Beccari Guido

pittore
Mantova, 17 ottobre 1906 - Mantova, 10 gennaio 1983

Frequenta lo studio di Colombatti, predilige dipingere dal vero il paesaggio mantovano.

Amico di Arturo Cavicchini e di Umberto Mario Baldassari, inizia a partecipare alle rassegne espositive negli anni quaranta. Dal 7 al 24 settembre 1947 partecipa alla Mostra d’Arte Mantovana, a Palazzo della Ragione, in occasione della Fiera di Mantova; la sua partecipazione è notata da Faccioli che sulla Gazzetta di Mantova scrive: “perviene ad una soffusa poeticità - nei brevi limiti ch’egli impone ai propri paesaggi - grazie alla continua rinuncia dei mezzi facili che pure avrebbe sottomano: tutto ciò può servire a comprendere in lui il carattere dell’artista, nonché l’indole dell’uomo modesto al punto che preferisce scanzonato piuttosto di rivelare la propria intima pensosità.”

Nel settembre 1948, con il Gruppo Artistico Mantovani, espone al Palazzo della Ragione di Mantova. Sempre Faccioli sulla Gazzetta di Mantova scrive: “Beccari si mantiene onesto, fedele a se stesso (si osservi il paesaggio lacustre).”

Dal 18 dicembre 1949 al 15 gennaio 1950, in occasione della Mostra Nazionale di Pittura e Scultura “Premio Mantova 1949” tenutasi al Palazzo della Ragione di Mantova, partecipa con due dipinti: Paesaggio virgiliano, Paesaggio mantovano.

Partecipa nel maggio-ottobre 1950, alla Mostra Collettiva Artisti Mantovani nel Palazzo Te di Mantova con quattro dipinti: due di Fiori un Paesaggio ed un Paesaggio mantovano.

Alla Mostra Sindacale Artisti Mantovani tenutasi nella Casa del Mantegna in Mantova, dal 17 giugno al 1 luglio 1951, partecipa con sette dipinti: Paesaggio, Fiori, Paesaggio, Nevicata, Natura morta, Santuario delle Grazie, Paesaggio.

Partecipa, dal 14 al 29 giugno 1958, alla Mostra di Pittura e Scultura nella nuova Galleria d’Arte “La Gonzaghesca” di Mantova.

Partecipa nel giugno 1958 alla Mostra Sindacale tenutasi alla “Gonzaghesca” di Mantova.

Partecipa a premi, concorsi e rassegne tra le quali si ricordano alcune edizioni del Premio Suzzara.

Muore a Mantova il 10 gennaio 1983, l’amico pittore-poeta Bum (Baldassari Umberto Mario) il giorno dopo la morte gli dedica la seguente poesia:

A Guido

In na butega cun tanti culur,

baratolin, pènèi, e cavalét

e la perissia ca g’ha an gran pitur,

t’è scrit parole e fat di bèi quadrét.

Guido! t’è pitürà di fiur cun di culur

chi par fin veri, ach manca sul l’udur.

Un giuran a ‘t mè dit: Varda la strada

quela c’ho fat a pé, l’è la mè vita!

Vedat le büse e coml’è ruinada

e piena ad gobe? E la parea acsì drita!

Epur coi so difèt, senza sbrissiun.

Sun passà drit dadlà cun discresiun.

E ho caminà anca ier in cal stradun

cun na murusa cla ma mai mulà,

piena d’afèt, d’amur e cunprensiun,

ma senpar tacada adòs! La mè età.

A part i schèrs e i vèrs dla poesia,

quel ch’è capità inco ach vulea mia.

Là a ’t truaré i me sogn e i mè pecà,

iünich però c’ho fat in cal sentér,

iè i sogn ca fa i puvrét quand ié disprà

chi varda in cl’ogi cl’era al dman ad iér.

E l’ogi a mi al ma dat sta delüsiun

da spediram chi in ciel! Mund can, birbun!

Guido; l’è mia na delüsiun sa t’sè lassu!

Indua as’riposa senza mai penàr,

sa s’è smursà chi zu la candela,

adès cun ti, lì s’è inpissà un gran ciàr

che par l’eternità al sa smorsa pü.

Nel 1983, al Circolo Virgilio di Via Sapone a Mantova, gli viene dedicata una Mostra postuma.


Bibliografia:

1999 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume I, A - Bona., Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 260/262.

Leggi tutto