Uno slancio verso un mondo altro

Anno 1991
Tecniche terracotta patinata
Misure (H x B) cm 54 h.
Soggetti / Temi nudo femminile
Aggiornato il 14-04-2023
Bibliografia / Note

Sono immagini di donne.

(…) Bevilacqua affida alla terracotta la testimonianza delle sue capacità di umanizzare le figure e di esprimere i suoi sentimenti. Nella produzione scultorea più recente l’artista ubbidisce all’estro creativo con la felice rappresentazione di solitarie figure femminili in movimento fluttuanti come lingue di fuoco e sospinte verso l’alto.

Sono creature giunoniche, dalla flessuosità armonica, avvolte in fastosi drappi che fanno tutt’uno con i loro corpi, con le loro braccia e le mani distese verso il cielo come per raggiungere mondi lontani.

Sono donne maestose e superbe nella loro imponenza che, spinte da una forza vitale sembrano voler abbandonare la dimora terrena per vivere in una dimensione diversa.

Sono immagini di donne create apposta per essere liberate e rappresentano la testimonianza che per Bevilacqua la scultura è catarsi, gioia di creare per salvare oltre che per evocare.

Alla bellezza e all’armonia del corpo femminile,caratteristiche della scultura classica, il Nostro aggiunge il dinamismo e la problematicità esistenziale dei soggetti dell’arte moderna.

La figurazione di Bevilacqua è in perenne divenire. Passato e presente si fondano, nella simbiosi tra l’essere e il divenire sta la sua modernità. Se nella scultura tradizionale l’artista concentrava la sua attenzione sul rapporto tra lo spazio pieno dell’opera e lo spazio vuoto che la circondava e la avvolgeva, nelle sculture di tale artista gli spazi vuoti penetrano nel corpo dell’opera che è definita dall’alternanza e dalla corrispondenza degli spazi vuoti e degli spazi pieni.

Sono queste di Bevilacqua le opere che ci danno la dimensione di un’arte scultura figlia del nostro tempo e destinata a rimanere nel tempo.

Carmelo Tuccitto

“CAMMINO” Settimanale cattolico di Siracusa, maggio 1993

Opere di Bevilacqua Gianfranco
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