Vaccaro Vito

scultore pittore
Palermo, 15 aprile 1887 - Milano, 12 maggio 1960

Vito Vaccaro nasce a Palermo il 15 aprile 1887.

Frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove si forma alla scuola di Mario Rutelli, Antonio Ugo e Ernesto Basile.

Nella sua città espone in varie mostre: 1913 all’Istituto Belle Arti, nel1914 al teatro Massimo, al Circolo della Stampa e al Circolo degli Artisti ricevendo molteplici riconoscimenti e premi.

Un periodo di silenzio è causato dalla partecipazione alla guerra 1915-1918.

Nel 1920 vince il concorso nazionale come professore di disegno e si trasferisce a Mantova e poi a Milano dove lavora entrando a far parte della cerchia degli artisti milanesi.

Scultore, disegnatore e pittore si rifà alla poetica del vero riproducendo sia il mondo dell’infanzia, sia l’intensità e il peso della vecchiaia, ritrovando i suoi tipi soprattutto tra gli umili.

Lavora nello studio di Largo Treves 2, nel quartiere di Brera, partecipando alla vita artistica cittadina con un’intensa attività.

Numerose le manifestazioni a carattere nazionale: 1920-1923-1925 Milano, Reale Accademia di Belle Arti di Brera; 1920-1923 Mantova “Circolo Cittadino”; 1923 II^ Biennale Romana; 1925 II^ mostra d’Arte Gallaratese; 1926 XV^ EsposizioneInternazionale di Venezia; 1926 Roma, Prima mostra d’Arte Marinara; 1926 Lodi, Camera di Commercio; 1927-1929 Milano, Reale Accademia di Brera;1934-1935-1936-1940 Milano, Permanente mostra Interprovinciale Lombarda; 1930-1933 Busto Arsizio, Società Bustese di Storia e Arte; 1940 Venezia, XII^ Esposizione d’Arte; 1946-1947 Milano: esposizione di Arte Sacra presso l’Angelicum, Cenacolo degli Artisti.

Molteplici le mostre personali nelle gallerie milanesi: Geri, La Vinciana, galleria Milano e Bolzani.

Dal 1945 in avanti intensa è la produzione della pittura ad olio: “…si dedica ai temi propri della tradizione da cavalletto: ritratti, figure, nudi, nature morte e, in special modo, vedute di Milano, fornendo una documentazione che oggi si rivela indispensabile per respirare l’aria meneghina ormai scomparsa.

L’eccezionale personalità di Vaccaro si apprezza in una serie di dipinti “en plein air” eseguiti sul posto durante le vacanze con la famiglia.” (Domenico Montalto, “L’Avvenire” 2010)

Nell’acquerello ricorre il tema dei fiori e la ricerca della luce e della lievità coloristica.

Numerose le sculture realizzate al Cimitero Monumentale di Milano a cui si affiancano lapidi commemorative dei caduti in guerra (scuole Cesare Correnti, Paolo Frisi).

Si spegne il 12 maggio 1960 dopo una malattia che lo ha condotto a chiudere lo studio e a distruggere gran parte del materiale inerente la sua storia.

Vito Vaccaro è annoverato tra i Benemeriti della città di Milano.


Contatti:

E-mail: gioietta@fastwebnet.it

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