Pittore autodidatta, mantovano d’adozione inizia da ragazzo a mostrare passione per la pittura, ma è solo a metà degli anni ‘80 che riprende in mano i pennelli in modo continuativo. Agli inizi degli anni ‘90 si aggrega al Gruppo Artisti Virgiliani, con loro partecipa a diverse mostre collettive a Mantova e provincia. I suoi soggetti preferiti sono le nature morte e i paesaggi lacustri mantovani.
Vive e lavora a Cesano Boscone (MI) dal 2018.
Contatti:
Domenico Acerbo
Cell. 338.6767515
E-mail: domenicoacerbo@gmail.com
Sito Internet: www.domenicoacerbo.it
Mostre personali:
1996 - Galleria “Isabella d’Este”, Mantova. 1997 - Galleria “Le Salette”, Revere (MN). 1999 - Galleria “Isabella d’Este”, Mantova. 2000 - Galleria “Isabella d’Este”, Mantova. 2001 - Galleria “Dino Villani”, Suzzara (MN). 2001 - Villa “Can del Pergher”, Ferrara di Monte Baldo (VR). 2002 - Galleria “Dino Villani”, Suzzara (MN). 2003 - Palazzo Maggi, Nogara (VR). 2017 - Galleria Sant’Isaia, Bologna. 2018 - Galleria Arianna Sartori, Mantova.
Mostre collettive:
1990 - Galleria “La Torre”, Mantova. 1991 - Galleria “La Torre”, Mantova. 1993 - Galleria “La Torre”, Mantova. Borgoforte (MN). 1994 - Salone Mantegnesco, Mantova. Palazzo Cavriani, Volta Mantovana (MN). 1995 - Galleria “La Torre”, Mantova. Salone Mantegnesco, Mantova. Sala Civica di Quistello (MN). Borgoforte (MN). 1996 - Galleria “Lo Scalone”, Mantova. Galleria “Isabella d’Este”, Mantova. 1997 - Villa “Mirra”, Cavriana (MN). 1998 - Salone Mantegnesco, Mantova. 1999 - Circolo “Presidio Ufficiali”, Mantova. 2000 - Casa di Rigoletto, Mantova. 2002 - Cerese, Borgo Virgilio (MN). 2005 - Galleria “Dino Villani”, Suzzara (MN). 2015 - Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (Mn). 2016 - Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). Galleria Arianna Sartori, Mantova. 2018 - Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). 2020 - Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN).
Di Lui hanno scritto:
Rosaria Guadagno, Anna Moccia, Vittorio Montanari, Federica Scaravelli, Giuseppe Torreggiani, Franco Negri, Renzo Simoni, Enrico Miglioli.
Bibliografia essenziale:
1999 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX, Dizionario biografico,
volume I, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2012 - Arianna Sartori, Catalogo Sartori d’arte moderna e contemporanea, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2015 - MantovainArte2015, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2016 - di Fiore in Fiore, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2018 - l’Arte tra paesaggi e periferie, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2020 - VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti, a cura di Arianna Sartori, catalogo mostra, Mantova, Archivio Sartori Editore.
2020 - Artisti italiani 2021 catalogo Sartori d'arte moderna e contemporanea, Mantova, Archivio Sartori Editore.
Giudizi critici:
“Guardare i paesaggi di Domenico Acerbo, è come aprire una finestra sulla pianura lombarda, con i suoi colori per ogni stagione. Da questa finestra, Domenico guarda il suo percorso pittorico, che lo porta a camminare sulla sua terra piena di ricchezza e ricordi. La sua pittura viene arricchita da talune sue tecniche personali; che donano ai suoi quadri un insieme più tridimensionale. Il suo figurativo viene così interpretato con un doppio effetto, pittorico, ma soprattutto poetico. I suoi quadri danno a questo punto emozioni, sia quando guardiamo i paesaggi sia quando guardiamo le nature morte. Tra le emozioni più intense, una particolare ricerca del paesaggio innevato, che non si limita al bianco candore della neve, ma ai mille colori dell’inverno, con le sfumature tipiche di questa stagione, apparente ferma, statica, ma sempre pronta a rifiorire. La pittura di Domenico Acerbo ci fa camminare per le campagna, dalle mille sfumature di colori e sensazioni, che parlano dell’amore per la sua arte estremamente ricca, per poter esprimere e raccontare tutto questo”.
prof. Enrico Miglioli
“Con piacere ci si avvicina alle opere di Domenico. Si riconoscono gli oggetti, e i luoghi, ma si capisce anche la sua partecipazione. Il suo affetto, la sua presenza è nella scelta dei colori, delle pennellale sobrie o piene, ma soprattutto nelle variazioni. Una sfida al banale con citazioni colte e amore per il visibile. Dunque nella mente di chi vede si creano confronti e si comprendono i sentimenti: il riscatto del vuoto o dato dai fondi calibrati; il senso dell’esserci dalla scelta delle costruzioni; la voglia di condividere dalla scelta dell’arte. Pertanto un riconoscimento felice a Domenico che è disposto a pensare nuovi mondi”.
prof. Franco Negri