Sambo Edgardo

pittore decoratore
Trieste, 1882 - Trieste, 1966

Nasce a Trieste; si forma presso lo studio del pittore triestino Zangrando e seguendo i corsi dell'Accademia sociale del circolo artistico cittadino e dell'Accademia di belle arti di Venezia.

Nel 1898 presenta il ritratto "Nerina" alla Quadriennale di Torino, la Commissione ministeriale della P.I., lo acquista per la Galleria d'arte Moderna di Roma.

Dal 1905 è a Vienna poi a Monaco alla scuola di Karl von Marr. Poi a Praga dove esegue il ritratto del signor Carlo Levi, e dove affresca un ciclo di storie religiose di San Benedetto nel cortile esterno del convento benedettino di Emaus. Torna a Trieste nel 1911.

A Trieste esegue i pannelli decorativi per il salone di musica, quattro composizioni intitolate: Andante, Allegrato, Scherzo e Maestoso. Collabora come decoratore con altri anche al Caffè degli specchi.

Nel 1911 vince la tanto ambita borsa di studio Rittmeyer per un soggiorno di tre anni a Roma. Espone alla secessione del 1913 il dipinto "Bambola", opera scelta dalla Commissione Reale e mandata con il titolo "Macchie di sole" all'Esposizione per l'apertura del Canale di Panama a San Francisco in California, dove viene premiata con medaglia d'argento da una Commissione internazionale. Il dipinto oggi con titolo "Nudi al sole" fa parte della Collezione d’arte Fondazione CRTrieste.

Partecipa come volontario alla grande Guerra, con il grado di tenente del diciassettesimo reggimento d’artiglieria di campagna.

Dopo la grande guerra, intraprende l'attività artistica e politica a Trieste.

Intorno al 1920 dipinge l'opera "La Battaglia del Piave".

Dal 27 marzo al 20 aprile del 1921 ordina una mostra personale con 20 quadri alla Permanente del Circolo artistico di Trieste.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Frammento.

Nel 1928 partecipa alla XVI Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con 1 dipinto:

Dal 1929 diventa Conservatore del Civico Museo Revoltella, carica che mantiene fino al 1956.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Modelli.

Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con due dipinti: Serenità, Ritratto.


Bibliografia:

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 121.

1922 - Salvatore Sibilia, Pittori e Scultori di Trieste, Introduzione di Silvio Benco, Trentanove ritratti incisi in legno da Sergio Sergi e Franco Cernivez, Milano, L’Eroica, pp. 297/304

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 63.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 92.

1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte - Venezia, 1932 X° 28 aprile 28 ottobre, Fascicolo di Maggio della Rivista Le Tre Venezie, anno VIII°, N° 5, p. 268.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 613

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