Fu allievo di Pompeo Marchesi nell’Accademia di Brdha; frequentò quindi lo studio di Camillo Pacetti e di Francesco Somaini. Divise per anni la sua dimora tra Roma e Milano. Nel 1860 venne chiamato all’Accademia di Belle Arti di Bologna per assumervi la cattedra di scultura. Nell’anno stesso trasferito all’Accademia di Milano, vi occupò la cattedra tenuta già da Benedetto Cacciatori. La residenza romana gli suggerì opere di potente equilibrio, nelle quali sono tesoreggiate le nozioni accademiche e le indicazioni del vero; ed è raggiunto un rigoglio romantico. Rammentiamone qualcuna: “Ismaele abbandonato nel deserto,, (1844), “L’assetata,,, “Mendicante,, (1846), “Audace,, (1851), “La sposa,, (1856), “Silvia ed Aminta,,; la statua di “Gaetano Donizetti,, (1847) nell’atrio del Teatro della Scala; l'Aronne; il busto del “Manzoni,, a Palazzo Brera. A Roma, “La Musa Clio ,,, nel Palazzo del principe Torlonia.
Partecipa dal 1º maggio all'15 ottobre 1851 alla "Grande Esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni", di Londra. con la scultura: Ismaele, già esposta nelle sale di Brera.
Partecipa all’Esposizione di Belle Arti di Brera, del 1864, con il gruppo ispirato al Tasso “Aminta e Silvia”. La scultura viene anche pubblicata nel 1865 sul settimanale L’Emporio Pittoresco.(baldi)
Nel 1868 il gruppo Aminta e Silvia si trova nel palazzo del marchese Brusca di Milano, uno dei più distinti mecenati di belle arti.
Scolpisce nel 1868 in marmo la statua colossale di Aronne dal modello eseguito or sono due ani per commissione dell’amministrazione della fabbrica del Duomo di Milano. È membro del Consigli di Brera e Professore di scultura.
esegue per il cimitero Monumentale di Milano:
Nel 1868 esegue il monumento dell’Ing. Giulio SARTI, gruppo in marmo di Carrara, con al centro una statua seduta al naturale raffigurante il defunto, ai lati le statue simboliche "Scienze ed Arte" fregiano il monumento per allusione alla professione del defunto.
nel 1879 per la tomba del Cav. Pietro Gonzales, realizza la statua in marmo di Carrara "Pensiero", con piedistallo granito di Biella.
- Grandioso monumento in marmo di Carrara, consistente in una statua seduta (ritratto del defunto editore di musica) ai quattro angoli del piedistallo, quattro amoretti simbolici indicano “Studio - Composizione - Musica - Riconoscenza” per la tomba Famiglia LUCCA
Bibliografia:
1851 - Ignazio Cantù, Gli artisti italiani all'Esposizione di Londra, Album d'Esposizioni di Belle Arti in Milano....., Milano, Canadelli, pp. 111.
1862 - Antonio Caimi: Delle arti del disegno e degli artisti delle provincie di Lombardia, Milano, Pirola 1862.
1864 - Filippo Filippi, L’Esposizione di Belle Arti nel Palazzo di Brera, Milano, Museo di Famiglia, n. 39 - 42, p. 626, 669.
1865 - Aminta e Silvia - Gruppo in marmo, L’Emporio Pittoresco, Milano, Sonzogno, anno II, p. 22,
1868 - Aminta e Silvia, L’Universo Illustrato, Milano, Emilio Treves, vol. II, p. 824 (Ill.), 855.
1868 - Esposizione delle opere di Belle arti nelle Gallerie del Palazzo Nazionale di Brera, catalogo mostra, Milano, Luigi di Giacomo Pirola, p. 64.
1874 - Giuseppe Rovani: Le tre Arti considerate in alcuni illustri italiani contemporanei, Milano, Fratelli Treves 1874.
1875 - Attualità, Museo di Famiglia, Milano, Fratelli Treves Editori, n. 18, 6 maggio, p. 279.
1875 - Antonio Caimi: Lo scultore Giovanni Straba, Milano, in “Atti della R. Accademia di Belle Arti,,, pagine 71-88, Anno 1875.
1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, p. 29, 32, 46.
1932 - Silvio Vigezzi: La Scultura Italiana dell9Ottocento, Milano, Ceschina 1932.
1949 -
Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1976 - Guido Giubbini, L’acquaforte originale in Piemonte e in Liguria 1860-1875, Genova, Sagep editrice, pp. 108.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 1000/1001.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 859.