Tedeschi Giovanni Battista - Gio. Batta.

scultore pittore
Albo (VB), 27 ottobre 1883 - Pallanza (VB), 1944

Giovan Battista Tedeschi, scultore (Albo 1883-Pallanza 1944), studia a Milano, dove apre il proprio studio. Esegue monumenti celebrativi, tra il 1922 e il 1924 realizza i Monumenti ai Caduti di Mergozzo, Ornavasso, Quarna Sopra, Pella, Lodi, Torre d’Arese (PV), Crevalcore (BO) inaugurato il 2 novembre 1924, realizza inoltre monumenti funerari, una trentina circa tuttora presenti nel Cimitero Monumentale di Milano, ed inoltre, suoi monumenti funerari, per lo più in marmo rosa, sono nei cimiteri di Pallanza, Albo, Gravellona Toce, Omegna, Arona, Premosello Chiovenda.

Si distinse anche con ritratti infantili e scene di genere (ballerine, figure allegoriche, scene di quotidianità, e ritratti).

Partecipa alla Esposizione Nazionale d'Arte a Brera nel 1916, con la scultura in marmo Famiglia dell'eroico caduto; nel 1922 con il gesso Risveglio; nel 1924 con la scultura in marmo L'Erede; e nel 1925 con il bronzo Dopo il bagno, ed il gesso Catene infrante.

Nel 1922 alla Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, presenta Bocciolo di rosa.

Nel 1924 realizza una Targa al Milite ignoto,

Partecipa alle Biennali di Venezia, nel 1924 - XIV, con la scultura in marmo di Candoglia: Il perdono.

Nel 1926 - XV Biennali di Venezia, con una scultura: L'orfana (vasca in marmo).

Nel 1928 - XVI Biennali di Venezia, con la scultura in marmo: Bocciato.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in bronzo: Sciatore.

Realizza la statua di San Biagio, in marmo di Candoglia, per il Duomo di Milano, nel 1939.

Si firma anche Tedeschi B.

Per La Quadreria della Società degli Artisti e Patriottica di Milano, esegue il ritratto di Francesco Ferrario (1924),


Bibliografia:

1922 - La Prima Internazionale d'Arte a Sanremo, La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 5 maggio, p. 283.

1924 - XIV Biennale di Venezia, catalogo mostra, p. 65.

1924 - G. B. Tedeschi, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 227. (Targa al Milite ignoto).

1924 - XIV Biennale di Venezia, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 233 ill., p. 236 ill. (Il perdono, marmo, Le madri, marmo).

1925 - Edoardo Pansini, XIV Biennale Veneziana, Cimento, Anno V, p. 28.

1925 - La Quadreria della Società degli Artisti e Patriottica di Milano, Milano, Arti Grafiche Pizzi e Pizio, Tav. LVI.

1926 - XV Biennale di Venezia, catalogo mostra, p. 149.

1928 - XVI Biennale di Venezia, catalogo mostra, p. 64.

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 148.

1930 - Alberto Zajotti, L’Arte Italiana alla XVII Biennale di Venezia, Ospitalità Italiana, Milano, ottobre-novembre, pp. 25/29

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 1026.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 651.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 903.

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