Ettore Roesler Franz nasce a Roma l’11 maggio 1845 da Luigi e Teresa Biondi.
Compie gli studi all’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, al Collegio di Propaganda Fide e all’Accademia di San Luca, dove segue
corsi di architettura. Dal 1864 al 1872 lavora come segretario presso il Consolato inglese e poi, fino al 1875, nella Banca del fratello Adolfo in via Condotti. Dal 1875 Ettore Roesler Franz inizia a dedicarsi esclusivamente alla pittura e fonda con Nazareno Cipriani la Società degli Acquerellisti di Roma, di cui fu più volte presidente. "La sincerità fa l’artista grande" era la scritta che figurava all’ingresso del suo studio di piazza S. Claudio 96, dove l’artista si trasferisce nel 1876 da quello precedente di via del Bufalo 133. Nel 1878 a Parigi presenta due opere all’Esposizione Universale. Dal 1878 al 1881 compie diversi viaggi in Scozia, Lombardia, Venezia e Inghilterra, dove ha modo di approfondire il suo interesse per gli acquerelli che proprio in Gran Bretagna trovano poi i suoi più assidui acquirenti, soprattutto per quanto riguarda le opere della campagna romana. Nel 1882 è presente con 12 acquerelli alla Settima Esposizione della Società degli Acquerellisti di Roma; nel 1883 al Palazzo delle Esposizioni con la prima serie di acquerelli intitolata La memoria di un’era che passa dedicata a Roma. Nel 1885 e nel 1887 partecipa con alcuni dipinti alle mostre londinesi del Royal Institute of Painters in Water Colours. Nel 1888 espone a Berlino; nel 1890 è all’Esposizione di Dresda e Vienna, dove per i suoi acquerelli romani viene premiato con una medaglia d’oro.
Nel 1902 partecipa all’Esposizione Italiana di San Pietroburgo; il 6 febbraio 1903 diviene per acclamazione cittadino onorario di Tivoli dove, durante i suoi soggiorni, visse in una casa appartenuta ad Onorato Calandi. Ed ugualmente tiburtino era Adolfo Scarpelli, l’allievo prediletto che lasciò erede del proprio studio. Nel 1894 espone a Londra, nel 1905 alla Biennale di Venezia e nel 1907 partecipa alla LXXVII Esposizione Internazionale di Belle Arti. Deve la sua fama soprattutto alla serie di acquerelli della Roma sparita ma ritrae anche altri luoghi come Tivoli e dintorni, Villa d’Este, Villa Adriana, i Colli Albani, la Via Appia, Ninfa e le paludi pontine.
Muore a Roma il 26 marzo 1907 all’età di 62 anni.
Bibliografia:
1927 - Settimo Bocconi, Roma negli acquarelli di Roesler Franz. Roma, Capitolium,
Rassegna mensile di attività municipale, anno III, n. 5-6 ago-set., pp. 275/296.