Aligi Sassu nasce a Milano il 17 luglio 1912. Dopo alcuni anni trascorsi in Sardegna, nel 1928 frequenta l’Accademia di Brera. Subito è invitato con due opere futuriste alla Biennale di Venezia. Sempre con i Futuristi partecipa a tutte le mostre del movimento in Germania, Cecoslovacchia, Svizzera. Dal 1929 al ’34, realizza l'importante ciclo degli "Uomini rossi” (circa 500 opere) e lavora ai primi quadri dei “Ciclisti". Espone alla Galleria del Milione a Milano e negli U.S.A. Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con i dipinti: Composizione, Paese.
Nel periodo 1934-35, attratto da Delacroix, si sposta a Parigi. Frequenta Magnelli, San Lazzaro, De Pisis, Campigli, Leonor Fini, Aniante, Leger, Lionello Venturi. Espone con Gruber e Tomea alla "Quatre Chemin”.
Dopo la guerra, tornato a Milano, dà nuova vita al Movimento di Corrente con De Grada, Treccani, Migneco, Bo, Quasimodo, Vigorelli, Anceschi, Sereni, De Micheli, Marchiori, ecc. Realizza serie di dipinti di grande rilevanza acquisiti da vari musei italiani. È un periodo di intensa attività creativa; illustra vari testi classici fra cui “I Promessi Sposi", “Bubù de Montparnasse", "I Sepolcri", “Lazarillo de Tormes".
Con Lucio Fontana frequenta Albisola Mare e insieme, lavorando presso la Bottega di Tullio Mazzotti, contribuiscono al rinnovo della ceramica ligure. Negli anni seguenti si dedica alla realizzazione di grandi affreschi e opere murali in mosaico soprattutto in edifici pubblici in Sardegna. Esegue anche numerose scenografie per i teatri la Scala (Carmen e Giara) e il Massimo di Palermo (El Amor brujo di De Falla). Conosce la cantante colombiana M. Helenita Olivares che dopo alcuni anni sposa. Espone più volte alla Biennale di Venezia; a New York e ad Amsterdam.
Nel 1943 pubblica la cartella con 6 litografie “Aligi Sassu, Sei battaglie (Prigionieri, Fucilazione, Cavalli morti, L’ultimo, Il cavallo bianco, assalto)”, con presentazione di Egidio Bonfante, edita a Novara, per Posizione.
Nel 1953 partecipa all'Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, con il dipinto: La nave rossa.
Nel 1956 compie un lungo viaggio in Cina a capo di una delegazione di artisti italiani, esponendo a Pechino e a Shangai.
Nel luglio-settembre 1961 sue opere figurano alla: Mostra di Grafica Italiana Contemporanea dalla Collezione di Paolo Cesarini, presso la Pinacoteca Nazionale di Siena.
Figura dal 25 aprile al 26 maggio 1963 alla V biennale dell’incisione italiana contemporanea, che si tiene presso l’Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, dove presenta 3 acqueforti.
Nel 1963, nell'isola di Mallorca, apre un nuovo studio a Cala S. Vicente. Dipinge le prime "corride" che espone alla Galleria Trentadue di Milano di Alfredo Paglione a cui affida la gestione di tutto il suo lavoro. Pubblica la sua “Opera Grafica" (35 incisioni e acquetinte presentate dal Nobel Quasimodo). Nel 1967 la Galleria Civica di Cagliari gli dedica una grande mostra antologica, presentata anche da Franco Russoli, allora direttore del Museo di Brera.
Figura dal 25 aprile al 31 maggio 1965 alla VI biennale dell’incisione italiana contemporanea, che si tiene presso l’Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, dove presenta 3 litografie a colori. nella Sezione dedicata alla Resistenza espone 5 litografie.
Partecipa dal 1 ottobre al 15 novembre 1966 alla I Biennale dell’Incisione Italiana, organizzata dal Rotary Club Cittadella (PD), con le acqueforti: Crocifissione, La mondana.
Dal 2 al 20 ottobre 1966 partecipa nella Sezione Incisione, alla 2^ Biennale dell’Incisione italiana d’oggi e del disegno originale, l’ex libris contemporaneo nel mondo, con un’acquaforte: Donne al caffè, al Palazzo della Ragione, di Padova.
