Albano Seguri nasce il 2 novembre 1913 a Mantova, dove muore il 10 luglio 2001.
Data la professione del padre, che ha bottega di marmista, Lucio Fontana, presente al funerale dello scultore Clinio Lorenzetti, dipendente del padre, lo convince a frequentare l’Accademia, così si iscrive alla “Cignaroli” di Verona allievo dello scultore Girelli.
Abbandona presto la “Cignaroli” per frequentare all’Accademia di Brera a Milano le lezioni di Francesco Messina; segue i suoi corsi di scultura, che concluderà nel 1937.
Partecipa, nel 1933, alla “Mostra Provinciale Pittura e Scultura” con le sculture: Testa di bimba, Testa di ragazzo; e alla “Mostra Nazionale Futurista” con Bozzetto per Cartellone pubblicitario, tenutasi in occasione della “III Settimana Mantovana”, dal 30 aprile al 21 maggio, nel Palazzo Ducale di Mantova.
Partecipa con il GUF di Milano ai “Littoriali dell'Arte” di Firenze, dal 22 aprile al 5 maggio 1934, vi espone le sculture Saltatore (Sciatore), Ritratto e Maratoneta. Dal 1° al 31 maggio, partecipa alla “Va Mostra d’Arte del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti di Lombardia” al Palazzo della Permanente di Milano con una Scultura per fontana (Concorso Tantardini). Prende parte alla “Terza Mostra d’Arte - Fiaccole ardenti”, che si tiene dal 16 settembre al 21 ottobre, nel Palazzo Aldegatti in via Chiassi a Mantova, presenta le sculture: Settimo Leoni, La contessina, il dipinto: Fiori, e le acqueforti: Mantova il Rio, Mantova Piazza Erbe, Mantova S. Andrea.
Nel 1935 riceve una Borsa di Studio Franchetti. Lo stesso anno partecipa alla “Mostra degli Artisti Mantovani” tenutasi in occasione della “VII Settimana mantovana” ,dal 12 al 19 settembre, con tre opere.
Nel dicembre 1939 partecipa con una scultura, in Palazzo Ducale di Mantova, alla “III Mostra d’Arte del Guf”, vince il II Premio per la scultura; per l’occasione Arturo Cavicchini, su La Voce di Mantova scrive: “Albano Seguri sa fare molto di più di quanto dimostri in questo suo Settimo Leoni”.
Terminata l’Accademia si trasferisce a Roma per il servizio militare. Nella capitale entra in contatto con l’ambiente artistico romano. Lo scoppio della guerra lo vede combattere come ufficiale, fino all’8 settembre 1943.
È presente alla “X Mostra Sindacale d’Arte”, dal 23 aprile al 14 maggio 1944, allestita nella sede dell’Unione professionisti e artisti, in via Marangoni 14, a Mantova.
Dal 15 luglio al 6 agosto 1945 tiene una Mostra Personale alla Galleria del Pioppo, a Mantova, dove presenta trentacinque disegni e trtentaquattro sculture; per l’occasione su Mantova Libera, Faccioli pubblica un lungo testo critico che Seguri non gradisce tanto da decidere di rispondere al critico con un testo pubblicato sempre sullo stesso quotidiano. Prende parte, alla “Mostra della Libertà” tenutasi, dal 14 al 30 ottobre, nelle Sale di Palazzo Ducale a Mantova, con cinque sculture: Ritratto d’Elsa, Babe, Crocifissione, Danza, Ritratto; con l’opera Danza vince il I Premio per la scultura; per l’occasione Faccioli scrive: “…i busti ci sembrano artisticamente più risolti di quanto non lo siano i bassorilievi. C’è una preoccupazione costante in Seguri che è quella di diMostrarsi sempre aggiornatissimo, “à la page” con le correnti più moderne dell’arte”.
Nel dopoguerra insegna per due anni a Brera, poi a Venezia, e quindi a Mantova, all'Istituto d'Arte dove tiene la Cattedra di Scultura dal 1950 al 1974.
Viene segnalato nel giugno 1946 al Premio “Medardo Rosso” di Milano, con l'opera Nusa. Dal 22 settembre, partecipa alla “Mostra d’Arte mantovana” al Palazzo della Ragione, sulla Gazzetta di Mantova, Faccioli scrive: “…Seguri espone due bassorilievi: Preti nel prato, più dell’altro, gode le nostre simpatie (forse solitarie, ma non importa). Sarebbe abbastanza facile parlare di scultura che sa di pittura, e quindi di decorazione, a proposito di questi “Preti”: qui contano altre cose, e soprattutto l’unità poetica della composizione, a cui dà sapore una punta di polemica che nell’altro bassorilievo è più scoperta”.
