Ebbe le prime nozioni dell’arte dal padre suo Egisto, anch’esso scultore; e a maestro nell’Accademia di Belle Arti, Antonio Dal Zotto. Suo ispiratore costante fu l’Adriatico; ritrasse piccoli pescatori con incantevole malizia. Si vedano “Il granchio,, nella Galleria d’Arte Moderna di Milano e “ Pure linfe,, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna in Roma. Sue statue si trovano nella sede della Cassa di Risparmio a Venezia.
Partecipa con il gruppo in gesso Damnatus, alla Mostra Nazionale di Belle Arti, che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.
Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture in gesso: L'ineluttabile, Sonnambulo.
Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in gesso: Pudicidia.
Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture in bronzo: Il Lavoro, e Il Risparmio (di proprietà della Cassa di Risparmio di Venezia), Leggendo, e la scultura in gesso: Busto del Conte Onigo.
Il giorno 11 aprile 1912 inaugura nei Giardini Pubblici di Venezia, il Monumento a Giosuè Carducci (eseguito nel 1907), il monumento che misura 8 metri di altezza, é di pietra d’Istria, L’aquila e la corona di lauri sono di bronzo.
Nel 1914 esegue il “Monumento agli Alpini,, in Belluno.
Dall'8 al 29 aprile del 1917, partecipa all'Esposizione delle Tre Venezie, alla Galleria Pesaro di Milano.
Per la città di Feltre realizza nel 1920 il monumento ai Caduti con la scultura "La resurrezione dell'Eroe".
Nel 1921 inaugura il Monumento a Guglielmo Oberdan, nei Giardini delle Biennale di Venezia.
Con il gesso Didone, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.
Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in bronzo: Ritratto di Giacomo Bussandri.
Esegue nel 1922 per il Cimitero Monumentale di Verona, il Monumento della Famiglia dei Marchesi Carlotti.
Nel 1924 Partecipa alla Biennale di Venezia, con la scultura in marmo: Scaricatore.
Nel 1926 realizza la scultura in bronzo del Monumento ai Caduti di Conegliano (TV), progettato da Vittorio Celotti.
Bibliografia:
1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 162;
1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 72.
1907 - Nuovi monumenti - A Giosuè Carducci, La Domenica del Corriere, Milano, anno IX, N. 39, 22/29 settembre, p. 8.
1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 38.
1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Veneti - La scultura, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 24, 20 novembre, p. 803.
1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 26, 77.
1910 - Guido Marangoni, Note critiche sulla Esposizione Internazionale di Venezia, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 19 - 2 settembre, p. 444.
1912 - Le feste di Venezia, (con ill.), Milano, L’Illustrazione Italiana, n. 15, aprile, p. 349.
1921 - 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 19.
1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 25.
1925 - Edoardo Pansini, XIV Biennale Venziana, Cimento, Anno V, p. 27.
1928 - P. Bernardino Barban O. F. M., Il Cimitero Monumentale di Verona (1828-1928), Verona, Tip. G. Liziero, pp. 99, 116.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 399, 400, 401 ill.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 311