Tomba Cleto

scultore
Castel San Pietro Terme (BO), 19 agosto 1898 - Bologna, 29 novembre 1987
pugile
Pugile - 1936

Inizia così la sua formazione artistica, presso la Scuola d’Arte di Palazzo Ercolani a Bologna, per passare poi allo studio della scultura all’Accademia di Belle Arti, sempre a Bologna, sotto la guida di Pasquale Rizzoli con il quale si diploma nel 1917.

Nel 1922 vince il concorso per il «Monumento ai Caduti» di Imola, poi non eseguito, mentre, nello stesso anno, vince il concorso ed esegue quello di Casola Valsenio in provincia di Ravenna; l’anno seguente esegue una statua per l’«Ossario ai Caduti» nel cimitero di Imola ed ottiene il secondo premio nel concorso per il «Monumento ai Caduti» di Sampierdarena.

Lampanti esempi di questo periodo sono «La marcia su Roma» in gesso, presentata alla XVI Biennale di Venezia del 1928; la giocosa «Manzoniana», esposta all’Internazionale di Barcellona nel 1929 e riproposta alla Sindacale torinese due anni dopo.

Nel 1930 viene pubblicato il suo busto di Carlo Delcroix, sulla rivista: L’Eroica, di Milano.

Nel 1931 partecipa alla Prima Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma con le ironiche «Zebre al sole» e alla Seconda, nel 1935 con «Il Duce», austero ma quotidiano ritratto di Mussolini.

Nel 1935, a Fiume, partecipa alla mostra dei Bozzetti del Concorso Nazionale per il Monumento al Legionario Fiumano.

Alla Biennale di Venezia del 1936, presenta la terracotta Maternità.

Dal 4 novembre al 31 dicembre 1936, partecipa alla Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, che si tiene a Bologna, nel Palazzo del Podestà, con le opere: Maternità (terracotta) (già esposta alla Biennale di Venezia), Nazario Sauro, Pugile, Lotta libera, Niobe (terracotta), e il Modello di testina in ceramica, eseguito da Minghetti..

Nel 1939 è ancora presente alla Quadriennale romana con la cera «Mosè», mentre nel 1940 allestisce una personale con quindici opere in bronzo alla Biennale di Venezia.

Partecipa nel maggio-giugno 1940, alla 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, che si tiene nel Palazzo della Società Promotrice, con le sculture: Nazario Sauro (bronzo), Cavallino (bronzo).

Il 1941 lo vede partecipare alla Sindacale di Milano con «Sposa»,

Nel 1942 con la scultura: Marco, partecipa alla Biennale di Venezia.

Con la scultura in cera: Scrofa che allatta, partecipa dal 1° al 15 settembre 1943 al 2° Premio Verona, Mostra Nazionale d’Arte a celebrazione dell’Agricoltura, che si tiene nel Palazzo della Gran Guardia, a Verona.

Nel 1948 figura con le sculture: Nostalgie Terrene e Zebre al sole, alla Biennale di Venezia..

Nel 1962 partecipa al Premio del Fiorino di Firenze con la terracotta «Incontri», di due anni precedente; alla stessa esposizione parteciperà poi nel 1966 esponendo il bronzetto «Alcolizzato», realizzato nel 1965, con il quale si aggiudica la medaglia d’oro della Camera di Commercio di Pisa, mentre l’opera viene acquistata per le collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze.


Bibliografia:

1930 - Cleto Tomba, Milano, L’Eroica, n. 141/142, mag.-giu, p. 57 .

1935 - Umbro Apollonio, Cronache: Fiume - I bozzetti per il Monumento al Legionario, Bergamo, Emporium, n. 490, ottobre, p. 224/225.

1936 - Quinta Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista Belle Arti Emilia Romagna, catalogo mostra, Bologna, novembre - dicembre, pp. 30, 34, 37, 44, 48, 102 ill.

1940 - 12° Esposizione del Sindacato Interprovinciale Fascista di Belle Arti in Torino, catalogo mostra, maggio-giugno, p. 50, 51.

1943 -2° Premio Verona, Mostra Nazionale d’Arte, catalogo mostra, Verona, Palazzo della Gran Guardia, settembre, p. 48.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 656.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 906.

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