E... arrivarono i conquistatori

Anno 1997
Tecniche acquaforte, acquatinta, a poupée
Misure (H x B) 150x200
Soggetti / Temi animali, paesaggio
Aggiornato il 06-02-2023
Bibliografia / Note

“E… ARRIVARONO I CONQUISTATORI”

Questa mia Opera è stata ispirata da un discorso del capo Seattle della tribù Duwarndh come risposta al Congresso Americano che voleva comprare la loro terra.


“Ogni angolo della terra è sacro per il mio popolo come

si possono vendere, l’aria, l’acqua, la terra?

Ogni bruma, nei boschi ombrosi ogni radura ogni insetto

le linfe nei prati appartengono a tutti.

Noi siamo parte della terra ed essa è parte integrante di noi.

Il daino, la grande aquila, il cavallo, il bisonte, sono nostri fratelli

il mormorio dell’acqua è la voce del padre di mio padre.

L’acqua limpida che scorre in ruscelli e fiumi

per noi è la voce del padre

Non è solo acqua, ma il sangue dei nostri antenati, forse che la terra

è vostra e potete farne ciò che volete?

Qualunque cosa accade alla terra, accadrà ai figli della terra”.


Le prime quattro lastre riportano la vita del mondo degli indiani, la quinta rappresenta i grattaceli di una città “civilizzata” con le luci – spreco enorme di energia – la sesta rappresenta una discarica delle metropoli, con i volatili intorno che si cibano dei nostri avanzi.

Questa incisione rappresenta, oggi più che mai, le problematiche drammatiche dell’ambiente devastato.


Opera premiata con il 2° premio acquisto per la grafica al concorso internazionale di Salsomaggiore.