Nacque il 14 aprile 1859 a Palermo, dove tornò per chiudervi gli occhi nell’anno 1945. Discepolo della Accademia di Belle Arti della città nativa, si trasferì nel 1879 a Roma, dove guardò con ammirazione ad Ercole Rosa e fu accanto a Giulio Monteverde. Avido di conoscere i capolavori artistici, rimase qualche tempo a Firenze, a Venezia e a Siena. Modellatore ora crudo ora elegante, fu attratto dal vero; al quale tolse più che non dette. Il suo primo gruppo in bronzo con figure al naturale, s’intitola “Gli irosi,, (1884), e interpreta un verso e un momento dell’ “ Inferno,, dantesco, con modi che si riconnettono alla tradizione del Rinascimento. La statua “Nicola Spedalieri,, (1903), in piazza Sant’Andrea della Valle a Roma, è tra le migliori opere del Rutelli. Nella piazza romana dell’Esedra di Termini, l’ampia vasca predisposta fino dal 1885 e già occupata da leoni, fu da lui ornata con quattro pompeggianti nudità mitiche in lotta o in giuoco con cavalli, leoni, mostri anfibi; e nel centro da una figura virile che simboleggia il trionfo dell’uomo su le forze brute. Iniziata nel 1901, l’opera fu conclusa nel 1914. Altri suoi lavori: “La riscossa del Vespro,,, “Amleto,, (1880); “La Lirica ,, (1902), gruppo bronzeo di donna su un leone al Teatro Massimo di Palermo; “Il sentiero della vita (1908), “Monumento a Crispi,, (1905) a Palermo; “L’Azione,,, colossale gruppo marmoreo nella Piazza del Duomo di Monreale. È sua una delle “Vittorie,, del Monumento a Vittorio Emanuele II in Roma, composta nel 1910. Ha eseguito ritratti muliebri caldi di vita.
Esegue per il monumento di Garibaldi a Palermo (opera dello scultore Vincenzo Ragusa), i due magnifici bassorilievi in bronzo, che rappresentano, Lo sbarco di Marsala, e L’ingresso in Palermo il 27 maggio 1860, il monumento viene inaugurato il 27 maggio 1892.
Nella piazza Termini di Roma nel 1901 inaugura la Fontana delle Najadi,
Il 12 gennaio 1905 inaugura il Monumento a Francesco Crispi, nella grande Piazza omonima di Palermo, il monumento misura metri 10 di altezza, su di una base di 6 metri, la statua è di metri 3,50 d’altezza, il gruppo della “Monarchia” e di metri 2,75 circa in bronzo, la base è in granito di Sicilia.
Nel 1909 all’Esposizione di Monaco di Baviera, presenta la scultura in bronzo: Volfango Goethe, l’opera viene acquistata dal governo tedesco.
Domenica 3 aprile 1910 viene inaugurato nel giardino inglese di Palermo il busto in bronzo dedicato ad Edmondo De Amicis.
Il 14 dicembre 1924, alla presenza di S.A.R. il Duca di Bergamo, inaugura il Monumento ai Caduti di Monreale presso Palermo.
Nel 1930 realizza la scultura della Vittoria Alata che viene posta sull'Obelisco del monumento progettato nel 1910 Ernesto Basile a Palermo dedicato ai Caduti e alla Libertà della Sicilia, un obelisco arricchito da un grande altorilievo in bronzo e da un gruppo raffigurante La Sicilia che si unisce alla madre Patria di Antonio Ugo.
Nel 1932 realizza il monumento ad Anita Garibaldi su Gianicolo di Roma.
Bibliografia:
1892 - (S.), Il Monumento a Garibaldi in Palermo, (con ill.), Milano, Il Secolo Illustrato, n. 141, 5 giugno, pp. 177, 180;
1901 - Lino Pasqua, La fontana delle Najadi (con ill.), Natura ed Arte, n. 7, 1 marzo, Milano-Roma, Vallardi, pp. 532/534;
1905 - Palermo a Crispi, (con ill.), Milano, Illustrazione Italiana, n. 3, gennaio 1905, pp. 54; n. 4, gennaio 1905, pp. 73 (ill.), 76;
1908 - A Giuseppe Gioeni d’Angiò, Natura ed Arte, N. 1, 1°dicembre, Milano, Vallardi, p. 62, 63
1909 - L’arte italiana all’estero, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 1 - 5 dicembre, pp. 63 ill., 64.
1910 - A Edmondo De Amicis, Natura ed Arte, Milano, Vallardi, N. 10 - 20 aprile, p. 711 (ill.).
1925 - Monumento ai Caduti di Monreale, Cimento, Anno V, p. 39
1925 - Il Concorso per il Monumento a Benedetto XV, Cimento, Anno V, p. 130.
1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 929/934
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 791/792