Argenti Giosuè

scultore
Viggiù (VA), 19 febbraio 1819 - Viggiù (VA), 29 novembre 1901

Giosuè Argenti è fratello dello scultore Giuseppe Argenti.

Studiò nell’Accademia di Brera a Milano con Pompeo Marchesi e a 15 anni vinse il premio Canonica con l'altorilievo Morte di Giulio Cesare (Milano, Gall. d'Arte Moderna).

Trascorse in Roma il periodo dal 1856 al 1862; quindi tornò e rimase nella metropoli lombarda.

Fu campione del romanticismo lombardo. “Il sogno dell’innocenza", “La Modestia", “Perseo e Andromeda", “Martire cristiana", “L’Immacolata" e molti gruppi marmorei attestano la nobile profondità del sentimento e dell’arte sua.

Nel 1856 presenta all’Esposizione di Belle Arti nell’I. R. Palazzo di Brera, a Milano, due statue colossali in gesso che sono due Angeli in adorazione.

Nel 1867 è presente all’Esposizione Universale di Parigi con la scultura in marmo La modestia. e con la statua: Un sogno a quindici anni (Il sogno dell’innocenza), il giurì dell’Esposizione Universale di Parigi premiò il suo autore colla medaglia d’argento, e l’Imperatore col grado di cavaliere della Legion d’Onore.

Espose a Monaco nel 1869, e di nuovo nel 1889, a Vienna nel 1873 ed ebbe numerose ordinazioni, specialmente di monumenti funebri, anche dall'America; ma già all'Esposizione di Parigi del 1878 la sua opera veniva genericamente biasimata fra le tante esibizioni di vana abilità tecnica.

Nel 1870 su L'Illustrazione Popolare, Milano, Treves, Anno 1 - N. 33, febbraio, p. 260 ill., vengono pubblicati i due busti: La Modestia - La Speranza.

Fra le sue opere più impegnative restano il monumento al Vescovo Novasconi nel duomo di Cremona e il gruppo La Salute nella villa Mylius a Laveno sul lago di Como. Ebbe fra i suoi allievi Leonardo Bistolfi, che però passò alla scuola del Tabacchi.

Alla Galleria d'Arte Moderna di Milano si conservano i gessi dell'Episodio della distruzione di Gerusalemme (1850) e Zenobia tratta dal fiume Arazze (1852) che gli fecero ottenere la borsa di studio e che documentano la sua interpretazione del tardo neoclassicismo.


Per il Cimitero monumentale di Milano esegue:

nel 1874 per la Sepoltura Ronchetti, realizza un obelisco e statue in marmo di Carrara rappresentanti "La riconoscenza dei poveri ciechi beneficati.

La statua in marmo bianco all’ingresso della cappella stessa raffigurante “La Protezione”, per la tomba Alberto KELLER, anno 1875

Il monumento alla memoria di Giuseppe Sacchi fondatore degli Asili di povertà per l’infanzia e la puerizia, ll monumento viene inaugurato il 30 ottobre 1892.


Bibliografia:

1856 - Esposizione di Belle Arti nell’I. R. Palazzo di Brera, Mlano, Le ore Casalinghe, n. 9 settembre, p. 236.

1867 - L’Esposizione Universale, L’Universo Illustrato, Milano, Emilio Treves, vol. I, n. 37, 16 giugno, p. 586, 592.

1868 - G. Carrara, Un sogno a quindici anni, Milano, L’Universo Illustrato, n. 10, 6 dicembre, pp. 160 (ill.), 167.

1870 - La Modestia - La Speranza - L'Illustrazione Popolare, Milano, Treves, Anno 1 - N. 33, febbraio, p. 260 ill..

1892 - Il Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Il Secolo Illustrato, n. 162, 30 ottobre, p. 366.

1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, pp. 38, 133.

1932 - Silvio Vigezzi: La Scultura italiana dell’ Ottocento .Milano, Ceschina.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 41/42.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, p. 34.

Leggi tutto