Modelli Vanna

pittrice
Medicina (BO)

Vanna Modelli nasce a Medicina (BO), ma si trasferisce da piccola a Budrio (BO), dove studia e dove si diploma disegnatrice di moda e dove tutt’ora vive e lavora.

Ha partecipato e partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Nel giugno 2022 Vanna Modelli riceve il premio nazionale "Lauro d'oro" dalla Accademia di Belle Arti di Agrigento.


Contatti:

Vanna Modelli

Cell. 338.2764977

E-mail: vannamodelli@gmail.com

Sito Internet: vannamodelli.wordpress.com


Mostre recenti:

2000 - Galleria il Rivellino, Ferrara.

2012 - “Gea 2012”, Palazzo Medosi Fracassati, Budrio (BO).

2012 - “Argento”, Galleria Art Studio, Ravenna.

2013 - “BudrioDonna”, Palazzo Medosi Fracassati, Budrio (BO).

2013 - “Il fascino dell’arte femminile”, Villa Quaglia, Treviso.

2013 - “Innovation”, Galleria Forme d’Arte, Venezia.

2013 - “Sabbie immobili”, Galleria l’Art Est, Budrio (BO).

2013 - “ARTEFIERA”, Padova.

2014 - “Gesto e materia”, Palazzo Medosi Fracassati, Budrio (BO).

2015 - “FlowArt”, Reggio Emilia.

2015 - “Art rooms”, Londra.

2015 - “Bautando”, Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Venezia.

2016 - “Spazio Tempo”, Scuola Grande San Teodoro, Venezia.

2017 - “Re-Azione”, bipersonale con Jano Sicura, Budrio (BO).

2017 - “Abstract Landscape”, Sala di Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme (BO).

2017 - “Wall’s”, Galleria La Biznaga, Venezia.

2018 - “Infinito”, bipersonale con Felice Tagliaferri, Modern Art Museum Cà La Ghironda, Ponte Ronca (BO).

2018 - “L’Essenziale”, Scuola Grande San Teodoro, Venezia.

2018 - “Bull Days”, finalista al Concorso “Tributo a Ferruccio Lamborghini”.

2019 - “Unreal dream”, bipersonale con Roberto Pagnani, Castel San Pietro Terme (BO).

2019 - “Stregata dalla luna”, mostra curata da Gaia Bertani, Reggio Emilia.

2021 - “26 Secoli di Bellezza”, mostra nazionale per i 2600 anni di Akragas, Agrigento.

2022 - “Falling Moon 2022”, mostra personale, Sala d'arte contemporanea, Castel San Pietro Terme (BO).


Giudizi critici:

Ecate

“Il colore nelle forme, la geometria degli spazi, le apparenze e le assonanze, questi potrebbero essere i simboli e le ricorrenze nell'immagine potente e decisiva che troviamo nell'opera di Vanna Modelli. Un piano di studio assoluto di equilibri e dimensioni, regolate da materia e cromie sempre decise ed evocative ma rispondenti sempre e comunque a logiche di misura e di rigore, dove la perfezione si esalta negli elementi della natura che si espande e si avvolge di enfasi e atmosfera, e dove il rigore del segno domina la scena per illudere, talvolta, e ricordare, sempre, gli elementi della vita.

"Se sei un artista non percepisci più il piacere ma la sofferenza del mondo" si usa dire, perché il senso delle cose filtra nell’artista attraverso un piano psichico delicato e sensibile. Ma è pur vero che nell'artista si accetta la legge non del più forte ma del più vivo, fuori dalle mode, dalle costruzioni artificiali e finanche dalle abitudini. Per Vanna Modelli la "libertà” è percezione, esuberanza, coraggio e grande, grande desiderio di raccontare di sé e del mondo, dove il sé è creatività e gioia di percepire il bello che è in natura ed in ognuno di noi, nello sguardo dei bimbi, nel sorriso di un nonno, nelle regole degli affetti e dei valori. Così la pittura di Vanna Modelli diventa materia e la materia diventa pittura, mentre le geometrie diventano confini o percorsi estesi, limiti o espansioni espressive di un “io” mai placo da cui si riversa la bellezza dell'essere. Espressione informale o formale, materia, geometrie, analisi o sintesi, tutto è per Vanna Modelli linguaggio che racconta perché l’importante è comunicare; e finalmente l'arte diventa allora, per amore della vita e della natura, un mezzo e non un fine, un linguaggio vero e mai indiretto, didattico o concettuale che sia, a disposizione di tutti”.

Dott. Vittorio Spampinato, curatore artistico e critico d'arte


Ecate

“Una pittura materica che ci conduce nella corporeità dell'arte.

Osservare le lune di Vanna Modelli è al contempo un viaggio rievocativo verso l'ignoto e verso ciò che è lontano da noi, ma anche un inno al valore intrinseco della materia. Palpabile, tattile, concreta la plasticità si fa qui mezzo espressivo e forza comunicativa.

Il suolo lunare diventa arte nella sua densità, ruvidezza, solidità.

Emerge dalla superficie come tante bolle di sapone, dando un effetto tridimensionale all'opera.

La brava artista ci conduce in luoghi infiniti e fuori dal tempo, immergendoli in atmosfere romantiche ed universali. Liriche ed insieme suggestive, le lune di Vanna Modelli rappresentano le sfumature del nostro animo, osservandole, sembra che la nostra anima ci si specchi dentro".

