Angelo Zamboni nasce a Verona, in via Fratta, il 31 ottobre 1985.
Dal 1912 al 1914 Studia all’Accademia Cignaroli, seguendo i corsi dei maestri Alfredo Savini, Baldassarre Longoni e Carlo Donati.
Risale al 1914 l’informazione di una sua una prima esposizione a Milano.
Dal 1916 al 1925 apre studio in un edificio sulle “scalette” tra il Teatro Romano e Castel San Pietro; nella stessa casa, al piano inferiore, lavora anche Guido Trentini. A questi ateliers fanno capo anche Felice Casorati, Eugenio Prati, Baldassare Longoni, Orazio Pigato e Pino Casarini.
Dal 1918 prende parte alle mostre veronesi “Pro Assistenza Civica” di quell’anno e di quelli successivi.
Massimo Gaglione nel suo libro “I Giovani”, edito a Caserta nel 1918, raccoglie ricordi e ritratti polemici su: P. Argira, G. Villaroel, F. De Pisis, M. Venditti, M. Cestaro, F. Meriano, N. Moscardelli, A. Zamboni, E. Prati, G. Ravegnani, A. Cervi, L. Fiumi, G. Marone, G. Papini. Gli scritti risalgono agli anni post-bellici, e l'antologia è curata da Giulio Gaglione, fratello dell'A., con il quale condivide l'esperienza di «Crociere barbare». Il Gaglione testimonia, l’attiva partecipazione dello Zamboni al “cenacolo veronese” insieme a Lionello Fiumi, Eugenio Prati, Filippo Nereo Vignola e Ugo Zampieri.
Nel 1919 espone all’“Esposizione Cispadana di Belle Arti” degli artisti soldati e congedati auspice la Sez. Veronese dell’Ass. Naz. Combattenti. Lo stesso anno, prende parte all’“Esposizione di Belle Arti” di Torino. Quindi, insieme a Teodoro Wolf Ferrari, Gino Rossi, Vittorio Zecchin, Pio Semeghini, Felice Casorati e Guido Trentini interviene all’“Esposizione di Cà Pesaro” a Venezia; prenderà parte a questa rassegna anche nelle edizioni successive, fino al luglio 1925.
Nel 1920 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia con 2 dipinti.
L’anno seguente è tra gli artisti espositori alla “Mostra Biennale della Società Belle Arti” di Verona. Sempre nel 1921 è invitato alla prima “Mostra Regionale d’Arte” a Treviso.
Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Paesaggio - mattino.
Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1924, con 1 dipinto.
Nel 1925 si sposa con Teresa Abati.
Nel 1926 interviene alla Biennale di Venezia e, sempre a Venezia, alla rassegna della Bevilacqua La Masa.
Nel 1928 partecipa alla Biennale di Venezia con 1 dipinto. ed espone alla Bevilacqua La Masa di Venezia.
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Alla "barriera" del ponte Garibaldi a Verona.; ed è invitato alla “Esposizione Internazionale d’Arte Cristiana Moderna” di Padova.
Nel 1932 espone alla Bevilacqua La Masa di Venezia.
Nel 1935 prende parte alla "Mostra dei Quarant’anni della Biennale”.
Nel 1936 è presente alla Biennale di Venezia. Sarà l’ultima. L’artista, infatti, muore l’1 febbraio 1939, a 44 anni, non ancora compiuti.
Bibliografia:
1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 112.
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 61.
1992 - Angelo Zamboni (1895-1939), Momenti di un fervido percorso creativo, a cura di Maddalena Brognara, Annamaria Conforti, Chiara Turco, catalogo mostra, Verona, ArteSTUDIO, pp. 40.
1995 - Angelo Zamboni. Profilo Antologico 1914 - 1938, catalogo mostra, testo di Giorgio Cortenova, Verona, Società Belle Arti Verona, pp. 80.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 695.
2000 - Angelo Zamboni. Paesaggi Spaesaggi, 1895 - 1939, a cura di Giorgio Cortenova, Francesco Butturini, catalogo mostra, Verona, Accademia Officina d'Arte, pp. 192.
2000 - Laura Lorenzoni. Angelo Zamboni, monografia, Banca Popolare di Verona, ...., pp. 64.