Scalarini Giuseppe

disegnatore politico illustratore
Mantova, 29 gennaio 1873 - Milano, 30 dicembre 1948


Nasce a Mantova il 29 gennaio 1873, da Raniero, di Gazzuolo, impiegato nelle Ferrovie e da Virginia Lonardi di Pietole. Muore a Milano il 30 dicembre 1948.

Finisce nel 1888, a Mantova, gli studi compresi i tre anni delle Tecniche.

Nel 1891 trova impiego presso la direzione delle Ferrovie a Firenze. Il 17 febbraio 1892 parte per Parigi dove soggiorna per un mese e mezzo. Rimane a Firenze fino al febbraio 1894, quando ritorna a Mantova e nel mese di aprile fa il suo secondo viaggio a Parigi con un amico, si ferma solo una quindicina di giorni. Nel mese di giugno viene assunto al Catasto di Mantova.

Poi la chiamata per il servizio militare lo porta a Venezia, dove nonostante gli obblighi militare, riesce a frequentare il terzo corso dell’Accademia di Belle Arti. Finita la ferma, nel gennaio 1896 trova un posto presso il Catasto di Udine. Nel frattempo i suoi disegni cominciano ad essere pubblicati con una certa frequenza, compaiono sui numeri dell’11 febbraio e del 23 marzo sulla “Rassegna di Roma”, il 1° aprile sulla “Scena Illustrata” di Firenze, un altro viene pubblicato successivamente sul celebre “Fliegenden Blätter” di Monaco. Dopo quattro mesi circa lascia Udine e ritorna a Mantova. Nel novembre dello stesso anno (1896), Scalarini inizia una importante collaborazione, con il nascituro settimanale “Merlin Cocai” (n. 1, 1° Novembre 1896), per il quale illustra la testata e le due pagine centrali con vignette a sfondo sociale e politico. Contemporaneamente alcune sue vignette appaiono sul giornale “La Provincia di Mantova”.

Illustra con caricature e disegni satirici la terza e la quarta pagina del Numero unico “Andrea Chenier”, uscito a Mantova il 10 gennaio 1897. Lo stesso anno collabora con disegni al supplemento del giornale “Sulle sponde del Mincio” intitolato “Pro Libertate”. Si trasferisce a Bologna, dove lavora presso la Litografia Wenk. Rientrato a Mantova, Scalarini collabora con vignette caricaturali sull’intera prima pagina del settimanale socialista mantovano “La Terra”, e con vignette sull’inserto allegato al primo numero (1° maggio 1898) dedicato “all’apparizione della terra”.

Alla fine di giugno 1898 in seguito alla pubblicazione di disegni antigovernativi, malgrado la difesa in tribunale di Enrico Ferri, viene condannato; è costretto ad espatriare in Austria dove trova lavoro presso la Casa Editrice Larousse come disegnatore. Contemporaneamente pubblica disegni sul periodico bolognese “Italia ride”. Rimane in Austria fino all’agosto del 1900.

Il 18 agosto è già a Berlino dove collabora con diversi giornali tedeschi tra cui il “Fliegende Blätter” di Monaco, e il “Lustigen Blätter” di Berlino. Su richiesta della polizia italiana viene però arrestato ed espulso nel febbraio 1901. Ripara per pochi giorni a Londra, poi in Belgio. Rientra a Mantova grazie ad un’amnistia e nel maggio si trasferisce in Istria a Grisignana, dove trova lavoro. Lì conosce Carolina Pozzi che dal 1902 diventerà la compagna della sua vita, le darà cinque figlie femmine.

Torna a Mantova nell’agosto 1903, e rifonda il settimanale illustrato “Merlin Cocai”, del quale Scalarini è direttore e proprietario. Rinnova la testata e illustra le pagine centrali del primo numero (n. 1, 20 settembre), con una grande vignetta dal titolo Ospedale civico di Mantova; sul n. 2 del 27 settembre, il titolo del racconto figurato è: Le disastrose conseguenze del passaggio di Ferri in una casa del mantovano; nel terzo numero le vignette riguardano Don Bini, Il Cittadino e la Banca Cattolica; nel quarto numero del 18 ottobre, illustra I solenni funerali dell’Avvocato Achille Finzi; interessante anche la vignetta Il giorno dei morti, pubblicata sul numero 6 del 1 novembre; ricordiamo ancora I Martiri di Belfiore, gridano…, sul n. 9 del 29 novembre; Regali per la festa di santa Lucia, sul n. 10 del 6 dicembre; curiosa pure per i mantovani la vignetta del n. 12 del 20 dicembre dedicata alla famosa Bottiglieria Madella; nel 1904 escono sei numeri (dal 13 al 18), sui quali vengono pubblicate tra le altre Profezie per l’anno 2004; e Teatro Sociale - Serata popolare.

Il “Merlin Cocai” con il numero 18 del 7 febbraio 1904, cessa di essere regolarmente pubblicato; dopo la revoca del suo decreto di espulsione dalla Germania, nel mese di marzo, Scalarini ritorna a Berlino dove rimane fino al giugno del 1907.

Al suo ritorno a Mantova, collabora al n. 14, del 30 giugno 1907, del “Merlin Cocai”, dove illustra il paginone centrale.

Dal 1908 al 1911 collabora al “Fliegenden Blätter”, al “Lustige Blätter” ed al “Pasquino” e viene assunto presso le Ferrovie del Ticino.

L’11 aprile 1909 Scalarini edita il numero unico intitolato “Il processo di Mantova”, che illustra con numerose vignette commentate.

