Righetti Angelo

scultore
Brescia 29 febbraio 1900 - Brescia settembre 1972

Iniziato il lavoro con suo padre, lo scultore in legno d’arte sacra Emilio Righetti, ha studiato all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, sotto la guida dello scultore Egidio Girelli. Dal 1925 al 1931 ha insegnato alla Scuola Superiore d’Arte Sacra Beato Angelico, di Milano, come titolare della sezione di scultura. Assistito da peculiari finezze, il suo talento decorativo spazia dalle statue ornamentali da giardino a figure terzine molto briose, a ritratti saldissimi. Opere principali: “Il Lavoro,,, e “L’Abbondanza,, (1932) in pietra Botticino; “La Danza,, e “La Musica,, (1934); “Zingara,, (1935); “La Vergine Immacolata,, in travertino, pei Giardini vaticani di Castel Gandolfo; “Primavera,, (1940), bronzo; “La Vergine Addolorata,, (1943), legno patinato, nella Basilica di Sant’Alessandro in Brescia; ‘ ‘ Ritratto dell’architetto Gian Carlo Maroni,, (1943); “Il Giorno,, e “La Notte,, (1948), statue di figure giacenti, in stucco colorato, per l’atrio del Palazzo Martinengo in Brescia.

Per il Cimitero Monumentale di Brescia realizza i Monumenti in bronzo per la tomba Famiglia Crotti, e per la tomba Famiglia Rezzola.

Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con la scultura in bronzo: Comari.


Bibliografia:

1930 - XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 110.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1989 - Renata Stradiotti, a cura di, Dai Neoclassici ai Futuristi ed oltre, catalogo mostra, Brescia, Santa Giulia, novembre - gennaio 1990, p. 149, 150;

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