Wostry Carlo

pittore scultore incisore
Trieste, 18 febbraio 1865 - Trieste, 10 marzo 1943

Nasce a Trieste nel 1865, suo padre era irlandese e sua nadre Virginia Artelli, proveniva da un’antica famiglia veneziana, studiò a Vienna all’Accademia di Belle Arti, con maestri importanti come Franz von Leinbach. Muore a Trieste nel 1943.

Nel 1888 vince con il dipinto "La convalescente", il primo concorso della fondazione Rittmayer per il premio di Roma.

Si mette a viaggiare, va in Ungheria, in Russia, in Oriente e rimane a Budapest per tre anni, va a Parigi e vi rimane per ben sette anni, dal 1895 al 1902. Nel 1899 ottiene una medaglia al "Saloon".

Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: L'illusione, e le acqueforti: La caverna di S. Canziano, La caverna di S. Canziano.

Nel 1908 incide un'acquaforte in soli 10 esemplari, che raffigura le cinque vergini saggie - le cinque provincie irredente, per accompagnare l'ampolla votiva modellata da Giovanni Mayer e offerta sulla Tomba di Dante da Trieste e dalle provincie sorelle.

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Ritratto di mia madre, La pianella.

Nell'inverno del 1910 tiene un mostra personale al circolo artistico di Trieste dove espone le caricature delle personalità più notevoli della vita politica e intellettuale di Trieste. Nel 1919 le espone alla mostra di caricatura a Bologna e vengono premiate con medaglia d'oro.

Pubblica nel 1919 l’opera: Wostry Carlo, I Martiri della Redenzione - Trieste austriaca sotto l’Italia, presso Casa Editrice L. Cappelli a Trieste-Bologna, Casa Editrice L. Cappelli, il volume raccoglie 12 xilografie originali montate su cartoncino.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1920, con 1 dipinto: Autoritratto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1922, con 2 dipinti, 2 sculture e 2 incisioni.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con l'acquaforte: Nudo, la litografia: Nudo, con lo stucco dipinto: Pentesilea, con le pitture: Gesù e Maria, Niobe, e la scultura in legno: Arsinoe.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1924, con 1 dipinto.

Nel 1934 pubblica il testo e le illustrazioni (lito??) per il volume: Carlo Wostry, Storia del circolo artistico di Trieste, Udine, Edizioni de ‘La Panarie”, l’opera viene stampata in 600 esemplari.

Nel 1983 figura alla mostra curata da Maria Masau Dan, “Incisori del novecento nelle Venezie tra avanguardia e tradizione”, mostra che si tiene a Palazzo Torriani di Gradisca d’Isonzo, e poi al Museo di Castelvecchio di Verona, partecipa con le incisioni: Gli spergiuri, 3 novembre 1918, Autoritratto.

La Calcografia Nazionale di Roma, conserva sue incisioni originali, e matrici.

TRA LE SUE INCISIONI SI RICORDANO:

- Cividale, acquaforte color seppia, mm. 160x120.

- Pirano, acquaforte color seppia, mm. 150x105.



Bibliografia:

1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 83, 96.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 108.

1910 - Guido Marangoni, Note critiche sulla Esposizione Internazionale d'Arte in Venezia. Arte Italiana: Romani, Toscani e Triestini. Milano, Natura ed Arte, anno XIX, n. 15, 5 luglio, pp. 149/160 + tavv. f.t. (158).

1919 - Wostry Carlo, I Martiri della Redenzione - Trieste austriaca sotto l’Italia, Trieste-Bologna, Casa Editrice L. Cappelli.

1922 - Salvatore Sibilia, Pittori e Scultori di Trieste, Introduzione di Silvio Benco, Trentanove ritratti incisi in legno da Sergio Sergi e Franco Cernivez, Milano, L’Eroica, pp. 353/362.

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, pp. 39, 69, 108, 122.

1926 - Carlo Wostry, "Amazzone morente" (gesso policromo), Napoli, Cimento, p. 244 ill.

1934 - Carlo Wostry, Storia del circolo artistico di Trieste, Udine, Edizioni de ‘La Panarie”

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich,p. 849;

1983 - Maria Masau Dan, Incisori del novecento nelle Venezie tra avanguardia e tradizione, Venezia, Albrizzi Editore, pp. 130/131.

1985 - Martelli H. Claudio, Artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia, Trieste, APC, p. 261/262.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 523.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 691.

2003 - Paesaggio urbano, p. 242.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 979/980.

2015 - Alfonso Panzetta e Francesco Parisi, Scultori & Incisione 1900-1940, catalogo mostra, Il Cassero, Montevarchi, pp. 117, 136.

Leggi tutto