Ha frequentato da ragazzo le fornaci dei vetrai, formando da sé la propria educazione artistica, ispirata al nostro tempo, riccamente decorativa e d’ampie risorse plastiche. Opere: ‘ ‘ Canefora,,, “ Bagnante ,,, “ Peccatrice,, ; “ L’Ospitalità,, (1934); “Èva,, e “ Pugilatore,, (1935); “La Primavera,, , nel Vittoriale degli italiani a Gardone; “Michelangelo,,; “L’uomo del grano,,; “Liszt,, (1946), gesso. Ha esposto nelle “Biennali,, di Venezia. È stato direttore del Museo vetrario a Murano.
Partecipa dal 18 settembre al 6 novembre 1910, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Milano, con Gli eroi, e gli sbalzi in rame: Età d’oro, Dolore, Testa di vecchia, Il vinto.
Dall'8 al 29 aprile del 1917, partecipa all'Esposizione delle Tre Venezie, alla Galleria Pesaro di Milano.
Figura alla XV Biennale di Venezia nel 1926, con la scultura in gesso "Canefora".
Per il Comune di Murano (VE), realizza nel 1928 il Monumento ai Caduti.
Figura alla XVI Biennale di Venezia nel 1928, con le sculture La Bagnante e il Riposo.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due sculture in gesso patinato: L'uomo del grano, L'agricoltura, e due in bronzo: Maschera di Michelangelo, Testa virile.
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in cera Peccatrice.
Nel 1934 per il Palazzo delle Poste e Telegrafi di Ostia, realizza una fontana monumentale.
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture in bronzo: L'ospitalità, Primavera, L'offerta.
Esegue nel 1937 il busto in terracotta di Jacopo Tintoretto collocato sulla sua tomba nella Chiesa della Madonna dell'Orto di Venezia.
Per il Padiglione Italiano all'Esposizione di Parigi 1937, collabora ai bassorilievi delle quattro fontane a due facce, collocate nel meraviglioso giardino sospeso.
Realizza nel 1937 il gruppo scultoreo "Maremma domata dall'uomo" posto sulla facciata del Palazzo delle Poste e Telegrafi di Grosseto, ed esegue pure la statua in bronzo di San Cristoforo posta all'interno.
Per la nicchia della facciata della Basilica del Santo di Padova, nel 1940 realizza la copia della Statua in pietra di sant'Antonio, per sostituire l'originale trecentesco di Rinaldino di Francia.
Dall’8 settembre 2013 si è tenuta sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra “Napoleone Martinuzzi. Venini 1925 — 1931” a cura di Marino Barovier.
Bibliografia:
s.d. - Nino Barbantini: Il Monumento ai Caduti di Murano, opera di Napoleone Martinuzzi, Roma, Bestetti e Tumminelli (senza data).
1910 - Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Palazzo della Permanente, p. 44.
1926 - Napoleone Martinuzzi, "Canefora" (gesso), XV Biennale Internazionale Veneziana, Napoli, Cimento, p. 264 ill.
1928 - Roberto Papini, L’arte degli italiani, (con ill.), Le Tre Venezie, n. 5, maggio, p. 37, 39.
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 107.
1930 - Alberto Zajotti, L’Arte Italiana alla XVII Biennale di Venezia, Ospitalità Italiana, Milano, ottobre-novembre, pp. 25/29.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 68.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, pp. 111, 133.
1937 - Le pavillon Italien. Exposition de Paris 1937, Edité par la Chambre de Commerce Italienne de Paris, p. 45.
1988 - Rossana Bossaglia e Mario Quesada, D’Annunzio e la promozione delle Arti, Milano, Mondadori - De Luca, pp. 196.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 692/693.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. (?)
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 572/573.