Nell’aprile del 1947 partecipa alla “Mostra del Gruppo Artistico Mantovano” nel Palazzo della Ragione di Mantova, e vince il 1° Premio per la scultura ex-equo con l’opera: Figura di donna; sulla Gazzetta di Mantova, Faccioli scrive: “…Seguri può continuare liberamente sulla sua linea del Coro e del Comizio, dove la sua polemica è meno scoperta e tinge di ironiche notazioni, quanto è conveniente, il mondo delle sue fantasie. Di qui può continuare, a parer nostro, meglio che sulla strada dei nudi di donna, che sopportano a stento l’esasperazione di quella sensibilità, malgrado l’innegabile interesse di certi valori compositivi e la coraggiosa avventatezza con cui sa indurre al proprio stile le forme della realtà rappresentata. E se da un pericolo deve guardarsi, questo per lui è la dispersione delle sensazioni, l’eventualità di dovere accumulare senza un ordine poetico come gli è accaduto nella Crocifissione. Del resto, si sa che per Seguri possono contare anche gli errori: e la Crocifissione appartiene alla categoria degli sbagli utili”.
Nell’agosto, alla “Mostra d’Arte” di Quistello presenta un dipinto di Paesaggio; dal 7 settembre prende parte alla “Mostra d’Arte” al Palazzo della Ragione di Mantova; il cronista della Cittadella scrive: “I modellati di Seguri hanno sui volti la consueta ironia; ma stavolta sono meno pungenti”.
Nel 1948 supera la selezione ed interviene al “I Premio Suzzara” con le sculture Operai, e Mondariso. Dal 27 settembre, con il Gruppo Artistico Mantovano espone al Palazzo della Ragione di Mantova, e presenta cinque opere: Il grasso prete, Nudino, Comiziante, Il Torero, Il Crociato.
Nel 1949 esegue a Mantova i grandi altorilievi per il Palazzo Ariston; poi con lo scultore Bergonzoni realizza il “Monumento ai Martiri di Belfiore” per il Famedio di Mantova. Figura alla Mostra “Scultura della Resistenza Internazionale" a Vienna. Nel settembre interviene alla “Mostra Internazionale di Scultura all'aperto”, a Villa Mirabello di Varese e, contemporaneamente, partecipa al “II Premio Suzzara”, dove si aggiudica un importante premio (il maialino), con la scultura in terracotta Mietitura, presenta anche la scultura Fabbri. La sua scultura Operai, già esposta al “I Premio Suzzara”, viene acquistata dai Giovani Comunisti Mantovani, quale regalo per il settantatesimo compleanno di Stalin (21 dicembre 1949), l'opera è destinata al Museo Stalin di Mosca. È presente alla “Mostra Natale dell'Arte”, che si tiene all'Arengario di Milano. Sempre nel 1949, vince il premio per la scultura, alla “Mostra Nazionale di Pittura e Scultura - Premio Mantova 1949” che si tiene al Palazzo della Ragione dal 18 dicembre al 15 gennaio 1950, vi presenta tre sculture: Danzatrice, Testa (opera premiata), Nudo; Beniamino Joppolo sulla Gazzetta di Mantova scrive: “Riguardo ad Albano Seguri si potrebbe dire che egli intreccia un delizioso gioco di forme e di luce, in cui concezione statica e concezione dinamica si possano alternare, possono assieme convivere non solo senza urti ma anzi con un continuo reciproco potenziamento”.
Nel maggio - giugno 1950, prende parte alla “Mostra sindacale milanese”, con la scultura I preti. Dal 10 giugno alla fine del mese, ordina una Mostra Personale nella Foresteria del Palazzo Ducale di Mantova. Nel settembre partecipa al “III Premio Suzzara” con le sculture I martiri del lavoro e I braccianti. Esegue lo stesso anno il “Monumento ai Caduti di Virgilio” (ricostruendo la precedente opera di Frizzi). Prende parte anche alla “Biennale di Cremona, con il dipinto Figura al sole.
Nel settembre 1951 è presente al “IV Premio Suzzara” con le sculture: Mondine e Gli spazzini. Figura pure alla “Mostra del Monumento al Partigiano” di Parma. Dal dicembre 1951 all'aprile 1952 partecipa con alcuni bassorilievi in terracotta, alla “VI Quadriennale di Roma”, nel Palazzo delle Esposizioni.
Figura alla “1a Mostra d'arte del C.I.F.& di Mantova che si tiene nel Palazzo delle Poste dal 16 maggio 1953, dove si aggiudica il premio per la scultura. Figura all’“Esposizione Nazionale d’Arte - Biennale di Brera” al Palazzo della Permanente di Milano, con la scultura in terracotta: Preti di campagna. Alla Casa del Mantegna di Mantova, nell’ottobre, figura al “Premio Mantegna”, dove espone tra le bizzarre figure anche la scultura Mondine, con la quale vince il Primo premio per la scultura.
