Tofanari Sirio

scultore
Firenze 9 aprile 1886 - Milano 12 ottobre 1969

Autodidatta. Principe degli animalisti non soltanto italiani, ha postillato alla perfezione i suoi bronzi con preziose raspinature, cesellature, ageminature. La sua attività, iniziatasi intorno al 1914, non ha subito soste. Ha trascorso molti anni a Firenze, infine ha preso domicilio a Milano. Alcuni gruppi raffiguranti bestie recano titoli esplicativi: ‘ ‘ Una famiglia felice,,, “ Saggi consigli,,, “ Lusinga ,,, “ Due asinelli,,, “La madre,,, “Gufi reali,,, “Caccia al cervo,lepri,,, “Carezza,,, “Tuffo di pesci,,, “Antilope morente,,, “Falco ferito,,. Altri, quasi sempre grandi al naturale, recano il nome dell’animale prescelto: “Gufo,,, ‘ Scimpanzè,,, “ Tigre,,, “ Avvoltoio ,,, “ Cucciolo ,,, “ Urangutang ,,. Esposti dapprima nelle maggiori Mostre, parecchi bronzi del Tofanari furono acquistati dalle principali Gallerie d’arte italiane e straniere. Il bombardamento aereo del 24 ottobre 1942 su Milano ed uno successivo a Firenze distrussero insieme agli edifizi nei quali erano collocati i suoi studii, più di trent’anni di fatiche artistiche.

Nel 1909 partecipa alla VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due sculture in bronzo: Carezza, Giovani leonesse.

Nel 1910 espone: Antilopi e altri gruppi di animali, alla LXXX Esposizione di Belle Arti a Roma.

Nel 1910 partecipa alla IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due sculture in bronzo: Tigri indiane, Madre.

Dal 30 marzo al 30 giugno 1921, figura alla Prima Biennale Romana, con le sculture: Marabrè (? Marabù), Mosca sul naso, Gli amanti, Babbuino, Sospetti, Strano incontro.

È presente con le sculture in bronzo Idillio; Marabou; (? Marabù), Macaco; Cicogna; Leopardo; Lotta di montoni; Gufo gridatore; Gufo; e con una traduzione in argento del Gufo; alla mostra La Fiorentina Primaverile, Prima Esposizione Nazionale dell’opera e del lavoro d’arte, che si tiene nel Palazzo delle Esposizioni al Parco di S. Gallo a Firenze dall’8 aprile al 31 luglio 1922.

Dal 15 novembre 1926 al gennaio 1927, è presente alla I Mostra d’Arte Marinara, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, con le sculture: Le razze, Il granchio e la conchiglia, Il rospo gigante e la conchiglia.

Figura alla XVI Biennale di Venezia nel 1928, con sculture di animali.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre sculture in bronzo: Falco ferito, Razza chiodata, Tenerezze materne.

Con le sculture in bronzo: Cucciolo, Amore materno: asinelli, partecipa dal 1° al 15 settembre 1943 al 2° Premio Verona, Mostra Nazionale d’Arte a celebrazione dell’Agricoltura, che si tiene nel Palazzo della Gran Guardia, a Verona.


Bibliografia:

1909 - VIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 39.

1909 - Guido Marangoni. VIII esposizione Internazionale di Venezia. Pittori Veneti - La scultura, Milano, Natura ed Arte, anno XVIII, n. 24, 20 novembre, p. 803.

1910 - Arturo Lancellotti, La LXXX Esposizione di Belle Arti a Roma, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 11 - 5 maggio, pp. 731, 732 ill.

1910 - IX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 144.

1910 - Guido Marangoni, Note critiche sulla Esposizione Internazionale d'Arte in Venezia. Arte Italiana: Romani, Toscani e Triestini. Milano, Natura ed Arte, anno XIX, n. 15, 5 luglio, pp. 149/160 + tavv. f.t. (156).

1921 - Prima Biennale Romana. Esposizione Nazionale di Belle Arti nel Cinquantenario della Capitale. Catalogo mostra, Roma, pp. 34, 50, 172

1922 - La Fiorentina Primaverile, catalogo mostra, Firenze, aprile-luglio, p. 214;

1923 - Mostra individuale di Serafino Macchiati, Sirio Tofanari, Mario Sotgia, Galleria Pesaro, Milano 1923, cat. mostra;

1924 - XIV Esposizione Internazionale d’arte della città di Venezia, Premiata officine Ferrari, Venezia 1924, cat. mostra;

1924 - Ugo Nebbia, La Quattordicesima Biennale Veneziana, in Emporium, giugno 1924, ill. p. 360.

1925 - Terza Biennale Romana. Esposizione internazionale di Belle Arti, Pinci, Roma 1925, cat.;

1926 - I Mostra Nazionale d’Arte Marinara, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1926-1927, p. 100.

1928 - Roberto Papini, L’arte degli italiani, Le Tre Venezie, n. 5, maggio, p. 37;

1928 - Sirio Tofanari. Sculptures d’animaux, E.Ariani, Firenze 1928, ill.;

1930 - Enrico Sacchetti: Sirio Tofanari, Milano, Galleria Bardi.

1932 - Galileo Chini – Sirio Tofanari, cat. mostra (Galleria Vitelli, Genova e Casa d’arte, La Spezia, 1932), ill..

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 152.

1943 - 2° Premio Verona, Mostra Nazionale d’Arte, catalogo mostra, Verona, Palazzo della Gran Guardia, settembre, p. 59, 60, 106 ill.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 343, 346.

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 587/590.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 1037/1038.

2001- Daniele Crippa (a cura di), Le sculture di Sirio Tofanari, cat. mostra (Montecatini Terme, 2001), ill. p. 32.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 905.

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