Tommasi Ferroni Riccardo

pittore incisore
Pietrasanta (LU), 4 dicembre 1934 - Pieve di Camaiore (LU), 19 febbraio 2000

Nasce a Pietrasanta (LU) nel 1934.

Riccardo Tommasi Ferroni, figlio di Leone e fratello di Marcello entrambi scultori, si formò presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, frequentando contemporaneamente anche l’Accademia di Belle Arti. L’influenza della letteratura è ben evidente nei soggetti mitologici e nei temi classici delle sue opere, in cui la dimensione fantastica convive con la storia, l’antico con il moderno, il sacro con il profano. Ferroni si trasferì a Roma negli anni 1957/58 dove avvenne la sua svolta artistica. In questo periodo produsse alcuni dei suoi capolavori giovanili come “Gli indemoniati di Gerasa” (1965), in cui si nota la cifra stilistica dei suoi lavori: la resa “scultorea” delle vesti, che contrasta con i delicati incarnati rosa dei personaggi. La critica cominciò a parlare dell’artista definendolo come figura in rivolta contro la tecnologia e la degenerazione culturale contemporanea, legandolo anche alla pittura metafisica di Giorgio De Chirico. Nel 1965 partecipò alla IX Quadriennale di Roma e a quella del 1972 e del 1986. Nel 1965 partecipò alla IV Biennale d’Arte Contemporanea di Parigi. Negli anni settanta dimostrerà le proprie doti tecniche con la realizzazione di importanti opere: “Interno” (1971), “Venere, Marte e Amore” (1972), “Allegoria romana” (1972), “Ripresa televisiva” (1973), “Ratto d’Europa” (1975). Nello stesso periodo cominciarono le sue prime esposizioni personali e collettive all’estero. Negli ottanta avvennero importati eventi: nel 1982 Ferroni diventò membro dell’Accademia romana di San Luca e partecipò alla Biennale di Venezia. Sempre negli stessi anni realizzò opere importanti come: “Cena in Emmaus” (1982), “Abramo e Isacco” (1983), “Incredulità di San Tommaso” (1983), “Grande battaglia romana” (1984). La pittura di Ferroni cominciò ad affermarsi anche nell’ambiente culturale statunitense, in cui le opere dell’artista iniziarono ad assumere connotati allegorici.

Nel 1972 partecipa su invito alla Terza biennale internazionale della grafica d’arte, che si tiene a Palazzo Strozzi di Firenze, dal 13 maggio al 30 giugno, presenta 4 acqueforti.

Con sei acqueforti, illustra nel 1974 il volume di Gabriele D’Annunzio, Liriche. tratte dall’Alcione. Il terzo libro delle Laudi. Stampato a Verona, da Officina Bodoni.

Nel dicembre 1980 - gennaio 1981, partecipa con tre acqueforti alla Quarta Triennale dell’Incisione, al Palazzo della Permanente di Milano.

1982 - Catalogo della Grafica Italiana n. 12. Milano, Mondadori, segnalato da Antonello Trombadori.

1983 - Catalogo della Grafica Italiana n. 13. Milano, Mondadori.

Dal 25 ottobre al 7 novembre 1986 tiene la mostra personale Tommasi Ferroni Riccardo. Opera Grafica, a Trieste, presso Cartesius, stamperia - galleria d’arte.

Dal 21 maggio al 2 ottobre 1988, figura alla I° Biennale Nazionale di Grafica “Alberto Martini”, 125 artisti italiani, che si tine a Palazzo Foscolo di Oderzo, con due incisioni.

Nel dicembre 1990 - gennaio 1991, alla Sesta Triennale dell’Incisione, al Palazzo della Permanente di Milano, figura con 2 litografie e una cera molle.

Dal 20 luglio al 20 agosto 1991, figura con l’acquaforte: Desinare al Gianicolo, alla rassegna: Il linguaggio della grafica originale, a cura di Floriano De Santi, a Urbino, nella Bottega Giovanni Santi - Casa Natale di Raffaello.

Nel 1993 partecipa alla I Biennale dell’Incisione “Romeo Musa”, curata da Stefano Forni, che si tiene nella Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno.

Dal 7 novembre 1993 al 30 gennaio 1994 partecipa alla 3° Biennale Nazionale di Incisione “Alberto Martini” di Oderzo, con quattro incisioni.

Dal30 maggio al 17 luglio 1994, figura con 2 litografie, alla Settima Triennale dell’Incisione, al Palazzo della Permanente di Milano.

Dal 25 marzo al 28 maggio 2000, figura alla mostra “Presenza dell’Arte incisoria nella Cultura Contemporanea. Opere dei maggiori artisti italiani del Novecento”, rassegna a cura di Giorgio Trentin, che si tiene nel Palazzo Agostinelli di Bassano del Grappa.


Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,

Sito internet: www.raccoltastampesartori.it


Bibliografia:

1972 - Terza biennale internazionale della grafica d’arte, Mostra omaggio, catalogo mostra, Firenze, p. 96, ill..

1974 - Gabriele D’Annunzio, Liriche. tratte dall’Alcione. Il terzo libro delle Laudi. Verona Officina Bodoni.

1980 - Quarta Triennale dell’Incisione.Milano, dic.-gennaio 1981, p. 95.

1982 - Catalogo della Grafica Italiana n. 12. Milano, Mondadori, p. 54.

1983 - Catalogo della Grafica Italiana n. 13. Milano, Mondadori, p. 169.

1986 - Tommasi Ferroni Riccardo. Opera Grafica, pieghevole, Trieste, Cartesius, stamperia - galleria d’arte.

1988 - I° Biennale Nazionale di Grafica “Alberto Martini”, 125 artisti italiani, catalogo mostra, Oderzo, pp.nn.

1990 - Sesta Triennale dell’Incisione.Milano, dic.-gennaio 1991, p. 99.

1991 - Il linguaggio della grafica originale, a cura di Floriano De Santi, catalogo mostra, Urbino, Bottega Giovanni santi - Casa Natale di Raffaello, ad vocem.

1993 - I Biennale dell’Incisione “Romeo Musa”, a cura di Stefano Forni, catalogo mostra, testo di Pier Carlo Santini, Grafis Edizioni, pp. 70/71

1993 - 3° Biennale Nazionale di Incisione “Alberto Martini”, 41 Artisti Italiani, catalogo mostra, Oderzo, pp. 216/217.

1994 - Settima Triennale dell’Incisione.Milano, maggio-luglio, p. 122.

2000 - Presenza dell’Arte incisoria nella Cultura Contemporanea. Opere dei maggiori artisti italiani del Novecento, a cura di Giorgio Trentin, catalogo mostra, Museo Civico di Bassano del Grappa, Editrice Artistica Bassano, pp. 140/141.

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