Scaini Francesco

pittore
Goito (MN), 14 settembre 1907 - Milano, 1976

Francesco Scaini nasce a Goito (MN) il 14 settembre 1907, muore a Milano nel 1976.
A quattordici anni si trasferisce a Milano in cerca di lavoro, la vocazione del disegno lo porta in una bottega di decoratori dai quali apprende le varie tecniche di pittura. Si sposta per alcuni anni a Torino dove il fratello Antonio lavora come decoratore, ma a causa della scarsità di lavoro, torna a Milano per lavorare all’inizio degli anni Trenta nella bottega di decorazione del cognato Mario Carletti.
Nella bottega conosce Silvio Livio Rossi e Gelindo Furlan con i quali oltre a condividere gli entusiasmi per la pittura futurista; decide di aprire la “Ditta Rossi Scaini Furlan”, per condividere con i due amici anche le fatiche e le soddisfazioni del lavoro. Aderisce al Gruppo Futurista milanese capitanato da F. T. Martinetti, e in questo ambito, entra in contatto con noti personaggi quali, oltre al già citato Marinetti, Fortunato Depero, Bruno Munari, Cesare Andreoni, Adone Asinari, Riccardo Ricas, ed altri.
Esordisce nel 1933 a Mantova dove espone in occasione della III Settimana Mantovana, che si tiene dal 30 aprile al 21 maggio nel Palazzo Ducale, figura così alla Mostra Provinciale di Pittura e Scultura con i dipinti: Giocattoli, Colazione; e contemporaneamente nella stessa sede, alla Mostra Nazionale d’Arte Futurista con le opere: Momento, Isola nello spazio. In questa rassegna futurista mantovana vengono pure esposte opere destinate a “Omaggio futurista a Umberto Boccioni”, esposizione ordinata da F. T. Marinetti che si terrà successivamente alla Galleria Pesaro di Milano.
Dal 4 al 18 marzo 1934 è presente con cinque opere: Architettura spirituale, Progetto di paesaggio, Paesaggio mistico, Paesaggio e Composizione, alla mostra “Scelta futuristi venticinquenni/Omaggio dei futuristi venticinquenni al venticinquennio del futurismo” presentata alla Galleria delle Tre Arti di Milano in Via Foro Bonaparte, 65.
Con il Gruppo Futurista espone pure ad altre Mostre Collettive organizzate presso la Galleria del Milione a Milano ed in altre sedi.
Dal 15 febbraio al 15 marzo del 1936 partecipa alla VIIa Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Milano al Palazzo della Permanente con il dipinto: Composizione.
Tra le altre partecipazioni espositive di tutto rilievo, Scaini interviene alla mostra marinettiana degli “Aeropittori futuristi” (così definiti sulla rivista romana Artecrazia, diretta da Mino Somenzi, che pubblicava il manifesto futurista agli studenti d’Italia e del mondo), del febbraio 1938, nella ormai leggendaria “Galleria del Milione” dove espone Icaro e Conquista dello spazio.
Dal 14 maggio al 14 giugno 1938 prende parte alla IX Mostra d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano, con la tempera Composizione. Sempre a Milano figura alla Mostra Collettiva “Dopo il Novecento”.
Partecipa dal 14 maggio al 30 giugno 1939, alla “Mostra dei Pittori, Scultori e Incisori Mantovani ’800 e ’900” al Palazzo Te di Mantova con due dipinti: Figura e Marina. Figura pure nella Mostra al Circolo Mare Nostrum a Milano.
Nei mesi di maggio/giugno del 1940 interviene alla Mostra Sociale A. XVIII E.F. della Soc. per le Belle Arti di Milano e IIa Provinciale del Sindacato Fascista con un dipinto: Passaggio a livello. Nello stesso anno figura pure alla Mostra in S. Tecla “Movimento Giovane Avanguardia” a Milano.
Nel 1942 riesce finalmente ad iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, allievo di Funi e di Carrà per licenziarsi poi, nel 1946/47; consegue il “Premio Hayez” per la pittura, con il ritratto di Zita Vismara.
Nei mesi di ottobre/novembre 1942, partecipa alla XII Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti di Milano, Concorsi Paesaggio Lombardo e Ritratto al Palazzo della Permanente con il dipinto La colonia sul Mincio e nella Sezione Bianco-nero con l’opera Ritratto di mia moglie.
Nel 1943 ordina la sua prima mostra personale alla Galleria della Rotonda di Bergamo.