Dal 13 maggio al 30 giugno 1972, partecipa con 1 litografia e 4 disegni, alla Terza Biennale Internazionale della Grafica d’Arte. Grafica 1940/1960: resistenza e lotta per la libertà, che si tiene nel Palazzo Strozzi di Firenze.
Dal 20 maggio al 20 giugno 1972 partecipa su invito alla Mostra - Mercato “L’Incisione in Italia oggi”, mostra che si tiena a Padova, a cura della Galleria 1+1, espone 4 acqueforti.
Nel ‘73 esegue bozzetti per le scene e i costumi della “Cavalleria Rusticana” all'Arena di Verona e dei “Vespri Siciliani”, al Teatro Regio di Torino, con la regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano.
Nel 1975 con l'esploratore Walter Bonatti, prende parte a una spedizione nella foresta amazzonica del Venezuela per raggiungere il Salto Angel, la cascata più alta del mondo. Ne trae motivi per una serie di paesaggi di carattere fantastico che nel 1979 sono pubblicati insieme a quelli di Mallorca nel volume “L'Isola ritrovata" di Baltasar Porcel. Insieme a Manzù riceve il Premio Europa. Dipinge lo stendardo per il Palio di Siena.
Dal 1977 espone più volte in Canadà; Conosce il Poeta canadese Irving Layton e ne illustra l'opera "There were no signs” con 15 incisioni.
Nel dicembre 1980 - gennaio 1981, partecipa con un’acquaforte e due litografie alla Quarta Triennale dell’Incisione, al Palazzo della Permanente di Milano.
Nel 1981, dalla Brianza dove viveva dal 1968, torna ad abitare a Milano di fronte al Museo di Brera.
L'Accademia Scalabrino di Montecatini gli dedica una mostra antologica e gli conferisce il premio “Vita d'artista” dato in precedenza anche a De Chirico e a Mirò.
Una sua grande scultura è collocata in una piazza a Palma di Mallorca. L’anno 1984 è caratterizzato da grandi mostre antologiche: dopo quelle di Sassari e Jesi, espone al Palazzo dei Diamanti a Ferrara e a Castel S. Angelo a Roma, a Sevilla in Spagna, e a Palazzo Reale di Milano. Nel 1985 una sua grande scultura è collocata a Milano in Piazza Tricolore. Due grandi opere sono collocate in una sede pubblica di Milano e in una piazza della Repubblica di S. Marino. Nel 1986, dopo un lavoro di cinque anni, conclude i 113 dipinti che illustrano la Divina Commedia di Dante. Suoi dipinti vengono esposti al Museo Puskin di Mosca.
L’anno seguente è nominato cittadino onorario di Palma di Mallorca con un vero plebiscito popolare. Realizza diverse mostre in Germania, fra cui un’antologica al Museo di Monaco di Baviera. Espone la Divina Commedia presso la Casa di Dante in Abruzzo nel Castello Gizzi di Torre dei Passeri dove negli anni più recenti sono state presentate mostre dantesche di Blake, Fussli, Gabriele Rossetti, Flaxman e Kock. Sempre nel 1987, in occasione dei sessant’anni di pittura gli viene dedicata una grande antologica di 100 dipinti al Castello di Rivoli (To).
Nel 1988 nuova Mostra antologica di 90 opere di pittura e scultura nel prestigioso edificio gotico trecentesco della Llonja di Palma de Mallorca; l’anno seguente nuova antologica al Palau Robert di Barcellona e una personale alla Gallery Universe di Tokyo. I 113 dipinti per la Divina Commedia sono esposti a Ravenna presso la tomba di Dante.
Dal 21 maggio al 2 ottobre 1988, figura alla I° Biennale Nazionale di Grafica “Alberto Martini”, 125 artisti italiani, che si tiene a Palazzo Foscolo di Oderzo, con due incisioni.
Il suo "Cavallo impennato" donato alla Città di Milano, nel 1989, trova collocazione davanti al Museo di Brera.
