Ferdinando Chiaromonte (1902-1985), ingegnere, architetto, docente universitario, professionista impegnato nei diversi settori dell'edilizia napoletana, è uno dei protagonisti della scena architettonica della Napoli del '900 ed è esponente di una nuova modernità che si specifica in un linguaggio particolarmente attento all'aspetto tecnologico e costruttivo. La sua intensa attività professionale ha inizio negli anni Trenta e si sviluppa per oltre mezzo secolo attraversando momenti cruciali nella storia della città di Napoli, dal periodo dell'architettura tra le due guerre, alla ricostruzione e ancora successivamente negli anni della più spregiudicata attività di speculazione edilizia, mantenendo nel tempo una correttezza ed un rigore formale che si manifestano nella chiarezza strutturale e nella razionalità compositiva delle sue architetture. All'attività professionale si affianca una non meno rilevante attività accademica che lo ha visto docente di numerosi corsi presso la neo-nata Facoltà di Architettura al cui sviluppo ha contribuito in modo significativo.
Disegna il progetto per il Monumento ai Caduti da erigersi sulla vetta del monte Epomeo.
Nel 1930 alla 1 Mostra Sindacale di Architettura della Campania, a Napoli, presenta il progetto per il Concorso per il Palazzo di Giustizia in Campobasso....
Nel 1934 con il collega Marcello Canino progetta il Palazzo della Provincia di Napoli, nel Rione Sanità, che viene inaugurato il 28 ottobre 1936, anniversario della Marcia su Roma.
Bibliografia:
1928 - Progetto dell'architetto Ferdinando Chiaramonte, Napoli, Cimento, p. 29.
1930 - Architetto Ferdinando Chiaromonte - 1 Mostra Sindacale di Architettura della Campania, Napoli, Cimento, p. 133 ill.
1934 - 2ª Mostra del Sindacato fascista architetti della Campania nei locali del circolo dell'Industria e del Commercio - Napoli, Palazzo Berio 23 Novembre - 2 Dicembre A.XII. - 14 tavole fuori testo in bianco e nero. Progetti di: Marcello Canino, G.B. Ceas, Ferdinando Chiaramonte, Gastone De Martino, Mario Di Jorio, Mafredi Franco, Camillo Guerra, Guido Milone, Gennaro Muscetti, Leonardo Paterna Baldizzi, Carlo Rossoni, Giuseppe Samonà, Alberto Sanarica.