Vizzotto Alberti Giuseppe

pittore frescatore decoratore
Oderzo TV 29 maggio 1862 - Venezia 1931

Cominciò a dipingere ancora adolescente con il padre che era decoratore di stanze, e a diciott'anni partì per Venezia in cerca di lavoro. Potè frequentare l'Accademia e ne uscì nel 1886.

In seguito ad un concorso ebbe l'incarico di decorare a buon fresco l'abside della chiesa di S. Maria dei Miracoli a Motta di Livenza, monumento nazionale di cui egli progettò poi la ricostruzione architettonica e decorativa.

Esordisce all'Esposizione nazionale di Belle Arti di Bologna nel 1888, con la tela: El gabia creanza, del 1887.

«Nel 1892 fui chiamato a dipingere nella Torre di S. Martino e Solferino i due grandi quadri storici “La battaglia del Volturno 1860” e “La breccia di Porta Pia 1870”, che misurano 44 mq. di superficie ciascuno» (Giuseppe Vizzotto Alberti, Lettera autografa, non datata, indirizzata ad un professore non individuabile, Archivio della Biennale di Venezia). Lungo il percorso, tra la terza e la quarta sala e tra la quarta e la quinta, della stessa Torre, Vincenzo de Stefani e Giuseppe Vizzotto Alberti hanno realizzato insieme due serie, ciascuna di dieci Ritratti di uniformi dell'Armata Sarda del 1859, «tratti da modelli ad acquerello forniti dall'illustratore imolese Quinto Cenni.

Partecipò nel 1894 all'Esposizione di Milano con i dipinti: Vespro, Preludio, Ave Maria.

Nel 1895 partecipò alla Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: Sotto la pioggia.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1897, con un dipinto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1899, con un dipinto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1903, con un dipinto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1905, con un dipinto.

Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con i dipinti: sirene e procellarie, Piccola pianista, La sigaretta.

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Venezia del popolo, Vendemmiale.

All'Esposizione di Roma del 1911, nel padiglione veneto alla mostra etnografica, viene allestita: La Sala della Nave, ideata dall’on. conte Piero Foscari e dal pittore Vizzotto Alberti - al quale si devono il bel pannello “Le espansioni commerciali e coloniali di Venezia” e quello “Venezia navale vittoriosa in guerra”.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1912, con un dipinto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1914, con 2 dipinti.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1920, con 3 dipinti.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1924, con un dipinto.

Partecipa alla Biennale di Venezia del 1926, con 2 dipinti.

Nel 1932 figura alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, (Sala 5 - Trent'anni di d'Arte veneziana) con i dipinti Al Malcanton, Bragozzo.




Bibliografia:

1895 - Prima Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 142.

1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 102.

1907 - Settima Esposizione Internazionale d'Arte in Venezia, Fascicolo Primo, Pubblicazione dell'Illustrazione Italiana, p. 36.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 120.

1911 - Gino Cucchetti, L’Arte Veneta all’Esposizione di Roma. Il padiglione veneto alla mostra etnografica, in Le Esposizioni del 1911. Torino, Roma, Firenze, p. 309-314.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 46.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 678.

2011 - Silvia Regonelli, Gli affreschi di San Martino della Battaglia. Il Risorgimento dipinto nel ciclo della Gran Torre, Torino, Allemandi & C., p. 39

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