Interviene, dal 19 giugno al 17 ottobre 1954 alla “XXVII Biennale di Venezia” con due opere in terracotta: Scultura n. 2, Scultura n. 3; Costantino Ruggeri sulla Gazzetta di Mantova scrive: “Ed ora si chiede venia del preambolo a queste note sulle statue di Seguri che figurano alla Biennale; statue che aprono la serie delle sculture nel viale d’entrata del parco. Fra i giovani non è difficile rilevare come Seguri segni una cifra Personale nell’accogliere la cultura delle esperienze plastiche e giuochi con accortezza i suoi rapporti tra il dato surreale e quello dell’estremo realismo. Forse in cotesta medietà, in cotesto sincretismo che potrebbe ovviamente dar adito al grottesco, si rivelano le intenzioni tese, ma senza sforzo, di dirigere le tendenze verso una soluzione che superi il grottesco in una omogenea e concreta posizione di eclettismo (…)”. Dal 5 settembre 1954 espone al “Premio della Resistenza” alla Casa del Mantegna di Mantova, dove vince il Primo premio ex aequo con Sabbadini per la scultura, con l’opera Il partigiano caduto. Raffaele De Grada gli dedica un’ampia recensione sulla Gazzetta di Mantova. Contemporaneamente prende parte al “VII Premio Suzzara”, che si tiene nel settembre, con l’opera Braccianti. Dal 3 al 18 ottobre, figura alla “Mostra Provinciale degli artisti mantovani” alla Casa del Mantegna con le opere: Preti sul prato, Preti di campagna, Preti al sole; Verzellesi sulla Gazzetta di Mantova scrive: “…la scultura, che in questa bella Mostra è rappresentata dai “preti” paciocconi e furbeschi di Albano Seguri, uno scultore di ben definita personalità, meritatamente accolto alla Biennale di Venezia”. Dal dicembre 1954 al gennaio 1955, alla Società per le Belle Arti al Palazzo della Permanente di Milano, in occasione della “Mostra annuale degli Artisti Soci”, espone la scultura in terracotta Prete di campagna.
Nel marzo 1955, vince il Premio di primo grado per il “Monumento alla resistenza” di Reggio Emilia, il monumento viene poi realizzato dallo scultore Brioschi. Lo stesso mese realizza per l’Associazione Nazionale Paracadutisti, l’Urna che custodisce la terra di El Alamein, collocata al Famedio dei Caduti di Mantova. Figura alla “Mostra Itinerante - Piccoli bronzi”, a Liegi, Parigi e Amburgo. Partecipa con due terrecotte di grandi dimensioni, dal 28 maggio al 15 settembre 1955, alla “Mostra Internazionale di Scultura en plein air - Sonsbeek 55” ad Arnhem in Olanda, dove figurano pure Moore, Arp, Calder, Picasso, Wotruba, ecc. Dal 17 settembre al 2 ottobre, interviene alla “Mostra Interprovinciale” di Mantova alla Casa del Mantegna, vi presenta quattro disegni, e vince il Premio per il Bianco Nero con l’opera Disegno n. 1. All’“VIII Premio Suzzara”, che si tiene dal 18 settembre, espone la scultura Contadina ed il bianco e nero Minatore. Dal novembre all'aprile 1956, partecipa alla “VII Quadriennale di Roma” con una grande composizione in terracotta raffigurante un gruppo di tredici preti in atteggiamenti diversi. Partecipa con una scultura, dall'8 dicembre, alla “52a Biennale d'Arte di Verona”. Il 29 dicembre, nell’aula consiliare di Palazzo Marino a Milano, riceve dal Sindaco la proclamazione ufficiale per la vincita del Premio Edoardo Rancati per il biennio 1955-56 dell’importo di mezzo milione da attribuire ad uno scultore lombardo per un’opera di soggetto ispirato alle tradizioni italiane. La scultura in terracotta è acquisita dal Comune di Milano per la Galleria d'Arte Moderna.
Nel giugno-ottobre 1956, viene ammesso alla “XXVIII Biennale di Venezia” (giardini), dove espone due sculture in terracotta: Scultura n. 4 e Scultura n. 5. La Gazzetta di Mantova gli dedica un’ampia recensione a cura di Costantino Ruggeri. Contemporaneamente, dal 16 giugno, interviene alla “Mostra della CISL”, al Palazzo della Ragione di Mantova; Verzellesi sulla Gazzetta di Mantova scrive “…partendo dal modo quasi caricaturale di certi suoi preti paciocconi e furbeschi è pervenuto al gigantismo lunare di questi suoi disegni ossessivi in cui la figura dell’uomo, sottoposta a un crudele ritmo di smembramenti e di contorsioni, si fa specchio di una condizione umana desolatamente oppressa dal peso della carne come la donna-tubero, ora esposta, così bitorzoluta sgangherata e macromastica”. Al “IX Premio Suzzara”, che si tiene dal 16 al 30 settembre, espone la scultura Mondine. Nel novembre, figura alla “Rassegna dei Premi Suzzara” alla Casa del Mantegna di Mantova, con la terracotta Mietitore. Partecipa, sempre nel 1956, ad una Mostra Collettiva nella Galleria Claude Asse, Rue Dragon a Parigi. Esegue, per il nuovo Palazzo della Banca del Lavoro di Mantova, uno dei sei pannelli a bassorilievo di metri 2,50 x 1,90 che raffigura l’angolo tra via Grazioli e corso Umberto I.