In occasione della IV Mostra Provinciale del Sindacato Fascista Belle Arti di Milano che si tiene nel Palazzo Clerici, nel giugno 1944, presenta una Natura morta; a tal proposito Giovanni Mussio scrive: “…a cominciare dalla Natura morta di Francesco Scaini, una composizione solida, sostanziosa, di un appropriato e studiato giuoco cromatico”.
Durante il 1946 svolge un’intensa attività espositiva, espone prima alla mostra del Fondo Matteotti, poi, nel mese di febbraio, alla mostra “Otto moderni” alla Galleria Bianchi di Gallarate; sul Corriere Prealpino A. O. scrive: “…Francesco Scaini che avevamo già visto nella mostra del fondo Matteotti a Milano come uno dei giovani di maggiore serietà d’intenti e che nella natura morta offre il senso di una pittura ricchissima di fermenti vitali…”; quindi, dal 10 al 27 ottobre, alla Mostra d’Arte alla “Taverna del Gatto Nero” di Milano dove viene premiato; figura pure alla Mostra d’Arte Contemporanea a S. Paolo del Brasile, ed alla Mostra dei Nuovi a Milano.
Nell’aprile 1947 partecipa alla “Mostra del Gruppo Artistico Mantovano” nel Palazzo della Ragione di Mantova, vince il 2° premio con il dipinto Figura di giovane donna. Dal 7 al 24 settembre prende parte alla “Mostra d’Arte Mantovana”, al Palazzo della Ragione. Lo stesso anno, partecipa al “Premio Matteotti” e nel mese di novembre sempre a Milano ordina una personale alla Galleria del Sagrato.
Su progetto del maestro Funi, realizza con il collega pittore Marino Ronchi, all’inizio del 1948, la decorazione murale che rappresenta Il Battesimo di Cristo nel battistero della Chiesa di Sant’Elena a Milano.
Nel 1949 espone alla Mostra della Bella Italia nella Pittura Contemporanea, promossa dalla GI.VI.EMME. di Milano. Sempre lo stesso anno, nel settembre, partecipa al “II Premio Suzzara” nella sezione bianco e nero con l’opera Cucitrice. In occasione della Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova, dal 18 dicembre al 15 gennaio 1950, figura con due dipinti: Burattini, Marina.
Nel 1950 partecipa al Premio “Città di Gallarate”; alla Mostra Sindacale Artisti Lombardi a Milano, ed al “I° Giro d’Italia della pittura contemporanea”, a cura della Galleria Cairola di Milano, mostra itinerante estiva con partenza da Sanremo, dove presenta una Marina. Lo stesso anno, riceve l’assegnazione della Cattedra di Disegno e Decorazione presso l’Istituto Statale d’Arte per l’Arredamento di Cantù, cattedra che manterrà fino al 1970.
Nel 1951 figura alla “Rassegna Primaverile Milanese”, organizzata dagli Artisti d’Italia. Lo stesso anno partecipa alla XI Triennale di Milano, con una pittura murale, con arazzi di sua creazione, e con un centro di merletto per il quale ha ottenuto il diploma di Medaglia d’oro, lavori eseguiti presso L’Istituto d’Arte per l’Arredamento di Cantù. È sempre durante il 1951 che lavora come aiuto di Achille Funi nella realizzazione delle decorazioni dal Banco di Roma. Dal 20 novembre al 3 dicembre dello stesso anno, figura con una Composizione, alla “Quinta mostra d’arte contemporanea Matteotti”, nel ridotto del Teatro della Scala di Milano.
Nel 1952 partecipa ai premi “Città di Desio”, ed al “Premio Lissone”, dove riceve in entrambi un premio acquisto; espone pure alla “Primaverile Milanese” ed alla collettiva Galleria Schettini a New York.
Figura nel 1954 al “Premio Michetti” di Francavilla a Mare.
Nel novembre/dicembre del 1955 è presente alla “XIX Biennale di Milano” con due dipinti: Gladioli, Paesaggio ligure.
Al “IX Premio Suzzara”, che si tiene dal 16 al 30 settembre 1956, espone i dipinti Barcone della sabbia e Tessitrice dell’arazzo. Dal 7 dicembre 1956 al 13 gennaio 1957, prende parte alla “LXI Mostra Annuale” alla Permanente di Milano con l’opera: San Remo - Il porto.
Dal 2 al 31 marzo del 1957 alla Permanente di Milano, interviene alla “Prima Mostra Nazionale - L’Arte e il Convito” con il dipinto: Polenta e uccelli. Dal 21 aprile al 19 maggio, partecipa alla Permanenete di Milano alla Mostra, “Milano di Ieri e di Oggi attraverso l’arte”, con il dipinto: Case alla periferia. Al “X Premio Suzzara”, che si tiene dal 15 al 29 settembre, espone i dipinti Raccolta dei girasoli e Porto di Savona. Dal 16 novembre al 31 dicembre, figura alla “XX Biennale Nazionale di Milano” presso il Palazzo della Permanente con il dipinto: Arlecchino.
