Romanelli Raffaello

scultore
Firenze 13 maggio 1856 - Firenze 4 aprile 1928

Nacque in Firenze il 13 maggio del 1856 e in Firenze si chiuse la sua vita il 4 aprile del 1928. Figlio di Pasquale Romanelli, crebbe all’arte nello studio paterno, che era stato di Lorenzo Bartolini. Nel 1880 ebbe a perfezionarsi in Roma, presentando come saggio un “Muzio Scevola,,. Tornato a Firenze, dovette adeguare le sue forze alle infinite commissioni. Rammento “Falconiere,, (1880), “Giacobbe e Rachele,, (1888), la tomba di “Donatello,, in San Lorenzo; la statua di “ Giuseppe Montanelli,, (1894), per Fucecchio; la bellissima statua del “ Mordini,, a Barga; il busto di “Benedetto Brin,, (1903) a Livorno. Le sue più alte manifestazioni plastiche in Italia sono i monumenti equestri al “ Re Carlo Alberto ,, (1900) in Roma, e a “Giuseppe Garibaldi,, (1896) in Siena. Non solo per l’Italia, ma eseguì monumenti per mezzo mondo. Venticinque anni lavorò in Romania. Là fece il ritratto di “Re Carol,,, monumenti a Cudza, a Jessy; al “ Dorobanzi,,. Eseguì il “Monumento per l’Unione della Moldavia con la Slovacchia,,. In Russia si recò poi: vinse il concorso internazionale pel “Monumento allo Zar Nicola I Liberatore,,. Fece a Caracas nel Venezuela il “Monumento al Generale San Martin,,. Insieme al figlio Romano, partecipò al concorso pel monumento a “ Botha ,,, a Città del Capo nell’Africa del Sud. Lo vinsero dopo la morte di lui, e venne eseguito dal figlio.

Partecipa nel 1892 al concorso pel Monumento al Principe Amedeo, con il bozzetto Interlilia, che viene indicato dalla giuria come uno dei migliori.

Con la Figura di Donatello per il Monumento in S. Lorenzo, eretto dal Circolo degli artisti di Firenze (concorso internazionale vinto dall’architetto Dario Guidotti e dallo scultore Romanelli), con i bronzi Ritratto della Signora Maria Giani, e ritratto del Signor Livingstone, il Ritratto in marmo del Signor Landi, ed il Bassorilievo del monumento a Garibaldi in Siena, partecipa dal 19 dicembre 1896 al 31 marzo 1897, all’Esposizione di Belle Arti di Firenze.

Partecipa con il gruppo in bronzo Cristo che ridona la vista al cieco, con un Ritratto in gesso, e con il ritratto in bronzo del prof. Gelli, alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al novembre 1906.

Nel 1907 partecipa alla VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con le sculture in bronzo: Macchietta, Macchietta e un Busto in marmo.

Alla LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, che si tiene dal 1° febbraio al 30 giugno 1909, partecipa con le sculture in bronzo Ritratto, e Quadriga.

Partecipa con le sculture Il signor Giuseppe Vanni (macchietta), Il prof. Crocco che ascolta la malata (macchietta), alla Mostra di Belle Arti dell’Esposizione Internazionale di Roma del 1911.


Bibliografia:

1892 - Il concorso pel Monumento al Principe Amedeo, Milano, Il Secolo Illustrato, n. 126, 21 febbraio, p. 62.

1896 - Festa dell’Arte e dei Fiori 1896-1897, catalogo della Esposizione di Belle Arti, Firenze, p. 89.

1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 78, 107.

1907 - VII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 73/74.

1909 - LXXIX Esposizione Internazionale di Belle Arti della Spcietà Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, catalogo, Roma, p. 33, 50.

1911 - Esposizione Nazionale di Roma, Mostra di Belle Arti, catalogo, Roma, p. 31, 59.

1928 - Morte dello scultore Romanelli, Napoli, Cimento, p. 22.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’Arte. La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 898, 899, 900/901.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 603.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 782.

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