È segnalato con la scultura Ombre, nel maggio 1957, alla “53a Esposizione Nazionale” di Verona. Due sue fusioni in bronzo della statuetta Virgilio vengono regalate, la prima dall'On. Rosita Dugoni al Sindaco di Clarksville (Tennessee) nel mese di luglio; e dalla delegazione mantovana del “VI Festival della Gioventù”, al Primo cittadino di Mosca, in agosto. Durante l'estate, a Rimini, viene segnalato alla “Mostra del Morgan's Paint”. Sempre lo stesso anno, è presente al “X Premio Suzzara” dove vince un premio con il grande disegno Il bue (o Il torello); presenta pure il disegno Giovane operaia. Figura con l’opera Mostro Marino alla “II Mostra Internazionale del Bronzetto”, nell'ottobre, a Padova; Gigi Scarpa e Lionello Venturi lo citano tra i protagonisti della scultura internazionale.
A Venezia nel Palazzo della Direzione delle Poste in Rialto, il 28 marzo 1958, viene inaugurato e benedetto dal Patriarca Cardinale Roncalli un grande altorilievo di Seguri raffigurante l’Annunciazione a Maria, l’opera viene collocata in una nicchia del cortile interno. Nel giugno prende parte alla “62a Mostra Annuale” al Palazzo della Permanente di Milano con la scultura in bronzo: Chimera. Nel novembre, riceve uno dei massimi premi messi in palio al “Concorso Nazionale per l’abbellimento della nuova sede dell’Isituto I. Barozzi” di Modena.
Nell’ottobre 1959, interviene alla “IIIa Mostra Internazionale del Bronzetto” di Padova con la scultura Totem. Dal novembre al gennaio 1960 nel Palazzo della Permanente di Milano partecipa alla “XXI Biennale Nazionale” di Milano con la scultura in bronzo: Cinghiale. Dal dicembre all’aprile 1960 interviene all’“Ottava Quadriennale di Roma” con la scultura Chimera. Dal 23 dicembre 1959 espone alla “Mostre Collettiva d’Arte” promossa dall’Associazione Artisti Professionisti presso il Circolo La Rovere di Mantova, presenta le sculture Preti e Ritratto.
Nel 1960 realizza il “Monumento ai Caduti di tutte le guerre” per il Comune di Marmirolo che viene inaugurato il 2 di giugno alla presenza di autorità militari e civili. Nel dicembre, partecipa alla “63a Mostra Annuale d’arte” nel Palazzo della Permanente di Milano, espone la scultura in bronzo: Chimera.
In occasione della “Mostra Cremona 61”, tenutasi dal 18 giugno al 2 luglio 1961, al Palazzo dell’Arte di Cremona, presenta i suoi Pretini di campagna. Nel giugno-settembre, prende parte su invito con una scultura alla “Mostra Scultura e Disegno - Artisti Italiani Contemporanei” al Palazzo della Permanente di Milano; espone anche alla “Mostra del Piccolo bronzo” ad Anversa.
Interviene, dal 13 maggio al 10 giugno 1962, alla “Mostra Interregionale d'Arte - Cremona 1962” con due sculture dal titolo Chimera, nel Palazzo dell'Arte di Cremona. Lo stesso anno ordina una Mostra di piccole sculture a Cortina d'Ampezzo.
Dal 5 maggio al 9 giugno 1963, espone due sculture intitolate Ballerina alla “III Mostra Interregionale d'Arte - Cremona 1963”, che si tiene nel Palazzo dell’Arte a Cremona. Lo stesso anno gli viene assegnato un Premio di primo grado alla “Mostra - Monumento alla Resistenza di Mantova”.
Dal 20 dicembre 1964 interviene alla “Mostra dei bozzetti per il monumento alla Resistenza” che si svolge alla Casa del Mantegna di Mantova. Sempre nel dicembre, su invito della famiglia artistica milanese, espone un gruppo di bassorilievi nel Salone delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano.
Nel 1965 è invitato alla “Mostra del Bronzetto” di Padova dove presenta alcune sculture di piccola dimensione. Vince il “Premio A. Secchi” con la scultura in marmo artificiale e bronzo Simbologia dantesca, la scultura viene poi collocata nell’Istituto Tecnico Commerciale “Secchi” di Reggio Emilia. Dall'ottobre al marzo 1966 figura alla “IX Quadriennale di Roma”, dove presenta cinque grandi sculture in terracotta.