Isabella Schiavone, giornalista RAI tgUno


Ecate

“Vanna, unica ed inimitabile, il tuo gran bel cuore si vede in tutto quello che fai”.

Parto da questa dedica per esprimere la mia felicità nell'aver potuto organizzare dell'artistaVanna Modelli "The Wall” presso la galleria La Biznaga di Venezia.

Il mondo di Vanna lascia grande interpretazione personale all'immaginazione; le sue opere spaziano tra infiniti cieli, mari e paesaggi che ci trasportano in una dimensione alternativa. Linee, geometrie e testure, a volte ottenute tramite combustione di materiali diversi come sperimentazione, sfociano in una esplosione di colore.

La luna, sua grande passione, intesa come simbolo di femminilità e vita, viene plasmata da Vanna su cieli infiniti e privi di contaminazioni naturali in tutte le sue fasi.

Benvenuti nell'universo artistico di Vanna”.

Massimo Cristante


Ecate

“Partendo da un approccio materico, di chiara matrice informale, e grazie ad un costante lavoro di sottrazione Vanna Modelli giunge ad un risultato "radicale”, ad una sintesi che racchiude e descrive plasticamente gli elementi essenziali, portanti, della pittura stessa:superficie, forma e colore.

Appare chiaro il senso di leggerezza, quasi una ricerca analitica, che la pittura, tonalee tendenzialmente monocromatica, che le opere dell'artista ci suscitano: la pittura si fa leggera ed interloquisce con la luce dando l'impressione, a volte, di estroflettersi ed "uscire” dallo spazio bidimensionale in cui viene costretta.

I materiali, spaghi, garze o legni, con la loro fisicità muovono la superficie e, giocando con la luce, appunto, creano tracce, reticoli, solchi proiettando le ombre sulla superficie sfidando il fruitore in sempre diverse visioni, mutevoli e suggestive”.

Cristiano Galassi


Honey Moon

“Nella storia dell’uomo gli astri, la luna in particolare, hanno da sempre suscitato un senso di divino e trascendentale. Ecate, Selene e Demetra, nella Grecia antica erano le dee delle fasi lunari rappresentanti comunque e sempre il femminile e contrapposte agli dei solari.

L’omaggio che Vanna Modelli intende donare all’astro argenteo è l'omaggio al lato oscuro (The dark side of the moon dei Pink Floyd ne è un esempio musicale), al mistero che da sempre la luna ha trasmesso all’uomo.

La luna che regola e cadenza la vita sulla terra, che influenza le maree ed i raccolti, che riflettendo la luce solare ce la restituisce offuscata, argentea e flebile, rischiarando la notte e donando ai contorni quell’aura metafisica che tanti artisti hanno celebrato:

Vanna ce la rappresenta in forma plastica ed iconica, la luna come ci appare o come pensiamo appaia in una notte chiara d’autunno.

La matrice pittorica è chiaramente informale (Informal), la materia si fa spessa, ribolle e si solleva come scossa da un magma sottostante; l'insieme è equilibrato e ben descritto.

A volte, come landscapes, garze legni o altri materiali creano orizzonti o piani di riferimento per un ipotetico paesaggio, in pieno richiamo alla polimatericità tipica, ma rivisitata, del fare pittura tanto utilizzato nella seconda parte del novecento.

Cristiano Galassi


Vanna Modelli. Stregata dalla luna

“Arte come Terapia è una missione culturale ormai consolidata per la Casa di Cura Privata Polispecialistica Villa Verde che, con la collaborazione dell'associazione Gommapane Lab, promuove le esposizioni nei propri spazi di accoglienza e nel parco.

Protagonista, questa volta, è l’artista Vanna Modelli con la sua personale "Stregata dalla Luna”.

La mostra è promossa all'interno del progetto Gommapane ‘xpo.

Nel luglio 1969 il primo uomo mise piede sulla luna, compiendo un'impresa lungamente immaginata e sognata, avvicinando noi tutti a quel corpo celeste che, fin dalla notte dei tempi, ha nutrito l’immaginario di intere civiltà divenendo fonte d'ispirazione per artisti e scienziati, quella luna che governa le maree e gli sbalzi d'umore e che non smette ancora oggi di stregarci con il suo mistero.

Vanna Modelli che, alla luna, dedica un intero ciclo di opere, molte delle quali presenti in questa mostra. Quelle di Vanna sono lune, nient'altro che lune, lo sono nel colore spesso declinato nei toni grigi e argento, oppure nei rossi o oro, e lo sono nella forma. Spesso è tonda anche la tela sulla quale l'artista stende la materia granulosa con bagliori metallici e irregolarità che evocano mari e crateri. C'è poi il lato oscuro della luna, quello che basta solo nominare per evocare l'album capolavoro dei Pink Floyd, quel lato oscuro presente anche nelle opere di Vanna, il lato dove la materia è più tormentata o che talvolta appare, per contrasto, con una sottile falce illuminata. Insomma, possiamo ben dire che Vanna, come Cher nel film che le ha valso l'Oscar nel 1988, sia "Stregata dalla Luna”.

Gaia Bertani e Nicla Ferrari

Leggi tutto