Carlo Costantino frequentò la Scuola di Arti Applicate del Castello Sforzesco ed esercitò il mestiere di decoratore, realizzando affreschi all’interno del Duomo di Montecchio Maggiore, del Tempio Israelitico di Trieste e della Parrocchiale di Capriolo Bresciano. Si dedicò prevalentemente alla pittura da cavalletto, prediligendo scene notturne, plenilunari, paesaggi montani, paesaggi lombardi, tempeste. I suoi dipinti sono segnati da influenze divisioniste e furono presenti in diverse mostre personali, nelle sale milanesi della Società Permanente e delle rassegne Nazionali di Brera.
Partecipa nel 1925, all'Esposizione Nazionale di Brera a Milano, con il dipinto: Il preludio della notte.
Bibliografia:
1926 - Rio di Valverde, L'Esposizione Nazionale di Brera. I Pittori. La Cultura Moderna - Natura ed Arte, Milano, Vallardi, n. 1 gennaio, pp. 13, 14.