Nell’aprile 1966 una sua formella viene collocata nella Scuola Elementare “Edmondo De Amicis” di Mantova.
Prende parte, dal 12 marzo 1967, alla “Mostra di pittura” al Teatro Minimo di Mantova. Partecipa alla “Prima Rassegna delle Arti Figurative Mantovane”, che si tiene dal 4 al 18 maggio, al Palazzo della Ragione di Mantova, con due sculture. Figura, anche, alla Mostra Internazionale del Bronzetto di Padova. È presente, dal 10 al 24 settembre, al “20° Premio Suzzara” con la scultura Ceppaia e uccello a Borgoforte Po.
Nel 1968 per l’Istituto Tecnico Industriale “L. Nobili” di Reggio Emilia, realizza in bronzo la fontana-scultura Tecnologia ritmica, con vasca in mosaico vetroso, che viene collocata nel 1970. Partecipa, dal 8 al 22 settembre, al “XXI Premio Suzzara” con l’opera Potere operaio.
Risultato vincitore del concorso indetto nel 1968, e nel 1969 colloca, nel giardino dell'Istituto Magistrale “Isabella d'Este” di Mantova, la scultura in bronzo raffigurante la Marchesa Isabella d'Este. Prende parte, dal 7 al 23 settembre, al “XXII Premio Suzzara” con l’opera Acrobati; figura anche alla “Mostra Concorso Nazionale - Monumento a Paisiello” a Taranto.
Nel 1970, realizza una grande scultura, per il nuovo complesso Zona-Est di Castelfranco Veneto; vince i Concorsi a Premio: per un “altorilievo nella nuova Scuola media” di Sermide; per una “scultura-fontana, dedicata a Trilussa”, per il nuovo complesso architettonico San Salvatore di Alessandria; per il “grande mosaico per la Sala delle conferenze nel Nuovo Palazzo Borsa Merci” di Cremona. Ordina, dal 12 luglio, una Mostra Personale di Grafica nella Galleria Nuovo Spazio di Folgaria (TN); figura, inoltre, alla Mostra di Via Brera a Milano ed alla Mostra d'Arte nella Sala Comunale di Cremona.
Nel 1971 vince il Concorso per la nuova Sede Inps di Cremona, con il grande pannello con la scultura smaltata Il ponte sul fiume Po. Partecipa nell’ottobre all’“VIII Concorso Nazionale del Bronzetto” a Padova con l’opera in bronzo Fontana.
Con il bozzetto del monumento celebrativo Della resistenza e della lotta per la libertà, vince, nel marzo 1972, il Concorso per l'esecuzione del “Monumento nei giardini di via Beverora” a Piacenza. Vince il Concorso a Premio per un Mosaico (m. 5 x 3), per la nuova sede Inps di Verona. Nello stesso anno realizza gli affreschi per la Scuola Media di Luzzara.
Nel maggio 1973, allestisce una Personale alla Galleria San Domenico di Mantova, presenta dipinti e una scultura in bronzo raffigurante un pretino; Fraccalini sulla Gazzetta di Mantova commenta con una positiva recensione. Lo stesso anno, dal 7 ottobre all'11 novembre, tiene una importante Mostra Personale, intitolata “Sculture nella Città”, le opere sono esposte nella Loggia di Giulio Romano e per le vie del centro di Mantova; Fraccalini per l'occasione scrive un ampio saggio sulla Gazzetta di Mantova.
Con l'opera Fontana Rossa, vince, nel 1974, il Concorso “Premio per una Scultura-fontana”, da collocarsi nel Nuovo Istituto Tecnico Industriale di Modena.
Dall’8 al 21 febbraio 1975 è presente alla rassegna “Veneti e Mantovani” che si tiene alla Galleria Gritta di Mantova. Dal 25 ottobre al 7 novembre, ordina una Mostra Personale presso la Galleria G. 72 di Asola.
Alla Maison de la Culture di Nevers, partecipa alla “Rassegna Arts Plastiques Villes Jumelées”, che si tiene dal 2 giugno al 13 luglio 1976, a cura dei Comuni di Mantova e di Nevers. Successivamente, alla Casa del Mantegna, dal 1 al 17 ottobre, è inserito nella Collettiva “Pittori mantovani a Nevers”, realizzata a cura del Comune di Mantova. Lo stesso anno vince numerosi concorsi per la realizzazione di opere pubbliche: per l'Istituto Tecnico Commerciale “Marangoni” di Suzzara realizza un altorilievo in metallo e tarracotta raffigurante Le materie d'insegnamento, ed il dipinto Chimera; per la sala d'ingresso del Liceo Scientifico “Belfiore” di Mantova realizza un grande altorilievo in ferro brunito; per la scuola Media statale “Bertazzolo” di Mantova realizza una scultura in bronzo collocata nel cortile.
