Anna Boschi è Poeta Visiva - Pittrice - Performer, autrice di libri d’artista e installazioni, curatrice di mostre, operatrice culturale.
Attiva dalla fine degli anni Sessanta, espone dal 1974 e annovera una settantina di personali e numerose collettive sul territorio nazionale e all’estero. Tra gli eventi di grande prestigio cui partecipa ricordiamo nel 2000 la Triennale di Bologna, nel 2003 la 50a Biennale di Venezia, nel 2004 la London Biennale; nel 2007la mostra“Per parole e immagini” presso il Museo Bargellini di Pieve di Cento; nel 2012 la mostra “Per una collezione di Poesia Visiva” presso la Galleria Il Gabbianodi La Spezia e successivamente la Rassegna “Cent’anni di Scrittura visuale in Italia (1912-2012)” presso il Museo della Carale Accattino di Ivrea; nel 2013 “Il Libro: d’Arte e d’Artista - Giorgio De Chirico e 36 artisti contemporanei” presso il Beit Hai’r Museum di Tel Aviv (Israele); nel 2014 la Rassegna “Visual Poetry” a Venezia, Palazzo delle Prigioni,e a Pavia, Castello Visconteo e Broletto, a cura di Giosuè Allegrini e Lara-Vinca Masini e nel 2019la mostra “Fuori Pagina” - La collezione Roffi a Longiano (FC) - Fondazione Tito Balestra Onlus, Castello Malatestiano, a cura di Flaminio Balestra e Pasquale Fameli e la rassegna “Poesia Visiva” - Rocca Roveresca a Senigallia; nel 2022la rassegna “Alfabeti” - artisti dell’ambito verbovisivo - Galleria ARTPOETRY a Lecce.
I suoi esordi si iscrivono nel clima post-informale e in quello della sperimentazione prossima alla poesia visuale. Dal 1984 entra a far parte del circuito della Mail Art, di cui diventa un’esponente di punta, partecipando ad un gran numero di progetti e mostre internazionali. Sue opere si trovano in collezioni permanenti pubbliche e private in Italia e all’estero. Custodisce due preziose collezioni a cui spesso attinge per importanti esposizioni: il Mailartmeeting Archives, che raccoglie opere di arte postale, e l’A.L.D.A. – Archivio Libri D’Artista, intitolato alla poetessa Alda Merini.
L’arte di Anna Boschi si esprime ed è nota ormai da anni in Italia e all’estero. La sua versatilità la rende sperimentatrice consapevole delle enormi potenzialità della comunicazione artistica come forma d’elezione nella relazione umana. Una profonda creatività espressiva, unita alla ricercatezza formale della migliore pittura del dopoguerra e alla sua grande sensibilità umana, rende esemplare l’esperienza di Anna Boschi nel territorio liminale tra immagine e parola, tra scrittura e pittura. Si è distinta nel variegato panorama artistico bolognese prima, nazionale e internazionale poi, per la molteplicità dei suoi interessi e la peculiarità della sua ricerca. Il suo percorso, dagli esordi informali sino alle opere più recenti di forte densità concettuale, si configura come una strada personalissima. Pur prossima alle modalità comunicative della Poesia Visiva a lei contemporanea, se ne distanzia per grammatica e poetica, con la sua creatività mai disgiunta dall’impegno sociale e civile.
