Azzini Bruno

pittore
Calvisano (BS), 9 maggio 1953

Bruno Azzini, nonostante abbia frequentato diversi corsi, si sente un autodidatta.

Le sue opere sono realizzate come collage di juta e materiali di riciclo con stucco e ossidi su tela.


Mostre personali:

Galleria La Meridiana, Verona.

Galleria Arianna Sartori Arte, Mantova.


Mostre collettive:

Magazzino del Sale, Cervia (RA).

Pinacoteca, Castiglion Fiorentino (AR).

Palazzo Bertazzoli, Bagnolo Mella (BS).

Sax Art Gallery, Sasso Barisano, Matera.

Galleria M.A.D., Mantova.

Terrazza Frau, Spoleto.

Museo Mario Rimoldi, Cortina d’Ampezzo.

Vernice Art Fair, Forlì.

Pro Biennale, Venezia.

Biennale Cesenatico.

Art Parma.

Villa Reale, Monza.

Arte Genova.


Di Lui hanno scritto:

Ottavio Borghi, Vera Meneguzzo, Francesco Trigiani, Andrea Domenico Taricco, Salvo Nugnes, Rossana Chetta.


Contatti:

Bruno Azzini

Via Romanino, 4 - 25013 Carpenedolo (BS)

Cell. 347.8719511

E-mail: azzini.bruno@yahoo.it


Giudizi critici:

“La bravura espressiva dell’Artista Bruno Azzini, lascia fortemente stupito l’osservatore, il quale si trova di fronte a nuove formule artistiche, completate da colori, tonalità intuitive e contaminazioni materiche attuabili e resi concreti dal suo istinto creativo. La formalità di questa nuova figurazione, si spinge oltre la staticità e crea ritmo e dinamismi con fluidi percorsi, seguendo la regola del “mai statico’’ Bruno Azzini ha catturato l’attenzione del collezionismo specializzato, ma anche della critica la quale osserva nella sua produzione, una speciale ironia mista a provocazione nel determinare il modello composto con reali indumenti, tradotto in figura senza le estremità. Tutto questo ha il preciso obiettivo di turbare la fantasia di ognuno, e lasciare che si possano immaginare volti, piedi e mani in assoluta libertà. Il pennello che funge da testa, non è casuale ma il suo simbolo creativo: la definizione di un Artista nuovo, contemporaneo, che sfida le coerenze e crea nuovi impatti, con il pensiero creativo nella testa e nel cuore”.

Rosanna Chetta, curatore e critico d’arte

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