De Martino Giovanni

scultore
Napoli 13 (3) gennaio 1870 - Napoli 3 marzo 1935 (1938)

Giovinetto, si sentì attratto dagli insegnamenti del pittore Gioacchino Toma, che fu suo vero unico maestro. Trascorse qualche tempo a Parigi, dove lavorò con successo a gruppi di piccole dimensioni; ma l’indomabile nostalgia del Vesuvio lo ricondusse a Napoli e per sempre. Nella predilezione pei soggetti gementi e miseri, proseguì forse Raffaello Belliazzi, superandolo nella potenza del sentimento, col suo appello discreto e ostinato per la redenzione dei piccoli abbandonati. Aleuti! titoli di bronzi suoi: ‘ ‘ Fanciullo dell’Orfanotrofio,,, “Scodella vuota,,, “Sacro fanciullo,,, “Compagni bastardi,,, “Pensosa ,,, “Infanzia dolorante,,, “Sprovveduta ,,, “ Fanciulla del Ricovero ,,, “ Suonatrice ambulante,,. Scriveva di sé: “il cuore mi piange come la mia scultura...,,. Vittorio Pica non mancò mai d’invitarlo alle “Biennali,, veneziane. Giovanni De Martino visse nella più strenua povertà e si spense senza famiglia, solo solo, in uno stanzone squallido scarsamente illuminato dal cielo e dal mare di Posillipo.

Partecipa ad importanti esposizioni a Napoli, Parigi, San Pietroburgo, Roma, Londra, Venezia, Monaco, Torino

Partecipa alla LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, che si tiene dal 1° febbraio al 30 giugno 1909, con la scultura Testa di donna.

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con le sculture: Testa di bambina, Fanciullo del ricovero, Scodella vuota.

Con i bronzi Bimbo sorridente, Tutte per me, Nell’orfanatrofio, e con il gesso patinato Goloso, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.

È presente con le sculture Appassionata e Testa di donna; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in bronzo: Sprovveduta.

Nel 1924 Partecipa alla XIV Biennale di Venezia, con la scultura in bronzo: Compagni bastardi (o Fratelli bastardi).

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il bronzo Pastorello divino.

Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Castelnovo di Napoli, presenta la scultura: Piccolo indigeno,


Bibliografia:

1909 - LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, catalogo, Roma, p. 41;

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 71, 110, 204, ill. 105.

1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 44, 45, 46, 85;

1922 - La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, p. 82/83.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 25.

1924 - XIV Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 63.

1924 - Edoardo Pansini, XIV Biennale Veneziana, Cimento, Anno IV, p. 27.

1925 - Fratelli bastardi (bronzo) Giovanni De Martino, XIV Biennale veneziana, Napoli, Cimento, Anno V, p. 113 ill.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 137.

1930 - Alberto Zajotti, L’Arte Italiana alla XVII Biennale di Venezia, Ospitalità Italiana, Milano, ottobre-novembre, pp. 25/29.

1931 - Francesco Sapori: L’Amico degli Artisti, Roma, Casa Editrice “Sapientia,, 1931.

1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 121, tav. XXXV

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, pp. 200.

Dal 20 novembre al 31 dicembre 1960, è presente all’ Esposizione Anti Biennale Partenopea, Mostra Nazionale, che si tiene a Napoli, nel Circolo Calabrese,

1960 - Esposizione Anti Biennale Partenopea, catalogo biografico della Mostra Nazionale, Napoli, Circolo Calabrese, novembre - dicembre, p. 134, DA FARE

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 404/405

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 313

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