Nel novembre 2016 ha allestito la suaprima completa retrospettiva “ANNA BOSCHI 1967-2017”, presentandoal pubblico per la prima volta una selezione rappresentativa dell’intera sua produzione, dai suoi esordi negli anni Sessanta alle soglie del 2017. La mostra rende ragione di un percorso lungo cinquant’anni in oltre cento opere tra dipinti, poesie visive, sculture, installazioni e libri d’artista. Nel 2016 le è stato conferito il riconoscimento alla carriera nel corso della XVI edizione della rassegna Arte in Arti e Mestieri di Suzzara (MN). (Mauro Carrera)
Contatti
Anna Boschi - Studio d’Arte FC
Via G. Tanari, 1445/B - Castel San Pietro Terme (BO)
Tel. e Fax 051.948177 - Cell. 339.3820387
E-mail: boschianna1944@gmail.com
Sito Internet: www.annaboschi.it
Sue opere sono presenti in modo permanente in diverse collezioni pubbliche e private; tra le pubbliche:
il Museo dell’Informazione (MUSINF) di Senigallia (AN); Il Museo Civico di Taverna (CZ); l’Istituto dei Beni Culturali di Forlì; il Museo Nazionale della Certosa di Calci-Pisa; il Musée d’Art di Toulon (France) i Musei Civici di Imola (BO); la Pinacoteca di Dozza (BO); il King St. Stephen Museum di Székesfehérvar (Hungary); l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di Roma; il Museo di Macerata; il Museo del Libro d’artista Città di Cassino; Museo d’arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “G. Bargellini” di Pieve di Cento (BO); il Museo Le Cappuccine di Bagnacavallo (RA); la Pinacoteca Internazionale Francescana delle Marche; il Museo “Gabrieli” di Matino (LE); il Museo della Carale Accattino di Ivrea (TO); il Modern Art Museum Cà La Ghironda di Ponte Ronca di Zola Predosa (BO); Kunstmuseum Thurgau - Kartause Ittingen (Switzerland); Museo MUDAC - Floridia-SR; MDN-Museo Nori De’ Nobili - Ripe di Ancona; Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni - Suzzara-MN - e numerose collezioni comunali d’arte in Italia e all’estero.
Il suo lavoro è documentato in cataloghi e antologie, tra cui:
“A point of view -Visual Poetry-The 90s, Kaliningrad (Russia)”; Libri d’artista in Italia 1960-1998 Regione Piemonte e “Generazione Anni Quaranta della Storia dell’Arte Italiana del ‘900” a cura di Giorgio di Genova e presso Kunsthistorisches Institut-Firenze; Archivio Storico del Museo delle Arti Palazzo Bandera di Busto Arsizio (VA) e CID/Arti Visive del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Mostre personali dal 2000 ad oggi:
2019 - Bologna, Palazzo D’Accursio – Manica Lunga – Installazione “ANATOMIE AULICHE”, progetto U.D.I. Bologna e a cura di Angelamaria Golfarelli.
2018 - Milano, Studio Sturaro Ammendola & Associati, “INTERAZIONI VERBO-VISUALI”, a cura di Galleria Marcantoni e Diego Faa.
2018 - Gubbio, Palazzo del Bargello, Galleria d’Arte Contemporanea – “PROGETTI IN-CONSCI tra segno, spazio e poesia visiva”, a cura di Ass. Culturale Medusa.
2018 - Castel S.Pietro Terme-BO, Studio d’Arte FC, mostra itinerante, “CORRISPONDENZE – My Moticos-RAY per un network di Pace”, a cura di Donato Di Poce.
2017 - Castel S.Pietro Terme-BO, Galleria d’Arte Contemporanea, “IL SILENZIO ASSOR-DANTE”, a cura di Angelo Chiaretti.
2017 - Conselice-RA – Biblioteca Giovanna Righini Ricci, “ART BOOKS and VISUAL POETRY”, a cura di Lamberto Caravita.
2016 - Dozza-BO – Pinacoteca della Rocca Sforzesca, Retrospettiva “ANNA BOSCHI – 1967-2017”, con monografia a cura di Mauro Carrera.
2016 - Riolo Terme-RA – Museo della Rocca, “PAROLE S/VELATE” – Immagine e parola nelle opere di Anna Boschi, a cura di Mauro Carrera.
2015 - Bologna – SPAZIO9 – “SEGNO INTIMO: la Poesia Visiva di Anna Boschi”, a cura di Margherita Maccaferri.
2014 - Imola-BO – Palazzo Sersanti-Circolo Sersanti, “UNI-VERSI – Sguardo/luce sul mondo”.
2014 - Pedaso-FM – Galleria Marcantoni, “LAVAGNE”, a cura di Claudio Marcantoni.
