Fabrizio Zitelli nasce l’11 settembre 1928 a Mantova in un antico palazzo di Piazza Broletto sulla cui facciata scopriranno nel corso di un restauro un grande affresco del Pordenone… Dal 1946 si dedica agli studi di pittura nella “bottega” di Assirto Coffani, pittore e restauratore a Palazzo Ducale.
Disegna e dipinge en plein air… cavalletto e tavolozza sulla bicicletta in giro per la campagna mantovana.
Espone nel 1949 a Palazzo della Ragione di Mantova e a Castel d’Ario ottenendo il primo premio per il bianco e nero. I suoi disegni “matissiani” a tratto unico sono pubblicati su giornali e riviste della sua città.
Nel 1951 vince l’importante Borsa di studio Franchetti istituita all’inizio del secolo in memoria di un mecenate mantovano, che gli permette di trasferirsi e Firenze. Qui - lasciato il classico - frequenta l’Accademia di Belle Arti, dipinge e studia sotto la guida di Gianni Vagnetti, allievo di Braque, e si diploma in Scenografia con studi su Meyerhold e Fiodorowsky.
Vince il primo premio per i costumi del Peer Gynt di Ibsen alla Mostra Internazionale di Scenografia di Napoli.
Negli anni successivi lavora al Teatro La Pergola, al Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro Andreani di Mantova: è il periodo degli allestimenti scenici, delle regie, delle sperimentazioni, delle fiabe mimate, del teatro di Massa.
Si trasferisce a Roma a metà degli anni Cinquanta ove svolge attività politico-culturale.
Nel 1960 si sposa con Laura Nasi. Nascono poi i due figli Luca e Diego.
Verso la metà degli anni Settanta inizia la sua attività all’Istituto Gramsci - punto d’incontro di storici ed intellettuali. In quel fervido e stimolante clima culturale matura il suo desiderio di ricominciare a seguire anche la sua vera passione: la pittura. Riprende disegnando nudi e lavorando dal vero nei punti più suggestivi di Roma, città che non smetterà mai di affascinarlo. Espone questa grafica e quella dei lontani anni ’46-’49 a Mantova in una personale di notevole successo - la prima di una decina di personali ed altrettante collettive a testimonianza della sua vasta produzione: circa seicento dipinti (oltre la metà in collezioni private) e un migliaio di disegni.
L’attività pittorica prende poi il sopravvento pur sempre accompagnata dai disegni preparatori… lo sbocco è la personale di oltre cinquanta oli nei locali di Palazzo Margutta a Roma nella primavera del 1980.
Da allora continua a dipingere sia “il racconto della sua vita quotidiana (Duccio Trombadori)” sia il ricordo del “suo nobile turismo estivo (Marcello Venturoli)”.
Il suo metodo: disegno dal vero con appunti di colore… talvolta, negli ultimi tempi appunti fotografici, e in studio la stesura pittorica sul filo della memoria. E nel suo studio, trasferendo sulla tela il ricordo di una deliziosa cittadina francese, Pont Audemer, non sa di dare le sue ultime pennellate al dipinto che non sarà né datato né firmato perché lasciato ancora bagnato sul cavalletto.
Il mattino del 18 ottobre 2007 lo trova addormentato per sempre.
Contatti:
Laura Luisa Nasi
E-mail: lauraluisan@gmail.com
Mostre personali:
1978 - Galleria Andreani, Mantova. 1980 - Palazzo Margutta, Roma. 1981 - Galleria Andreani, Mantova. 1981 - Palazzo dei Priori, Perugia. 1982 - Comune Consorzio Culturale, Latina. 1983 - Galleria Il Gioiello, Bologna. 1987 - Galleria La Torre, Mantova. 1987 - Palazzo Cenci, Roma. 1991 - Palazzo Cenci, Roma. 1994 - Sassetti Cultura, Milano. 1994 - Piazza Municipio, Gemona. 2010 - Retrospettiva Antologica, Palazzo Margutta, Roma. 2011 - Sassetti Cultura, Milano. 2011 - Club Nautico, Porto di Roma. 2011 - Chiostro Governatorato XIII, Roma. 2014 - “Colore di donna”, DASA Via della Scrofa, Roma.
Mostre collettive:
1948 - Mantova. 1952 - Napoli. 1984 - Roma. 1986 - Arezzo. Salsomaggiore. 2005 - Milano. 2010 - Rieti. Roma. 2011 - Roma. Istambul. 2012 - Roma. 2013 - Ospite d’onore Pechino Settimana Cultura Italiana. Sabaudia Museo Emilio Greco. 2015 - Castel d’Ario (MN). 2020 - Castel d’Ario (MN).
Di Lui hanno scritto:
Duccio Trombadori, Giuseppe Chiarante, Francesco Ruberti, Antonio Oberti, Mario Lunetta, Marcello Venturoli, Fidia Gambetti, Assirto Coffani, Tito Maniacco.