Tizzano Giovanni

scultore
Napoli 1 febbraio 1889 - Napoli 5 novembre 1975

Comincia la propria carriera artistica come fonditore presso la “Fonderia Artistica Chiurazzi”. Negli anni ’20 realizza le sculture “Cecatella” e “Aricciulella di Capri”. L’artista realizza anche opere in cera, in gessi policromi e in bronzo.

Partecipa alla XVI Biennale di Venezia del 1928, presentando la scultura “Erminia o Testa di bimba”.

Nel 1929 partecipa all’Esposizione Internazionale d’Arte a Barcellona,

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due sculture in bronzo: Testa di donna, Tradita.

Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in bronzo: La pelliccia.

Dall’ottobre 1934 al gennaio 1935 nell’ambito della Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, nel Castelnovo di Napoli, presenta la scultura: Creola.

Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura

Nel 1938 partecipa alla XXI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura

nel 1939 alla III Quadriennale di Roma.

Nel 1940 espone alla XXII Biennale di Venezia con una personale di 32 bronzi.

Nel 1942 partecipa alla XXIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 scultura

Nel 1942 tiene la sua prima personale alla “Casa d’Artisti” a Milano e la seconda alla “Galleria Forti” di Napoli.

Ha esposto un gruppo di opere alla 1* Mostra Nazionale d’Arte a Cava de’ Tirreni (autunno 1948).

Nel 1948 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 2 sculture

Nel 1952 partecipa alla Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 3 sculture

Tizzano restaurò anche nudi a grandezza naturale ispirati talvolta ai bronzi ercolanensi del Museo di Napoli. Molta della sua produzione artistica è conservata al Museo di Capodimonte, mentre diverse sue sculture sono state donate al Comune di Napoli per poi essere trasferite al Castel Sant’Elmo. Alcune sue opere si trovano al Museo michelangiolesco e alla Galleria d’arte moderna e contemporanea a Roma.

Alcuni titoli di sue opere in bronzo, degli ultimi anni: “Beata,,, “Seminarista,,, “Giovina,,, “Festa in famiglia,,, “Laura,,, “Marinella,,; e la terracotta “Lo sterratore,,.


Bibliografia:

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 135.

1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 126.

1934 - Seconda Mostra Internazionale d’Arte Coloniale, catalogo mostra, Napoli, Castelnovo, ottobre - dicembre, gennaio 1935, Roma, Palombi editori, p. 138

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 1037.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 655.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 905.



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