Canova Antonio

scultore
Possagno 1 novembre 1757 - Venezia 13 ottobre 1822

Ragazzo aiutò il nonno nel mestiere di tagliapietre. Nel 1779 potè recarsi a Roma. La sua scultura, che ha impresso insuperata magnificenza alla plastica italiana moderna, suggella il decimottavo, illumina e sovraneggia il decimonono secolo. Nel 1792 il monumento a Papa Clemente XIII Rezzonico, inauguratosi in San Pietro, gli dette la gloria. Visse e operò in Roma. A Parigi si recò tre volte, per fare il ritratto di Napoleone Primo Console, per fare il ritratto dell’imperatrice Maria Luigia; presso Luigi XVIII, inviato dal pontefice Pio VII per recuperarvi gli antichi capolavori tolti alle Raccolte italiane da Napoleone. Sovrani e mecenati d’ogni parte della terra ambirono opere sue. Accenniamo soltanto ad alcune: “ Dedalo e Icaro,, (1779), “Teseo e il Minotauro (1785), “Amore e Psiche,, (1787-93) al Louvre, “Venere e Adone,, (1793), “Amore con Psiche giacente,, a Cadenabbia di Como; “Maddalena pentita ,,, replicata più volte; “Ercole e Lica,, (1795— 1815); “Busto di Napoleone,, (1802), I due “ Pugilatori,, del Vaticano (1799-1802); “Letizia Buonaparte,,; “Paolina Buonaparte Borghese,, (1806-08); statua di “Napoleone ,, (1805) nel cortile di Brera a Milano. E poi: “ Venere Italica,, (1812); “ Gioacchino e Carolina Murat,, (1812), “Le tre Grazie,, (1814); “Monumento a Pio VI,, (1818) in San Pietro; “Monumento agli Stuart,, (18x7-20) anche esso in San Pietro; “ Monumento a Carlo III di Borbone,, (1820-22) in Napoli. Gessi e calchi si conservano nella danneggiata e superstite gipsoteca del' grandioso tempio di Possagno, eretto su disegni e a spese di Antonio Canova.

"Teseo sconfigge il centauro" (1805-1819) fu commissionata da Napoleone Bonaparte per il Corso, a Milano, poi acquistata dall'imperatore Francesco I d'Austria per il Theseustemple nel Volksgarten a Vienna: dal 1891 si trova nel Kunsthistorisches Museum.

Nel 1922 viene ricordato con una Mostra Commemorativa, alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, vengono esposte 20 sculture.


Bibliografia:

1837 - Filippo Gerardi, Teseo ed il centauro, gruppo colossale d’Antonio Canova, Roma, L’Album, n. 25, 26 agosto, pp. 197/198 (ill.)

1914 - Vittorio Malamani: Canova, Milano, Ulrico Hoepli.

1921 - Francesco Sapori: Antonio Canova, Torino, Celanza.

1922 - Aldo Foratti: Antonio Canova, Milano, Caddeo.

1922 - (Ugo Ojetti) XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 20/22.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia, Numero speciale della Illustrazione Italiana, Milano, Treves, supplemento al n. 31 del 30 luglio, p. 41.

1928 - Ugo Ojetti: Tintoretto, Canova, Fattori, Milano, Fratelli Treves.

1930 - Arturo Pompeati, Il centenario di un tempio famoso, (con ill.), Le Tre Venezie, n. 11, novembre, p. 11/17;

1933- Il Civico Museo Revoltella di Trieste, Catalogo della Galleria d’Arte Moderna, Trieste, p. 32, 33, tav. 3

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell'arte. Fa Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1989 - Renata Stradiotti, a cura di, Dai Neoclassici ai Futuristi ed oltre, catalogo mostra, Brescia, Santa Giulia, novembre, - gennaio 1990, p. 76;

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 247/276, 277 ill

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 197/198

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