Carlo Zoli è nato a Bari nel 1959, ha studiato e lavora a Faenza, di sangue pugliese ma di adozione romagnola, presenta tutte le caratteristiche di queste due terre che ne hanno plasmato un carattere figurativo non comune. È il quarto elemento di una discendenza diretta d’avoli ceramisti: Carlo, Paolo e il padre Franco, sotto la cui guida si è formato artisticamente. Nel 1995 Zoli presenta la sua grande scacchiera, una delle opere più significative ed apprezzate dalla critica e dal pubblico, ideale campo di battaglia delle sue “ariostiche” realizzazioni. Le sue figure, infatti, sembrano spesso dare forma e dimensione alle epiche imprese descritte dal grande Ludovico e questo è sicuramente un primo saldo legame del romagnolo con Ferrara, oltre naturalmente al fatto della collaborazione con il gallerista ferrarese Francesco Pasini. Poi come non ricordare la prima grande scultura di Zoli fusa in bronzo, il San Giorgio che tiene alto sulla sua testa il drago infizato dalla lancia, con il bene che vince sul male guardandolo dritto negli occhi, opera di rara suggestione e di forte richiamo Ferrarese, così come l’unicorno, altro tema caro all’Artista proprio per la sua simbologia: la purezza; l’animale, infatti, tocca le acque con il suo corno e le purifica e non a caso è anche una delle imprese più significative della casa estense. I cavalli, i cavalieri e le enigmatiche e raffinate figure femminili di Zoli iniziano così a essere presenti in tutte le maggiori rassegne artistiche eurepee, decretando il successo del suo percorso artistico.
La fama dell’Artista giunge anche oltreoceano e, nel 2002, ottiene una prestigiosa commissione negli Stati Uniti, a Charleston. La Medical University of South Carolina, infatti, sceglie un’opera di Carlo Zoli come simbolo del “Charles Lindbergh Symposium”, convegno scientifico a livello mondiale, che celebra il centenario dalla nascita del celebre aviatore e inventore americano. La scultira in bronzo dal titolo “Elizabeth” è una perfetta fusione tra l’uomo e la macchina cardiaca che può tenerlo in vita, dove Zoli interpreta artisticamente il concetto di umanizzazione della tecnologia. Ancora un forte legame tra Zoli e il mondo scentifico è l’importante convegno promosso dall’Ordine dei Chimici della Campagna sulle “qualità della vita”, per cui è stata scelta come testimonial l’opera in bronzo “la sorgente”, unita a una significativa grafica di Zoli. A rafforzare ulteriormente il suo legame con il mondo culturale e artistico, Zoli ha realizzato la medaglia commemoraiva del centenario della “ferrariae Decus”, ispirata alla prima tessera sociale, che raffigurano i due monumenti principali di Ferrara - il castello estense e la cattedrale - tramanderà ai posteri la memoria dei primi cento anni di attivià della prestigiosa associazione ferrarese.
Ha tenuto mostre personali in tutta Italia: Bari, Bologna, Napoli, Padova, Roma, Venezia, Mantova solo per citare le città più importanti; è stato ospite di varie reti nazionali e nel Benelux.
Da oltre trent'anni partecipa a fiere d’arte internazionali: ExpoBari, Art Fair Melbourne - Australia, Art Expo New York (USA), Arte Fiera a Bologna, Art Jonction Nizza, EuropArt Ginevra, LineArt Gand (B), a Mosca e a Parigi, poi Gmunden (A), Padova, Pordenone, Udine, Vicenza.
È stato più volte invitato a importanti mostre insieme ai grandi maestri della scultura del XX secolo: Milano, Bologna, Ferrara, in Normandia, nel Beaujolais per la Biennale d’Arte, a Lione (Francia), Anversa e Knokke (B), Hong Kong, in Giappone e in Florida (USA), Zurigo, Ginevra, Losanna e Yverdon in Svizzera.
Le sue opere sono in permanenza in spazi pubblici e privati, in Gallerie e musei di arte contemporanea.
Sul mensile ARCHIVIO di Mantova, è stato recensito con pagine sui numeri: 9/1990, 8/1991, 4/1992, 10/1993, 2/1995, 3/1995, 4/1996, 1N/1996, 1/1997, 7/1997, 1/1998, 2/1998, 8/2000, 8/2001, 3/2002, 9/2003, 6/2004, 9/2004, 4/2006, 9/2006, 3/2007, 1/2008, 2/2010, 6/2010, 1/2012, 5/2012, 7/2012, 4/2013, 1/2014, 2/2014, 6/2015, 3/2017, 4/2019, 9/2019.
Bibliografia:
2011 - Carlo Zoli - Maestri della Ceramica a cura di Maria Gabriella Savoia, Mantova, Archivio, n. 1 gennaio, pp. 28/29.