Carlo Prada studiò presso l’Accademia di Brera a Milano ed aderì inizialmente al Divisionismo, per poi avvicinarsi alle idee del “gruppo Novecento”. Dopo il 1930 si avvicinò al Chiarismo, un movimento il cui nome è legato alla scelta di colori chiari e luminosi, in contrasto con i pesanti chiaroscuri di Mario Sironi. Successivamente si dedicò al ritratto, per poi dedicarsi al paesaggio, soprattutto alle vedute della Liguria.
Nel 1922 partecipa all'Esposizione Nazionale della R. Accademia di Brera e della Permanente a Milano, presenta l'opera Ritratto all'aria aperta (Medaglia d'oro del Min. P.I.).
Nel 1932 partecipa alla XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con tre dipinti: Fiesole, Umbria, Madonna d'Aprica.
Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con i dipinti: Paesaggio, Figura, Paesaggio.
Nel 1953 partecipa all'Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, con il dipinto: Mattino.
Bibliografia:
1922 - Rio di Valverde - Esposizione Nazionale della R. Accademia di Brera e della Permanente, Milano, La Cultura Moderna. Natura ed Arte, n. 6, giugno, pp. 321/328,
1932 - XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 87.
1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn.
1936 - La pittura italiana alla XX Biennale di Venezia, Milano, Pro Familia, n. 33, 16 agosto, p. 387.
1953 - Esposizione Nazionale d'Arte. Biennale di Brera e della Permanente, catalogo mostra, tav. 63.