2014 - Ferrara - Galleria del Carbone - "UNI/VERSI - Percorsi di Visual Poetry dal 1970 al 2010", a cura di Lucia Boni.
2014 - Vicenza – VALMORE studio d’arte, “Tra Visual Poetry e ricerca”, a cura di Valmore Zordan.
2014 - Vicenza – Spazio Librario Galla Caffè, “CAPITOLI”, a cura di Giovanna Grossato.
2013 - Castel S.Pietro Terme-BO – Fondazione Bollini – Cantine Bollini “PAESAGGI DELL’ANIMA”, a cura di Stefania Vecchi.
2013 - Mestre – Galleria 3D, “GEOGRAPHY, Alice! Beyond…”, testo di Carmelo Giummo e a cura di Adolfina De Stefani.
2012 - Pedaso-FM – Gall. Marcantoni, “L’ESTERNO E L’ALTRO”, testi di Angelamaria Golfarelli e Claudio Marcantoni.
2011 - Castel S.Pietro Terme-BO - Studio Arch. Bertolini & Prodi – “TRA SILENZIO E FERITA” – testo di Andrea Bertolini.
2011 - Pedaso-FM – Gall. Marcantoni “CALLIGRAFIE”, testi di Mauro Carrera e Lamberto Pignotti.
2011 - Ivrea-TO, Museo della Carale Accattino, nell’ambito di “Viavai N. 2” “My Moticos-RAY for a Peace network”.
2011 - Forlì – Oratorio S. Sebastiano “POST SCRIPTUM”, a cura di Angelamaria Golfarelli.
2011 - Bergamo – ARTE FIERA(BAF) 2011 - Marcantoni Arte Contemp. –Pedaso-FM.
2009 - Palkane (Finland) – Gallery ExG “WRITINGS”, a cura di Paul Tiilila.
2009 - Dozza (BO) – Galleria Atrebates “PROJECTF”.
2007 - Castel S.Pietro T.-BO – Galleria Com. d’Arte Contemp. “LA LUCE E IL VOLO”, a cura di Beniamino Vizzini.
2006 - Pisa – Studio Gennai – “GrafologicaMENTE”, testo di Daniel Sodano (Daligand).
2006 - Imola (BO) – Galleria Dal Monte – “BioSCRITTURE”.
2006 - Montecarotto (AN) – Civico Museo della Mail Art- “OMAGGIO A RAY JOHNSON”.
2006 - Senigallia (AN) – MUSINF- “LA NOTTE DEI MUSEI” ,“Omaggio a Mario Giacomelli”.
2005 - Pavullo nel Frignano (MO) – Palazzo Ducale, “IL SILENZIO DELLE PAROLE ”, a cura di Paolo Donini.
2005 - Quiliano (SV) – S.A.C.S., “DAI MATERIALI ALLA SCRITTURA”, a cura di Cassaglia e Cerisola.
2005 - Haifa (Israel) – Center for Contemporary Art Pyramida: “MY MOTICOS FOR A PEACE NETWORK”,a cura di Avraham Eilat.
2005 - Cotignola-RA – Palazzo Sforza: “IL SILENZIO NELLE PAROLE”,testo di Angelo La Mantia
2003 - Pieve di Cento-BO – MAGI-Museo d’arte Generazioni italiane del ‘900, “LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE”, a cura di Valerio Dehò.
2003 - Dozza-BO, Pinacoteca Rocca Sforzesca: “ANNOT(AZIONI) DI UN PERCORSO, testo di Francesca Buonfiglioli.
2002 - Fusignano-RA – Galleria del Credito BCC “WRITINGS”, a cura di Stefania Vecchi.
2002 - Imola-BO -BIM-Biblioteca Comunale, “SCRITTURA-SUTURA: la narrazione del quotidiano in Anna Boschi,a cura di Piero Deggiovanni.
2001 - Adria-RO – Saletta Cordella Biblioteca comunale “ART-BOOKS”, a cura di A. Ceccotto.