Il 12 marzo 1977 al Circolo La Rovere di Mantova, inaugura una Mostra Personale di pittura e scultura, nell’occasione si proietta un documentario realizzato da Poltronieri e Pecchini sulle opere dell’artista. Lo stesso mese a Mantova inaugura i monumenti: a Merlin Cocai (Teofilo Folengo), collocato nei giardini di Piazza Matteotti, e i Monumenti dedicati alla Tecnica collocati nel cortile e nel Salone d’ingresso dell’Istituto Tecnico Industriale “Fermi” in Borgo Chiesanuova di Mantova. Presso la Biblioteca Comunale di San Benedetto Po, partecipa dal 30 aprile al 15 maggio, alla Mostra “Pittori mantovani a Nevers”. Vince il Concorso “Premio per un Bassorilievo” per la nuova sede scolastica di Viadana.
Nel 1978 vince il Concorso “Premio per una Grande scultura”, per il nuovo complesso architettonico ospedaliero di Bozzolo, la scultura Pietà viene collocata nel giardino all’ingresso nel 1980. Sempre lo stesso anno vince i Concorsi Premio: per il Grande bassorilievo La resistenza, per la Sala Consiliare della nuova sede Inps di Brescia; per il Grande bassorilievo, per il nuovo complesso architettonico “Fra Salimbeni” di Parma; e sempre a Parma per la Grande Scultura dedicata alla Resistenza per il nuovo complesso architettonico “A. Mazza”; per la Scultura-fontana per l’ingresso del nuovo complesso architettonico di Via del Seminario a Cremona.
A Vigevano, nel 1980, figura alla Mostra “Monumento alla Resistenza”. Vince a Mantova il Concorso Premio per una Grande Scultura in bronzo, per l’aiuola antistante il nuovo complesso architettonico dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova.
A cura della Provincia e del Comune di Mantova, tiene dal 13 giugno al 9 luglio 1981, con l’amico Francesco Ruberti, una grande Mostra al Palazzo della Ragione di Mantova; il catalogo porta una presentazione di Raffaele De Grada; la stampa locale dà ampio risalto alla rassegna, così pure Rete 3 Rai-TV che realizza uno ‘special’ sulla esposizione.
Il 21 marzo 1982, è inaugurato alla presenza delle autorità cittadine, il suo Monumento ai Caduti sul Lavoro, collocato nell'aiuola di Piazzale Gramsci a Mantova; mentre il 25 aprile, a Bagnolo San Vito, si inaugura il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, realizzato con il figlio Alberto. Sempre in aprile, espone al Centro Anziani di Via Mazzini a Mantova.
È presente con dieci disegni, alla “Mostra del Disegno Mantovano del ’900” che si tiene a Mantova nel Museo Civico di Palazzo Te, nel settembre-dicembre 1984.
A Mantova, nel 1985, ordina due Mostre Personali: una alla Galleria Andreani, l'altra alla Galleria Einaudi, presentato da Francesco Bartoli.
Nel 1986 partecipa alla rassegna Itinerante “Arte in Piazza” che si tiene, dal 13 al 17 agosto alle Grazie di Curtatone, dal 20 al 28 settembre nella Biblioteca di Sermide, dal 4 al 18 ottobre nella Galleria Civica di Castiglione delle Stiviere. Dal 7 al 14 settembre, è protagonista con Giovanna Borelli della “Mostra Incanto e disincanto, la donna, la bambola, il serpente”, tenutasi nella Sala Convegni di Gonzaga, in occasione della Fiera Millenaria.
Dal 23 maggio 1987 è presente alla Mostra “Natura fluens” che si tiene a Mantova in Palazzo Ducale. Dal 16 giugno al 30 luglio, espone alla “Mostra degli Artisti Mantovani” al Palazzo della Ragione di Mantova; poi partecipa ad una Mostra Collettiva alla Galleria Piccola di Roma.
Dall’11 al 26 giugno 1988, figura alla Mostra d’arte “Natura Fluens”, seconda edizione, al Palazzo Ducale di Mantova.
Dal 3 al 18 giugno 1989, è presente alla Mostra d’arte “Natura Fluens”, terza edizione, al Palazzo Ducale di Mantova nelle Salette del Fossato. A cura di Benvenuto Guerra, che lo presenta pure nel pieghevole della mostra, ordina, dal 15 luglio al 25 agosto, una Mostra Personale dedicata al tema de “I Pugilatori”, presso la Casa di Rigoletto a Mantova. Prende parte alla Mostra Itinerante “Per Isabella - Evocazioni rinascimentali di artisti mantovani e ferraresi”, a cura di Benvenuto Guerra e Lucio Scardino, prima nella Rocca Possenta di Stellata (FE) dal 3 al 24 settembre, poi nell’Ex-Forte di Borgoforte (MN) dall’8 al 29 ottobre, e quindi nel Palazzo Ducale di Mantova nelle Sale dell’Esedra dal 15 al 30 settembre 1990, con il dipinto Isabella e il pittore.
