Paggiaro Vilfrido

pittore architetto
Mogliano Veneto (TV), 1952

Vilfrido Paggiaro, nato nel 1952, è architetto e pittore.

Negli anni Settanta inizia ad occuparsi di grafica realizzando opere astratte a monocromo che gli permettono di avviare uno studio rigoroso sulla forma pura, rivolto a perseguire un’idea di equilibrio basata su precisi rapporti proporzionali. Nel decennio successivo si orienta verso un linguaggio figurativo che, nella sintesi formale e nelle scelte tematiche, mostra una certa influenza della Pop-Art.

Dagli anni Novanta ad oggi, come ha osservato il critico Rosario Pinto, “l’ambito creativo all’interno del quale Vilfrido Paggiaro sviluppa il proprio percorso artistico è quello che potremmo definire di discendenza dalla stagione fertilissima che ha segnato, negli anni tra le due guerre mondiali, sia la temperie della Nuova Oggettività che quella, peraltro strettamente collegata, del Realismo Magico”.

La sua originale cifra stilistica è stata, inoltre, ben sottolineata dal critico Lucio Scardino: “Il suo “realismo magico” è riferito in realtà all’incantato mondo di Donghi e di Cagnaccio, ma ammorbidito dall’impeccabile ductus grafico e dall’impiego sapientissimo dell’aerografo e di toni pastellati usati anche negli olii. Paggiaro continua a comporre un affascinante caleidoscopio (…) usando una lentezza esecutiva che lo avvicina a quello di un antico miniaturista; tuttavia straordinariamente il risultato raggiunto dopo mesi di lavoro è quello di un forte dinamismo, quasi futurista nell’accezione aeropittorica”.

Ed è proprio nell’ambito di una personale riscoperta dell’aeropittura (sfrondata da ogni retorica guerrafondaia di matrice marinettiana) che si collocano i lavori più recenti.


Vilfrido Paggiaro:

Cell. 340.2763825
E-mail: vilfridopaggiaro@gmail.com


Mostre personali:

Centro Artistico Piranesi, Mogliano V. (TV); Galleria Arte e Arredamenti, Milano; Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia; Galleria La cella, Carpenedo (VE); Galleria Arianna Sartori, Mantova (2016); Studio Arte Mosè, Rovigo; Galleria Luigi Sturzo, Mestre-Venezia; Museo Toni Benetton, Villa Marignana, Mogliano Veneto (TV); Galleria Arianna Sartori, Mantova (2020); Galleria delle Cornici, Lido di Venezia.


Mostre collettive:

Ca’ dei Ricchi, Treviso; Sala Comunale di Mestre (VE); Sala San Leonardo, Venezia; Sala Fenzi, Conegliano (TV); Casa dei Carraresi, Treviso; Brolo, Mogliano V. (TV); 15ª Mostra Mercato d’Arte Contemporanea, Padova; Pinacoteca d’arte moderna Le Porte, Napoli; Caffè storico Giubbe Rosse, Firenze (opera finalista al XXXII Premio Firenze); Palazzo Bastogi, Firenze (opera finalista al XXXIII Premio Firenze); Elle Galleria, Preganziol (TV); Mostra virtuale in Internet (opera finalista al XXXIV Premio Firenze); Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN); Studio Arte Mosè, Rovigo; Studio MGM, Mogliano Veneto (TV); Museo Toni Benetton, Villa Marignana, Mogliano Veneto (TV); Sala Mediolanum, Ferrara. Galleria FabulaFineArt, Ferrara.


Bibliografia:

1992 - Censimento artisti triveneti. Edizioni Arte Triveneta.

1993 - Annuario Comed. Guida ragionata delle Belle Arti. Edizioni Comed, Milano.

1998 - Catalogo “La cella” a cura di Giulio Gasparotti. Editrice Carpinetum, Mestre - Venezia.

2009 - Catalogo del Centro Artistico Culturale G. B. Piranesi. Editore Centro Piranesi, Mogliano V.

2013 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2014”, a cura di Arianna Sartori, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2015 - “L’arte italiana dalla terra alla tavola” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2016 - “di fiore in fiore” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2016 - “Artisti per Nuvolari” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2017 - “Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea 2018”, a cura di Arianna Sartori, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2018 - “L’arte tra paesaggi e periferie” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2018 - “Catalogo della mostra Tempo Passato Presente del Centro Artistico Culturale G. B. Piranesi. Editore Centro Piranesi, Mogliano V.

2018 - “Fra tradizione e innovazione. Movimenti ed idee dell’arte contemporanea dall’Impressionismo al Duemila” Volume IV. Edizioni Napoli Nostra, Napoli.

2019 - “ARTeSPORT” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2019 - “Moderne devozioni. Il culto e il mito di San Giorgio col drago”, a cura di Lucio Scardino. Banca Mediolanum, Ferrara.

2019 - “Artisti per Nuvolari” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2019 - “Paesaggi d’acqua”, a cura di Lucio Scardino. Catalogo della mostra alla galleria FabulaFineArt, Ferrara.

2020 - “VEGETALIA tra Alberi, Fiori, Frutti” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2021 - “Autoritratti e Ritratti di personaggi illustri” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.

2021 - "Artisti Italiani 2022", Archivio Sartori Editore, Mantova.

2022 - “Artisti per Nuvolari” a cura di Arianna Sartori, testo di Maria Gabriella Savoia, Archivio Sartori Editore, Mantova.


Di Lui hanno scritto: Vincenzo Baratella, Toni Benetton, Assunta Cuozzo, Giulio Gasparotti, Renzo Margonari, Siro Perin, Rosario Pinto, Maria Gabriella Savoia, Lucio Scardino, Mario Stefani.


Giudizi critici:

"Vilfrido Paggiaro, nato a Mogliano Veneto, appartiene alla generazione di artisti figurativi a Venezia che negli anni Settanta iniziano un’avventura espressiva importante per le loro innovazioni.
Le immagini-racconto definiscono, con autorevolezza ed autonomia, un coerente viaggio pittorico tramite il quale si rivela, e si svela, il gusto del “quotidiano” messo in essere con una compostezza e una linearità che ne definiscono in pieno la personalità.
L’artista riesce, con il suo linguaggio pittorico, a coinvolgere lo spettatore nella scena di un quadro equilibrato nel linguaggio di forme e colori dove il pigmento non è solo colore ma odore; coinvolgimento in una dimensione sensoriale che impegna oltre la sfera intellettuale.

La sua pittura è particolarmente felice sia nella stesura del colore, sia nella definizione grafica (…); un percorso che possiamo fare nostro come un’entità positiva ed equilibrata.


Paggiaro ha l’intuito di poter assumere nei confronti del mondo di oggi un atteggiamento chiaro e lucido, un sorriso carico di calore umano, trasmettendo così una notevole lezione di morale estetica.
Contrariamente a Francis Picabia e André Breton che sostenevano che l’arte non doveva porsi al servizio della vita e della natura cercando di interpretarla e rinunciare a farsi interprete della realtà, Paggiaro si pone nella posizione opposta sostenendo che la realtà, attraverso i simboli, studia la condizione umana svelando l’armonia in ogni cosa.
Il suo realismo si avvale di un espressionismo sobrio privo di deformazioni; conquista la sua atmosfera di significativa libertà espressiva".
Assunta Cuozzo
Ca’ Foscari - Venezia

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