2000 - Castel S.Pietro T.-BO – Gall. d’Arte Contemp. “SCRITTURA-PITTURA: lo spazio figurale di Anna Boschi”, a cura di Carlo Terrosi.
2000 - Ascoli Piceno – Centro d’Arte L’Idioma, a cura di Monica Miretti.
2000 - Bazzano-BO – Rocca dei Bentivoglio “FRAMMENTI SPAZIALI”, a cura di Monica Miretti.
2000 - Bologna, Giardino antistante la Salara, progetto Bologna-2000 “POLIMETRA”, scultura “Energia nello spazio”.
Di Lei hanno scritto:
Cesare Ambrosetto – Giovanni Amodio –
Donatella Ariotti – Valerio Baroncini – Pietro Bellasi – Andrea
Bertolini – Daniela Bellotti – Claudio Bolognesi – Giovanni Bonanno –
Lucia Boni – Celeste Borraccino – Mara Borzone – Roberta Brunazzi – Enrico Buda –
Francesca Buonfiglioli – Elisabetta Burino – Francesco Carbone – Mauro
Carrera -– Roberta Castellani – Lino Cavallari – Gloria Ciabattoni –
Vittoria Coen – Lina Cremonini – Rita Culati – Giuseppe D’Agata –
Vinicio Dall’Ara – Paolo Dal Monte – Piero Deggiovanni – Daniela De
Gregorio – Valerio Dehò – Lia De Venere – Giancarlo Di Ludovico –
Giorgio Di Genova – Donato Di Poce – Eraldo Di Vita – Fabrizio Dondi –
Paolo Donini – Avraham Eilat – Diego Faa – Gino Fienga – Nicola Fontana –
Walter Galavotti – Sabina Ghinassi – Carmelo Giummo – Denis Gnugnoli –
Angelamaria Golfarelli – Arrigo Grazia – Giovanna Grossato – Angelo La
Mantia – Stefania Laurenti – Davine Lawrence – Lino Lazzari – Ettore Le
Donne – Margherita Maccaferri – Maria Maltoni – Mauro Manara – Claudio
Marcantoni – R.D.Martini – A. Masiero – Giorgia Mazzotti – Riccardo
Melotti – Nanni Menetti – Nicola Micieli – Monica Miretti – Piero Montana – Elvio Natali – Tommaso
Paloscia – Mimma Pasqua – Silvia Pegoraro – Guido Pensato – Siro Perin –
Marilena Piccinini – Liuba Picini – Lamberto Pignotti – Katia Ricci –
Rosanna Ricci – Piero Romano – Giorgio Ruggeri – Sergio Sangiorgi – Aldo
Savini – Helga Schneider – Francesca Maria Sensi – Paola Serra Zanetti –
Angelo Siciliano – Baudhuin Simon – Giulia Smeraldo – Daniel Sodano
(Daligand) – Franco Spena – Bruno Sullo – Carlo Terrosi – Michela Turra –
Alfonso e Nicola Vaccari – Stefania Vecchi – Marcello Venturoli –
Roberto Vitali – Beniamino Vizzini – Vladimiro Zocca.
Giudizi critici:
Formiamo una moltitudine
“…A percorrere, insieme all’artista, la sequenza delle sue opere e la loro evoluzione nel tempo, pare anche di sentirne la voce. E se si passa da un rumoreggiare di folle da rotocalco nelle tavole di “poesia visiva”, si arriva poi ad una ricerca di silenzio, di fruscio di parole sottovoce, che è ben esplicitata da una tra le citazioni letterarie che Anna ama scegliere per accompagnare le fasi del suo impegno: «Il rumore non puo’ imporsi sul rumore. Il silenzio sì» (Gandhi).
E vorrei aggiungere un’altra citazione che mette a fuoco il senso dato ad un lavoro creativo fatto non per sè, ma per gli altri e spesso con gli altri. Questa frase che Anna raccoglie e mette a disposizione per il dialogo su una tavola verbo-visuale, è da Ovidio: «noi formiamo una moltitudine»”.
