Principiò gli studii artistici nella Scuola d’arte decorativa ai Carmini; li proseguì e concluse nel 1913 all’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove insegnava Antonio Dal Zotto. Dal 1914 si recò a Roma, dove visse. Diamo l’elenco di alcune sculture bronzee e marmoree: “Nudo femminile,, (1914), “Arianna dormente ,, (1922), “Giovinetta romana,, (1923); “Invocazione ,,, “Figura di donna ,,, “Ifigenia ,, (1925); “Penelope,, (1926), proprietà dell’avvocato Vittorio Morpurgo, a Senigallia. In Roma: “Donna giacente ,, (1928) marmo, proprietà di Francesco Zingone; “La dolorosa,,, terracotta dello stesso anno, nel Museo Capitolino; il marmo “Arianna,, (1930), appartenente al medico chirurgo Cesare Antonucci; “Mendica,, (1931), nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Vengono poi: “Antonello,, (1932) terracotta, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Berlino; “Donna che si pettina,, (1932), bronzo al vero, proprietà dell’avvocato Bedarida a Livorno; “Bagnante,, (1934), proprietà dell’avvocato Giorgio Sacerdoti in Roma; ‘ ‘ Donna accasciata ,,(1936) bronzo nella Collezione del Conte Volpi di Misurata a Venezia; “Venere,, e “Riposo,, (1938). Seguono: “Nudo di donna,, (1939), “Una Furia,, (1942), nella collezione del conte Cini a Venezia; “Livia,, (1942); “Madonna col Bambino,, (1945) nella Città del Vaticano, appartenente all’ingegnere Enrico Pietro Galeazzi. Orme lievi d’arcaiche preferenze affiorano dalle patinature de’ suoi bronzi di forma perfetta. Ha pel marmo classica preferenza magistrale. Sono da considerare diversi ritratti di figure maschili e femminili.
Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con la scultura: Giovinetta seduta.
Nel 1922 presenta alcune sue sculture alla Primaverile Fiorentina e nel 1926 è a venezia, alla XV Esposizione d'Arte.
Figura alla Seconda Biennale Romana, Mostra Internazionale di Belle Arti, che si tiene nel Palazzo delle Belle Arti di Roma, dal 4 novembre 1923 al 30 aprile 1924, con la scultura Giovanetta romana.
Nel 1926 partecipa alla XV Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura
Nel 1928 partecipa alla XVI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture
Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in marmo: Arianna.
Dal 5 gennaio al 15 agosto 1931 partecipa alla Prima Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con sei sculture: Il figlio del Prof. Antonucci (marmo), Fanciulla - Figura in piedi (bronzo). Donna seduta (terracotta), Ritratto di Vittorio Morpurgo (terracotta), Testa di donna (terracotta), Antonello (terracotta).
E' nota la realizzazione, presso il laboratorio romano di Vincenzo Cavalieri di alcune plastiche risalenti agli anni Trenta.
Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture: Bagnante, Il prof. Vittorio Puccinelli.
Dal 5 febbraio al 31 luglio 1935 partecipa alla Seconda Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.
Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 4 sculture
Dal 5 febbraio al 22 luglio 1939 partecipa alla Terza Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, con la scultura in bronzo: Riposo (nudo femminile).
Dal 16 maggio al 31 luglio 1943 partecipa con una sala personale alla Quarta Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.
Dal 31 marzo al maggio 1948 partecipa alla Rassegna Nazionale di Arti figurative (V Quadriennale) di Roma.
Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura
Per la Basilica di S. Eugenio a Roma realizza nel secondo dopoguerra quattro stazioni delle Via Crucis in bronzo,.
Nel 1952 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura (Antologia di Maestri).
Nel 1954 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 sculture
Nel 1956 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 sculture
Dal 28 dicembre 1959 al 30 aprile 1960 partecipa alla VIII^ Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.
Dal 22 novembre 1965 - 31 marzo 1966 alla IX^ Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, gli viene dedicata una mostra postuma del suo lavoro.
Bibliografia:
1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 71, ill. 104.
1923 - Seconda Biennale Romana. Mostra Internazionale di Belle Arti, catalogo mostra, Roma, novembre - aprile 1924, p. 67.
1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 88.
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 137.
1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 148.
1939 - Alla Terza Quadriennale di Roma, Il Popolo di Roma, 19 maggio.
1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma,
Libreria dello Stato.
1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 350.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 1041.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 657.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 908.