Si diploma presso il liceo classico di Lecce, e consegue presso l'Accademia di Belle Arti di Roma il diploma di Dottore di Disegno e Scultura.
Negli anni Venti emigra a New York negli USA, sposa la musicista Radie Britain e si stabilisce in California. Molto apprezzato soprattutto per la realizzazione di ritratti. Negli ultimi anni della sua vita lavora come scenografo per gli studi cinematografici della Metro Goldwyn Mayer.
Nel 1921 con i gessi Luce in tenebre, e Medusa, figura nel maggio-ottobre, alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.
Esegue nel 1924 c. una lapide in bronzo dedicata ai Caduti per il Municipio di Marrara (Ferrara), l'opera viene in seguito traslocata nei Giardini pubblici di Piazza Adamo Boari di Marrara.
Il 17 novembre 1924 inaugura il Monumento ai Caduti di Maiori (SA).
Realizza un bozzetto per il Monumento ai Caduti di Ferrara, ed esegue una lapide in bronzo per i caduti di Monestirolo (Ferrara) (via Argenta 65) datata 1926. Esegue sempre a Ferrara un Monumento ai Caduti, collocato in un parco in via Masi, l’opera viene inaugurata il 20 dicembre 1927 alla presenza di Italo Balbo.
Progetta e realizza monumenti ai caduti in varie città d’Italia, tra cui Monopoli (Il Monumento fu inaugurato il 28 maggio 1928), Sarno, Cerreto Sannita
Monumento ai Caduti di San Vito dei Normanni (Brindisi)
Monumento a lapide ai Caduti del Conservatorio di San Pietro a Maiella di Napoli.
Monumento ai Caduti di San Marzano sul Sarno (Salerno), inaugurato nel 1929,
Realizza il monumento ai caduti di Brindisi che viene inaugurato alla presenza del re Vittorio Emanuele III il 22 novembre del 1931.
Bibliografia:
1921 - 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, pp. 19, 46.
1925 - Monumento ai Caduti di Maiori, Napoli, Cimento, Anno V, p. 39.
1931 - Il Re a Brindisi e a Lecce - 22 novembre, L'Illustrazione Italiana, II° semestre, Milano, Treves, p. 793 ill.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 850.