Lucia Boni
Anna Boschi Cermasi: un linguaggio moderno tra poesia visiva e scrittura asemica
“Il linguaggio moderno che caratterizza l’arte contemporanea è essenzialmente un metalinguaggio, ossia un superamento di se stesso, che nelle opere degli artisti lascia in evidenza le sue tracce se non dei suoi veri resti, frammenti. Questa esigenza avvertita soprattutto nella contemporaneità di andare al di là del Logos occidentale nonché della sua metafisica razionale ha avuto un influsso preponderante già a partire dalle avanguardie storiche e si può dire ormai che essa si sia affermata internazionalmente proprio in questi primi decenni del terzo millennio. In un mondo in cui l’accumulo neocapitalista sta alla base di una economia globale che comporta e determina l’assoggettamento esclusivo all’utile, ecco che in campo artistico assistiamo ad una sorta di rivolta anche contro il senso, i significati visti nel loro uso strumentale, servizievole finalizzato alla logica del globalismo economico. Di fronte a tale stato di dominio di contro si ha l’affermarsi in arte di una nuova estetica sovversiva non più a servizio dell’utile e del suo profitto reificante, che aliena l’uomo dalla sua più vera personalità. Il soggetto, l’io dell’artista per ovvi motivi è il primo ad avvertire questa sofferenza dipendente dalla schiavitù del profitto anche in senso prettamente logico. Ecco allora che le opere più riuscite, migliori del nostro tempo sono quelle in cui l’arte riesce a svincolarsi dalla camicia di forza di un linguaggio subordinato alla sola economia della razionalità. Bataille, che nel secolo scorso è stato uno degli scrittori più sovversivi, non a caso ha puntato tutto sulla “dépense ” sul dispendio per la creazione esistenziale di un’opera d’arte. L’esigenza di puntare i riflettori sul linguaggio per meglio individuarne gli ingranaggi alienanti è parsa allora oggi come cosa prioritaria. A questa esigenza non si è sottratta Anna Boschi, che molto più di tanti altri artisti ha dato voce e corpo alla poesia di un suo personalissimo linguaggio ancorato al visivo-evasivo che per l’appunto non si lascia incarcerare in una qualche categoria attuale del linguaggio artistico. E questa è la sua novità. In bilico tra poesia visiva e asemic writing la Boschi non si lascia inquadrare in nessuno di questi due ambiti, mostrando una volontà di indipendenza non solo dal piatto servilismo linguistico ma anche da anguste definizioni e catalogazioni dell’arte contemporanea. Cosicché nelle opere della Boschi notiamo una sorta di coniugazione non solo tra writing asemic, tra scrittura manuale e scrittura digitale, ma anche tra il writing e le immagini, il tutto entro l’ambito si direbbe di un collage, il cui cuore è costituito dalla poesia. Non ci si stupisce così di trovare accanto al writing asemic corpi di parole con il loro pieno significato, anche se esso è ottenuto per decostruzione di resti di un linguaggio asemantico. Non ci si stupisce pure di trovare in queste opere della nostra artista un uso manuale del segno svincolato o alleggerito dal suo significato accanto a segni alfabetici se non, come abbiamo appena detto, accanto a corpi pieni della parola che possono anche costituire spezzoni di frasi intellegibili. Questo perché forse l’artista è consapevole che viviamo in un mondo in cui allo stato attuale sarebbe davvero utopico praticare un linguaggio del tutto asemico, svincolato totalmente dalle esigenze economiche di razionalità logica. Per questo motivo le opere della Boschi ci appaiano molto più convincenti di quanti mettono in atto nei loro disegni o dipinti solo un writing asemic corrispondente ad un purismo, che vuol fare pure a meno delle immagini. Insomma la nostra signora del segno, la Boschi, vuol renderci di esso attraverso il suo contrasto di pieno e vuoto di significato quella tensione poetica, che fondamentalmente è costituita da un linguaggio sviato, un linguaggio incerto, mai definito perché sempre in bilico tra presenza ed assenza del senso…”.
Piero Montana, Galleria dell’Eros, Bagheria (PA)