Simonetta Silvestro - Silvio

scultore
Cambiasca (Verbania), 1812 - Torino, 1875

Silvestro Simonetta si forma all'Accademia Albertina di Torino, tra il 1843 e il 1845, sotto la guida di Giuseppe Gaggini e Giuseppe Bogliani, nel 1847 soggiorna a Roma, pensionato del Collegio Caccia. Diviene docente all’Accademia Albertina torinese nel 1860 grazie alla considerazione di Vincenzo Vela per il suo lavoro.

Espone assiduamente alla Promotrice di Belle Arti, dal 1844, la sua scultura raffigurante la Malinconia fu offerta nel 1860 in una vendita per beneficenza, venna acquistata da Vittorio Emanuele II.

Scolpisce statue per il Camposanto di Torino e di Vercelli.

A Torino esegue il Monumento a Eugenio di Savoia Soisson (1858) nel portico del Palazzo del Municipio, il Monumento ad Alessandro Borella (1871), le statue del Conte Verde e di Andrea Provana nello scalone di Palazzo Reale, quelle raffiguranti La Legge e L'Arte per la facciata nuova di Palazzo Carignano, il San Maurizio per la facciata della Basilica Mauriziana e altre per La chiesa di San Massimo.

Sua è anche la statuetta in marmo "Ruth", eseguita a Roma nel 1850.

Realizza il monumento a Silvio Pellico per la città di Saluzzo (Cn), l’opera viene inaugurata il 14 giugno 1863. La figura è alta tre metri e tiene in mano il libro Le mie prigioni.


Bibliografia:

1867 - L’Universo Illustrato, Milano, Emilio Treves, vol. II, 1867/1868, p. 171.