Nel settembre-ottobre 1989, figura alla “Collettiva di 13 artisti mantovani” alla Galleria Lo Scalone di Mantova.
Partecipa alla Mostra “Di segno in segno attraverso la Padania”, che si tiene alla Galleria Lo Scalone di Mantova dal 14 al 28 gennaio 1990. Dal 25 febbraio al 10 marzo, ordina una Mostra Personale presso la Galleria d’Arte Lo Scalone di Mantova, intitolata “Figure femminili 1945-1955”. Interviene alla mostra itinerante “Artisti per il Primo maggio”. Prende parte, dal 1 al 31 maggio, alla Biennale d’Arte Sacra che si tiene nella Chiesa dei Santi Ambrogio ed Antonio di Cremona; la Mostra poi viene trasferita, nel mese di giugno, nella Sala 90 del Palazzo Ducale di Mantova. Contemporaneamente, dal 9 al 24 giugno, è presente alla Mostra d’arte “Natura Fluens”, quarta edizione, al Palazzo della Ragione di Mantova. Nell’agosto-settembre, partecipa alla Mostra “Per Orfeo” tenutasi a cura di Benvenuto Guerra, a Palazzo Massarani in Mantova.
Allestisce una importante Mostra Personale al Palazzo della Ragione di Mantova, dal 6 al 21 aprile 1991. Sue opere figurano alla Mostra “Oltre i confini delle nebbie - Tre generazioni di tre province a confronto”, che si tiene, dal 29 giugno al 14 luglio, a Reggiolo. A cura di Gian Maria Erbesato, viene organizzata dal 21 dicembre al 19 gennaio 1992, una sua Mostra Antologica, con opere realizzate dal 1940 al 1990, presso la Casa del Mantegna di Mantova; in catalogo figurano testi di Francesco Bartoli, Raffaele De Grada, Arturo Carlo Quintavalle.
A Cremona, dal 21 febbraio al 21 marzo 1993, interviene alla “Terza Biennale di Cremona - Mostra d'Arte Padana”, con due tecniche miste intitolate Figura coricata; espone anche alla “Collettiva di otto artisti”, per raccogliere fondi a favore dell’Unione ciechi, al Palazzo della Ragione di Mantova, dal 16 aprile al 2 maggio; poi ancora a Cremona dal 17 al 31 ottobre, è presente alla rassegna “Mostra Omaggio a Claudio Monteverdi”, con la scultura Orfeo, mostra che viene trasferita in novembre a Mantova.
Presso la sala Polivalente di Serramazzoni (MO), dal 31 luglio al 16 agosto 1994, è presente alla rassegna “Oltre i confini delle nebbie”. Presso i Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia, dal 3 al 13 dicembre, è presente alla mostra “Per arte e per amicizia - 50 artisti per Gianni Baldo”. Figura nella Collettiva “Nascere artisti a Mantova agli inizi del Novecento - Incontro di esperienze”, che si tiene a Mantova nella Galleria Apollo, dal 10 dicembre 1994 al 7 gennaio 1995.
Dall’8 al 30 aprile 1995 espone il dipinto Figura femminile, alla “Quarta Biennale di Cremona”. Dal 25 aprile al 3 maggio, ordina una Mostra di disegni dedicati alla Resistenza nel suo studio nel Palazzo del Podestà di Mantova. Ancora lo stesso anno, alla Casa di Rigoletto in Mantova in occasione della Mostra “Mantova da Incorniciare” viene esposta l’acquaforte Il Rio. Presso il Teatro Comunale di Reggiolo figura alla Mostra “Un segno essenziale tra realtà e sogno - Disegni di artisti emiliani e lombardi (1930-1995)”, che si tiene dal 26 novembre al 10 dicembre.
A cura della Provincia di Mantova, gli viene allestita la Mostra dal titolo “Figure”, nella Casa di Rigoletto a Mantova, dal 3 al 18 febbraio 1996.
Figura alla Mostra “Terrecotte” che si tiene alla Casa di Rigoletto, a Mantova, dal 1 febbraio al 1 marzo 1997, in catalogo compare un testo di Luciana Gandini. È presente dal 16 maggio al 10 agosto, alla rassegna “Motivi di scultura mantovana del ’900”, che si tiene nel Palazzo Te di Mantova. Nelle Scuderie di Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana, espone dall’11 al 19 ottobre alla Mostra “Figura & Figure”. Figura alla Mostra “Il disegno mantovano”, che si tiene dal 2 dicembre 1997 al 10 gennaio 1998, presso la Galleria Arianna Sartori - Arte di Mantova. Contemporaneamente è presente con una xilografia alla Mostra “Il segno inciso - L’Incisione mantovana del novecento”, che si tiene presso la Pinacoteca di Quistello, dal 20 dicembre 1997 al 13 febbraio 1998.