Nel 1911 vive a Milano, in viale Lodovico, 8. Nel mese di giugno, partecipa con sette disegni alla famosa Esposizione Internazionale Umoristica al “Frigidarium”, che si tiene a Rivoli (TO). Il 22 ottobre, giorno fondamentale della sua carriera artistica, inizia la sua collaborazione, con la pubblicazione della prima vignetta, sul quotidiano socialista “Avanti” di Milano, collaborazione che continuerà quotidianamente fino al 10 gennaio 1926; sull’“Avanti”, pubblica oltre tremilasettecento disegni.

Pubblica con le Edizioni Avanti di Milano le seguenti opere: “La guerra nella caricatura” nel 1912, l’album contiene centinaia di disegni sulla guerra di Libia. Nel 1913 il volume “Il processo della guerra”, con disegni nel testo, e nel 1920 il volume “La guerra davanti al tribunale della storia”, con disegni nel testo.

Nel 1921 e nel 1922 collabora a “Cuore”, con raccontini illustrati dai suoi caratteristici piccoli disegni al tratto. Sempre dal 1921 collabora con disegni alla nuova serie dell’“Asino”, collaborazione che continua per tutta la sua durata, (dicembre 1921 al settembre 1925), il maggior numero di disegni appaiono nel periodo 1922 e ’23.

Nel 1923 Scalarini subisce un’aggressione fascista a Gavirate, che lo costringe ad abbandonare la zona. Si trasferisce a Savona, dopo breve tempo torna nella provincia di Varese, a Travedona, dove chiama presso di sé la famiglia.

Nel novembre del 1926, viene aggredito violentemente da una squadra di Camice nere nella sua abitazione di via Cadore 35 a Milano, riporta la frattura della mandibola e uno stato di commozione cerebrale. Dopo il rientro nella sua abitazione dall’ospedale, Scalarini è arrestato il 1 dicembre 1926 e condotto nelle carceri di Milano. Condannato al confino, il 21 dicembre sbarca a Lampedusa, dopo Lampedusa sarà la volta di Ustica dove rimane fino al 7 novembre 1929.

Nel frattempo viene emanato un decreto che gli impedisce di firmare qualunque lavoro di qualsiasi genere.

Nel 1933 con il nome della figlia primogenita Virginia Chiabov, Scalarini presso l’Editore Vallardi di Milano pubblica il libro per ragazzi “Le avventure di Miglio”, la figlia figura pure come autrice dei disegni, (il libro sarà ristampato da Bompiani nel 1980).

Il 15 luglio del 1940 è di nuovo arrestato a Gavirate, ed inviato nel campo di concentramento di Istonio, negli Abruzzi, quindi trasferito a Bucchianico, vicino a Chieti. Il 22 dicembre riceve la comunicazione che la disposizione di sicurezza nei suoi confronti risultava abrogata.

Nel dopoguerra riprende le sue collaborazioni con l’“Avanti” e con il “Codino Rosso”.

Muore la mattina del 30 dicembre 1948.

Nel 1962 per le edizioni Avanti!, di Milano, esce una esauriente monografia dedicata allo Scalarini, con testo di Mario De Micheli, l’opera è ricca di notizie bio-bibliografiche e di disegni.

Dal 5 settembre 1965, viene ordinata la mostra “50 anni di caricatura politica nell’opera di Giuseppe Scalarini” alla Casa del Mantegna di Mantova: la mostra comprende circa 600 suoi lavori, tra originali e riproduzioni, e rimane aperta al pubblico fino al 30 settembre. L’Ente Provinciale del Turismo cura la realizzazione del catalogo “Scalarini ovvero: La caricatura politica”, con presentazione di Gec (Enrico Gianieri).

Dal 15 al 31 marzo 1974, a Mantova nella Loggia di Giulio Romano, è allestita la mostra “Scalarini. Disegni politici originali 1911-1948”, il catalogo della mostra porta la presentazione di Mario De Micheli.

Diversi suoi disegni caricaturali sono presentati nella Mostra “L’economia italiana tra le due guerre” che si tiene al Colosseo di Roma, a cura dell’Ufficio Studi del Comune, dal 22 settembre al 18 novembre 1984. Nel settembre-dicembre dello stesso anno, è presente con quindici caricature alla “Mostra del Disegno Mantovano del ’900” che si tiene nel Museo Civico di Palazzo Te a Mantova.

Alcuni suoi disegni sono inseriti nella mostra “Il disegno mantovano”, che si svolge dal 2 dicembre 1997 al 10 gennaio 1998, presso la Galleria Arianna Sartori - Arte di Mantova.

Sempre nel dicembre 1997 viene inaugurata la mostra intitolata “La protesta ideologica dell’arte. Daumier, Meffert, Steinlen Waehner, Scalarini e Galantara”, a cura Manuela Boscolo e Carlo Occhipinti, con presentazione in catalogo di Mario De Micheli, la rassegna che raccoglie circa quattrocento opere tra disegni e grafiche, si tiene nel Museo delle Arti di Palazzo Bandera a Busto Arsizio, dal 21 dicembre 1997 al 21 marzo 1998.

Nell’ottobre 2002, in occasione della manifestazione “Tolentino Humor 2002”, gli viene ordinata una mostra personale postuma nella Galleria di Palazzo Sangallo, dove vengono esposte oltre 200 opere originali.

Suoi disegni figurano pure dall’1 dicembre 2003 al 22 febbraio 2004, nella mostra Seduzioni e miserie del potere, visto da sinistra, visto da destra: Galantara, Scalarini, Sironi, Guareschi, Altan; che si tiene a Bagnacavallo, nel Centro Culturale “Le cappuccine”.

Nel 2006 la galleria Arianna Sartori di Mantova, cura la rassegna: Arturo Cavicchini - Giuseppe Scalarini, Il disegno politico a Mantova.


Bibliografia:

2004 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume VI, Sa - Zir, pp. 2836/2843

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