Cancellotti Gino

architetto
San Vincenzo (Livorno), 18 settembre 1896 - Roma, 1987

Gino Cancellotti, nasce a San Vincenzo, Campiglia Marittima, 1896 e muore a Roma nel 1987; fu uno dei primi aderenti al movimento dell’architettura razionalista. Celebri i suoi studi sul piano regolatore per Chianciano e Guidonia. Autore, in collaborazione con lo scultore Francesco Nagni, del monumento ad A. Diaz a Napoli (1936).

Membro del Gruppo Romano degli Urbanisti e del MIAR (Movimento Italiano per l'Architettura Razionale), docente di urbanistica all'Università di Napoli, presidente dell'Ordine degli architetti di Roma e del Lazio e della Sezione laziale dell'INU. Tra le sue opere la progettazione di interventi urbanistici e architettonici per l'Opera nazionale combattenti e, per l'IACP, le case popolari modello per il quartiere romano della Garbatella.

Ha collaborato con vari progettisti quali Montuori, Piccinato e Scalpelli, vincendo numerosi concorsi di urbanistica tra cui il P.R.G. di Foggia nel 1928, il P. R. di Chianciano (1931), e nel 1933 il P.R.G. di Sabaudia, seconda città di fondazione dell’Agro pontino, dove realizza gli edifici pubblici del centro (palazzo comunale, chiesa, Casa del Fascio) ed il primo nucleo di abitazioni. In questo periodo cura anche i progetti delle case popolari modello alla Garbatella, Roma (1930) e del monumento ad Armando Diaz a Napoli (1934-36), in collaborazione con lo scultore Francesco Nagni). Nel 1935 realizza la Chiesa Parrocchiale a Borgo Vodice (Littoria). Nel 35 partecipa al concorso per l'Auditorium a Roma, previsto nell’'area della passeggiata Archeologica (ottenendo un ex aequo) e nel 1938 a quello per una colonia della Montecatini da erigersi a Ravenna, poi non più realizzata. Fa parte del gruppo di progettisti di Guidonia (Giorgio Calza Bini, Gino Nicolosi), realizzando le case a piani sfalsati su piazza del Municipio e la scuola elementare(1937), la nuova Parrocchia con il nome di Santa Maria di Loreto, costruita in travertino nel 1938, su una collina, dagli architetti Gino Cancellotti e Giorgio Calza Bini.

????? nel 1939 vince con il gruppo Massimo Castellazzi, P. Morresi e A. Vitellozzi, il concorso per il palazzo delle Scienze nella Piazza Imperiale. -- viene progettato nel 1938 e ultimato nel 1943, dagli architetti L. Brusa, G. Cancellotti, E. Montuori, A. Scalpelli, del gruppo di lavoro di Marcello Piacentini, architetto a capo del progetto urbanistico per l’Esposizione Universale di Roma del 1942.


Bibliografia:

1936 - Almanacco degli Italiani ell'Estero 1936 - Roma, Edizioni Roma, pp. 12, 20.

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