Presso il Teatro Comunale di Reggiolo (RE) è presente alla rassegna “La Valle del grande fiume”, che si tiene dal 15 febbraio al 1 marzo 1998. Nel Palazzo Ducale di Mantova, dal 4 aprile al 3 maggio, partecipa alla rassegna “L’Apocalisse di Giovanni”. Dal 4 all'11 ottobre, in occasione della sistemazione della Piazza Centrale di Marmirolo, dove è collocato il Monumento ai caduti di Seguri, raffigurante la Vittoria alata, gli viene ordinata una Mostra Personale nel ridotto del Teatro Comunale.
Presso il Teatro Comunale di Reggiolo (RE), figura con diverse opere alla rassegna “Impronte di un bestiario padano” che si tiene dal 28 febbraio al 14 marzo 1999. Ordina una importante Mostra Antologica, dal 19 giugno al 18 luglio, nel Palazzo della Ragione di Mantova, per l'occasione il Comune di Mantova edita un prestigioso catalogo con presentazione di Walter Guadagnini. Dal 16 ottobre al 5 dicembre, è presenta alla Mostra “Il disegno a Mantova 1900-1950” che si tiene presso la Pinacoteca Comunale di Quistello (MN). Figura alla rassegna “Città di Lissone - Premio di Pittura”, che si tiene nel Palazzo Terragni, dal 6 al 21 novembre 1999.
Dal 17 febbraio al 12 marzo 2000, presso il Teatro Comunale di Reggiolo (RE), interviene su invito alla rassegna “Lo sguardo sul volto - Ritratti e autoritratti di Gianni Baldo e dei suoi amici artisti”. Presso la Casa Società Operaia di Bondeno (FE), dal 2 al 16 aprile, figura alla rassegna “Impronte di un bestiario padano”. Alla Casa del Mantegna di Mantova, dal 16 luglio al 10 settembre, viene esposta la “Collezione d'arte moderna della Provincia di Mantova”, dove figurano due opere di Seguri, una scultura ed un dipinto. Nel dicembre gli viene assegnato il Premio Camera di Commercio di Mantova.
Nel dicembre 2000 gli viene assegnato il Premio Camera di Commercio di Mantova.
Figura alla Mostra “Dall’Arno al Mincio percorsi d’arte contemporanea”, che si tiene nelle Scuderie di Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana, dal 12 maggio al 3 giugno 2001.
Albano Seguri muore il 10 luglio 2001.
Dal 15 settembre al 17 novembre 2013, gli viene dedicata l’importante mostra “Albano Seguri - dal dopoguerra agli anni Cinquanta: la stagione dei grandi cambiamenti”, nella Palazzina IVECO, di Suzzara (MN), promossa dalle Associazioni “Amici del Premio Suzzara”, Amici del Museo “Galleria del Premio Suzzara”, e dal Lions club Mantova Ducale, con il sostegno del Comune di Suzzara e della Provincia di Mantova.
Dal 9 novembre al 14 dicembre 2014 figura alla mostra “Cento anni di arte mantovana dal secolo breve ai nostri giorni” alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN).
Dall’8 al 29 maggio 2016 figura con una sala personale alla mostra “dalla Figurazione all’Astrazione” alla Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN).
Dal 17 marzo al 14 aprile 2019 figura con la mostra personale "Pugili di Albano Seguri" alla rassegna
“ARTeSPORT” alla Casa Museo Sartori di Castel
d’Ario (MN).
La Galleria d’arte Contemporanea del Comune di Suzzara possiede una scultura in terracotta del 1949, intitolata Mietitura, ed un inchiostro acquerellato del 1957, intitolato Il torello.
Realizza nel Cimitero di Mantova la Tomba Perani.
Contatti:
Angelo Seguri
Cell. 349.3849851
E-mail: angi.segu@gmail.com
Bibliografia:
1991 - Albano Seguri, Opere 1940-1990, a cura di Gian Maria Erbesato, testi di Francesco Bartoli, Raffaele De Grada, Arturo Carlo Quintavalle, catalogo mostra, Mantova, Casa del Mantegna, 21 dicembre - 19 gennaio 1992.
2004 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume VI, Sa - Zir, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. 2892/2909.
2010 - Albano Seguri. Dipinti e sculture 1940-2000, a cura di Claudio Cerritelli, catalogo mostra, Comune di Bozzolo, Sala civica, 25 settembre - 1 novembre.
2019 - Pugili di Albano Seguri. ARTeSPORT, a cura di Arianna Sartori, prefazione di Maria Gabriella Savoia, catalogo mostra, Castel d’Ario, Casa Museo Sartori, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp. nn.