero di marzo, ill.

1936 - XX Biennale Internazionale Venezia, catalogo mostra, p. 62.

1936 - Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, catalogo mostra, Bologna, novembre - dicembre, p. 30, 31, 34, 95 ill.

1937 - Le pavillon Italien. Exposition de Paris 1937, Edité par la Chambre de Commerce Italienne de Paris, p. 45.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 578.

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