Mossuti Enrico

Scultore
Napoli, 1849 - Napoli, 1920

Studiato all’Accademia di belle arti di Napoli, sotto la guida di Tito Angelini e Tommaso Solari.

Si affermò subito col Cristo fanciullo (1874), esposto alla Promotrice S.Rosa di quell’anno e la statua del compositore Giovanni Battista Pergolesi; dopo l’esposizione nazionale di Napoli del 1877, destinata alla Mostra mondiale di Melbourne del 1880, andò distrutta per accidenti non precisati. A Roma (1883) presentò il suo Proletario, statua in gesso di grandezza naturale; a Palermo (1891) il busto bronzeo del giurista Luigi Zuppetta; all’Universale di St.Louis (Usa,1904) la statua bronzea una volta e mezza del vero del medico e martire del Novantanove Domenico Cirillo.

Per l'Università di Napoli realizza dopo il 1884 il busto di marmo di Antonio Tari.

A Castelmorone (CE) esegue nel 1887 il monumento a Pilade Bronzetti (l’eroico caduto nel 1° ottobre 1860 sul colle dell’Annunziata), forma piramidale circondato da una catena che reggeva fucili e baionette dell’epoca, l'opera viene inaugurata il 22 novembre 1887.

Realizza nel 1898 a Napoli, la statua commemorativa di Ruggero Bonghi (già Ministro della pubblica istruzione), collocata al tempo “in una piazzetta ricavata alla men peggio dal risanamento di Napoli, di fronte al nuovo edifizio dell’Università”.

Nel gennaio 1899 inaugura il busto del Gen. Vincenzo Giordano Orsini (1817-1889), nel recinto degli Uomini illustri, al cimitero di Napoli.

Nell’ottobre 1899 inaugura nella Valle presso Maddaloni. Il Monumento ai caduti del 1 ottobre 1860, il monumento opera dell’ingegnere Carmelo Destino e dello scultore Enrico Mossuti, misura complessivamente nella sua altezza poco meno di 20 metri, è formato da un obelisco di forma triangolare, che si erge su un basamento anch’esso triangolare, in mezzo al quale s’apre la porta, che dà accesso all’ossario. Ai lati di questo uscio sono scolpite in alto rilievo le più spiccate personalità dell’epopea garibaldina: Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Pilade Bronzetti, Fabrizi, di Martino, Avezzana, Medici, Cairoli ed altri. La porta della cripta in bronzo è ornata di due rami di palma. Sulla piramide, e proprio ai piedi dell’obelisco, s’erge bellissima la statua in bronzo della Vittoria alata.

A Piedimonte D'Alife (CE) inaugura il 3 dicembre 1899 il monumento ad Ercole D’Agnese (Martire politico del 1799) nella piazza S.Domenico (poi intitolata al martire).


Bibliografia:

1898 - G. Schmidt, Il Bonghi di E. Mossuti, (con ill.), Milano, L’Illustrazione Italiana, n. 46, p. 331.

1899 - Lino Pasqua, Napoli al gen. Giordano-Orsini, (con ill.), Natura ed Arte, n. 5, 1 febbraio, Milano- Roma, Vallardi, p. 421;

1899 - Morto da Feltre, Il Monumento ai caduti del 1 ottobre 1860, (con ill.), Natura ed Arte, n 22, 15 ottobre, Milano- Roma, Vallardi, pp. 862/866;

1924 - Terza Mostra alla Favorita, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 238.

1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, pp. 223/225.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 741

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 592

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