Nel giugno del 1958 partecipa alla “62a Mostra Annuale” al Palazzo della Permanente di Milano con due opere: Cantiere (Disegno), Fiori (Bianco-nero). È presente all’“XI Premio Suzzara”, che si tiene dal 14 al 28 settembre, con il dipinto Muratori e con l’opera in bianco e nero Il cantiere.
Sue opere vengono esposte in collettiva, dal 6 al 27 settembre 1959, come ornamento delle pareti alla “Mostra Selettiva del Mobile” a Cantù. Ordina una Mostra di Grafica presso La Maggiolia di Alessandria. Partecipa al “XII Premio Suzzara” con il dipinto Ricamatrice ed il bianco e nero Disegnatrice, dal 13 al 27 settembre. Dal novembre dello stesso anno al gennaio 1960, nel Palazzo della Permanente di Milano, prende parte alla “XXI Biennale Nazionale di Milano” con il dipinto: Figura seduta.
Nel dicembre del 1960 partecipa alla 63° Mostra Annuale d’arte nel Palazzo della Permanente di Milano espone due dipinti: Paesaggio rustico, Natura morta.
Nel giugno-settembre del 1961 interviene su invito, con un disegno graffito, alla “Mostra Scultura e Disegno - Artisti Italiani Contemporanei” al Palazzo della Permanente di Milano. Dal 19 luglio al 6 agosto, partecipa al “Premio di Pittura Amici di Francesco Torri” alla Permanente di Milano con il dipinto: Natura morta. Al “XIV Premio Suzzara”, che si tiene dal 10 al 24 settembre, si aggiudica un premio con il dipinto Capanno di pescatori, presenta pure il dipinto Frutti della terra. Sempre lo stesso anno, in occasione della “Rassegna Arti Figurative Mantovane dall’800 ad oggi”, tenutasi alla Casa del Mantegna, dal 25 settembre al 31 ottobre, espone tre opere: Figura seduta, Paesaggio ligure, Natura morta. Nel novembre partecipa al “Premio Nazionale di Pittura” di Cinisello Balsamo, dove gli viene assegnata una Medaglia d’oro. Dal novembre al gennaio 1962 presenzia alla “XXII Biennale Nazionale d’Arte” al Palazzo della Permanente di Milano con il dipinto: Figura seduta.
Partecipa al “XV Premio Suzzara”, che si tiene dal 9 al 23 settembre 1962, con i dipinti Paesaggio rurale e Modello in posa. Nel novembre-dicembre dello stesso anno, espone, alla “LXIV Annuale d’Arte” al Palazzo della Permanente di Milano, i due dipinti Natura morta, Paesaggio ligure.
Nel 1963 partecipa al Premio Nazionale di Pittura “Città di Melegnano”. È presente al “XVI Premio Suzzara”, dal 15 al 29 settembre, con Natura morta e Case di pescatori. Nel novembre-dicembre, interviene alla “XXIII Biennale Nazionale d’Arte” al Palazzo della Permanente di Milano con i due dipinti: Case di pescatori, Natura morta.
Dal maggio al giugno del 1964 partecipa alla “Mostra Sociale di Pittura - Scultura - Disegno” alla Società per le Belle Arti, Palazzo della Permanente di Milano, con il dipinto: Natura morta. Espone al “17° Premio Suzzara”, che si svolge dal 13 al 27 settembre, con i dipinti Natura morta e Modella in posa. Lo stesso anno, è autore col figlio Giorgio del monumento funerario della Famiglia di Ezio Veneri, realizzata nel cimitero Maggiore di Milano, con una scultura centrale e tre bassorilievi raffiguranti la vita, la morte e la resurrezione di Cristo. Vince lo stesso anno la Targa d’oro del Concorso Nazionale di Ricamo nelle Scuole.
Nel 1965, dal 30 gennaio al 28 febbraio, espone alla LXVI Annuale d’Arte al Palazzo della Permanente di Milano il dipinto: Fiori secchi. Figura alla Mostra di Pittura Regionale Lombarda a Busto Arsizio; ed alla Mostra “Omaggio dell’arte al dolore innocente”, a Milano. Sempre lo stesso anno, partecipa al “XVIII Premio Suzzara”, che si tiene dal 12 al 26 settembre, con i dipinti Ricamatrice e Natura morta. Figura alla “XXIV Biennale Nazionale d’Arte” Città di Milano, dal maggio all’ottobre, alla Permanente di Milano con il dipinto: Natura morta. A Cassano d’Adda tiene, dal 19 dicembre al 2 gennaio 1966, una personale con quindici dipinti nelle sale del Ristorante “Isola”.