Un’altra grande scultura che viene collocata per il 50° anniversario dell'Ippodromo Maia, a Merano.
Nel 1996 dona ben 356 opere, realizzate a partire dal 1927, alla città di Lugano, da qui nasce la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares, che da allora ha allestito mostre tematiche con i suoi lavori.
Nell’ambito della III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, che si tiene dal 31 maggio al 14 giugno 1997, al Salone Nuove Terme e Palazzo Perbellini di Acqui Terme, è rappresentato con l’incisione: Uomini e animali, all’esposizione “L’Incisione in Italia nel XX secolo.
Il 25 giugno 1999 nasce la Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares a Maiorca per volontà dei coniugi Sassu. Il 31 marzo 2000 è costituita a Besana in Brianza, l'Associazione Culturale onlus Amici dell'Arte di Aligi Sassu.
Aligi Sassu muore a Pollença il 17 luglio 2000, proprio nel giorno del suo ottantottesimo compleanno.
Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova, Sito internet: www.raccoltastampesartori.it
Bibliografia:
1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.
1953 - Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, catalogo mostra, tav. 71.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich,p. 736.
1960 - Luigi Servolini, Gli incisori d’Italia, Milano, Edizioni del Liocorno, ad vocem
1961 - Mostra di Grafica Italiana Contemporanea dalla Collezione di Paolo Cesarini, catalogo mostra, Pinacoteca Nazionale di Siena, p.21.
1963 - V biennale dell’incisione italiana contemporanea, catalogo a cura di Giorgio Trentin, Venezia, p.85/86, tav. 85.
1965 - VI biennale dell’incisione italiana contemporanea, catalogo a cura di Giorgio Trentin, Venezia, p. 117/119, 162, tav. 126, 56.
1966 - I Biennale dell’Incisione Italiana catalogo a cura di Bino Rebellato, Rotary Club Cittadella, p. 59, 159 (ill.).
1966 - 2^ Biennale dell’Incisione italiana d’oggi e del disegno originale, l’ex libris contemporaneo nel mondo, catalogo, Padova, Palazzo della Ragione, n. 156.
1969 - Prima Triennale dell’Incisione, catalogo mostra, Milano, gennaio-febb., p. 80.
1972 - Terza Biennale Internazionale della Grafica d’Arte. Grafica 1940/1960: resistenza e lotta per la libertà. catalogo mostra, Firenze, p. 51.
1972 - L’Incisione in Italia oggi, IV Mostra-Mercato dell’incisione antica e contemporanea, catalogo mostra, Padova, Galleria 1+1, pp. 144.
1980 - Luciano Luisi, Una vita che non muta. Acquerelli di Aligi Sassu, Abano Terme (PD), Edizioni Pandolfo, p. 64.
1980 - Quarta Triennale dell’Incisione.Milano, dic.-gennaio 1981, p. 85.
1982 - Catalogo della Grafica Italiana n. 12. Milano, Mondadori, p. 144/145.
1983 - Catalogo della Grafica Italiana n. 13. Milano, Mondadori, p. 159.
1984 - Paolo Bellini.Aligi Sassu. Catalogo dell'Opera incisa e litografica, Milano, Giorgio Mondadori& Associati.
1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 498.
1987 - Sassu. Dipinti 1927-1987, a cura di Guido Ballo, catalogo mostra, Castello di Rivoli, Edizioni Electa, pp. 144.
1988 - I° Biennale Nazionale di Grafica “Alberto Martini”, 125 artisti italiani, catalogo mostra, Oderzo, pp.nn.
1990 - Elisabetta Volpi, Annuario della Grafica in Italia n. 20. Milano, Mondadori, pp. 27/28, 104/105.
1995 - Aligi Sassu. Catalogo dell'Opera incisa e litografica, Vol. II - 1983 /1995. Firenze, Edizione del Bezuga.
1997 - III Biennale Nazionale dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, catalogo mostra, p. 90.
2008 - Adalberto Sartori e Arianna Sartori, “Incisori moderni e contemporanei. Raccolta di monografie illustrate”, Libro Primo, Mantova, Centro Studi Sartori per la Grafica, pp. 463/483.