Nel 1848 su commissione della principessa Matilde Bonaparte, realizza ln busto in marmo bianco, per il monumento sepolcrale di Ida Botti Scifoni, nella Basilica di Santa Croce a Firenze.
Partecipa dal 1º maggio all'15 ottobre 1851 alla "Grande Esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni", di Londra. con una statua in marmo con piedistallo rappresentante una Psiche.
Collabora alla morte del suo maestro Lorenzo Bartolini nel 1850, al Monumento di Colombo a Genova, ma pure lui non porta a termine l'opera, in seguito ad una caduta dal trespolo, diventa pazzo e muore nel 1856; l'opera viene portata a termine dal carrarese Franzone, e Scanascini.
La Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze conserva la sua scultura in marmo Amore e Fedeltà, del 1840.
Bibliografia:
1851 - Ignazio Cantù, Gli artisti italiani all'Esposizione di Londra, Album d'Esposizioni di Belle Arti in Milano....., Milano, Canadelli, pp. 117.
1867 - Il Monumento a Colombo, (con ill.), Milano, L’Universo Illustrato, n. 9, p. 140.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 481/482.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 376.