Nel febbraio del 1966 partecipa alla “Mostra Sociale di Pittura - Scultura - Disegno” al Palazzo della Permanente di Milano con due dipinti: Paesaggio ligure, Natura morta.
Partecipa alla “Prima Rassegna delle Arti Figurative Mantovane”, al Palazzo della Ragione di Mantova dal 4 al 18 maggio 1967 con tre dipinti: Fiori secchi, Autoritratto, Case di pescatori. Interviene alla “XXV Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano”, con il dipinto: Natura morta e nella Sezione Bianco-nero con l’opera: Figura. Ancora lo stesso anno, figura alla Mostra d’Arte Contemporanea che si tiene alla Rotonda della Besana di Milano; al Premio Nazionale d’Arte Contemporanea Targa d’Oro - Hotel delle Nazioni, Ferrara; al “Premio Cinisello Balsamo” dove vince la Medaglia d’oro del Comune con il dipinto Nudo; al “Premio Broni e Contardo Barbieri” e al “Premio Nazionale Bianco e Nero” Città di Cantù.
Nel gennaio-febbraio del 1968 figura alla “LXVIII Mostra Annuale d’Arte” al Palazzo della Permanente di Milano con quattro opere: Natura morta - Cocomeri, Case di pescatori, Fiori (Bianco-nero), I gatti (Bianco-nero). Partecipa al Concorso Internazionale “La Donna d’Oggi nella Pittura” al Palazzo della Permanente di Milano con due dipinti: Ritratto di Marina, Figura seduta.
Nel maggio-giugno1969 ordina una mostra personale alla Galleria Patrizia di Milano; e partecipa alla “XXVI Biennale Nazionale d’Arte Città di Milano”.
Nel 1970 prende parte alla “LXX Mostra Annuale d’Arte” al Palazzo della Permanente di Milano con il dipinto: Fiori e conchiglie; alla Mostra collettiva 4 Artisti, presso la Galleria La Clessidra di Milano; alla “3a Mostra Nazionale Città di Varese” ed alla “4a Biennale d’Arte Comune di Gavirate”; inoltre allestisce una mostra personale alla Galleria Sedile di Lecce.
Nel giugno-luglio 1972 partecipa alla “LXXII Mostra Annuale d’Arte della Regione Lombarda” alla Permanente di Milano con l’opera: Fiori, vasi e conchiglie.
Nel 1972 si aggiudica un premio anche al “Concorso Nazionale di Pittura di Cadorago Lario”, dove viene premiato anche negli anni successivi 1973 e 1974.
Nel maggio 1974 figura alla Prima esposizione collettiva della nuova Galleria L’Antenna a Dalmine; e vince il primo premio “V. Pighini” del Concorso Nazionale di Pittura di Gaggiano.
Nel marzo 1975 tiene una mostra personale alla Galleria Ponte Rosso di Milano, Dino Villani sulla Gazzetta di Mantova scrive: “…soffermandosi particolarmente sulla produzione più recente che comprende paesaggi di Liguria, della Laguna ligure e tante nature morte che vanno arricchendo la composizione per divenire addirittura dei trofei che sembrano simboleggiante omaggi dell’artista alla natura”.
Muore a Milano nel 1976.
Figura nell’ottobre 1982 alla Mostra itinerante “Dal Mincio al Naviglio e ritorno. Artisti nell’Alto Mantovano dal 1900 al 1950” che si tiene a cura di Renzo Margonari nel Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano di Gazoldo degli Ippoliti.
Nel settembre-dicembre 1984, le sue opere figurano alla “Mostra del Disegno Mantovano del ’900” che si tiene nel Museo Civico di Palazzo Te a Mantova.
La Città di Goito, suo paese natale, dal 12 ottobre all’8 dicembre 1997, gli rende omaggio con una mostra antologica a cura di Mauro Corradini, intitolata “Francesco Scaini, tra tono e misura”; la mostra che comprende dipinti e disegni, è accompagnata da una ricca monografia.
Dal 16 ottobre al 5 dicembre 1999, è inserito nella Mostra “Il disegno a Mantova 1900-1950” che si tiene presso la Pinacoteca Comunale di Quistello (MN).
La Galleria d’arte Contemporanea del Comune di Suzzara possiede il suo dipinto del 1961 intitolato Capanna di pescatori.


Bibliografia:

2004 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume VI, Sa - Zir, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 2816/2825.

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